Anche per quest’anno è stato il palco di Microsoft ad ospitare un nuovo e misterioso progetto multipiattaforma di From Software. Mistero in parte svelato dai numerosi leak di queste ultime settimane. Il progetto “Great Rune”, questo il primo nome non ufficiale trapelato nei giorni scorsi, segna (finalmente) il ritorno di Miyazaki e soci alle atmosfere fantasy di stampo occidentale. Da grande appassionato di Dark Souls, ritengo che la serie, in termini narrativi e di lore, avesse ormai esaurito la sua vena creativa ed era giusto portarla a conclusione con il terzo capitolo (con alcune doverose precisazioni nel secondo ed ultimo DLC, “The Ringed City”). Al contrario, From Software può dare ancora molto a questo genere, grazie ad un modo unico di descrivere le fosche atmosfere in epoca simil-medievale ed a quel sistema di combattimento dalle meccaniche estremamente appaganti. Era tuttavia necessario raccontare una nuova storia, con un impianto narrativo stavolta all’altezza della lore e di quel mondo interconnesso che in passato si è raccontato in autonomia con straordinaria coerenza. E per raggiungere tale scopo, il team giapponese ha ricevuto nientemeno che il supporto dal più acclamato scrittore fantasy vivente, George R.R. Martin. E’ facile immaginare l’hype degli avventurieri delle terre di Lordran, Drangleic o Lothric dinanzi ad un simile connubio.
A pochi giorni dall’inizio della fiera di Los Angeles i leak hanno svelato il nome definitivo del nuovo gioco From Software, ovvero “The Elden Ring”, con tanto di logo e simbolo. Ulteriori informazioni indicavano un mondo di gioco fortemente basato sulle mitologie nordiche, celtica e norrena. Il simbolo in effetti ricorda molto una triquetra, figura geometrica composta dall’intersezione di tre figure elementari. Tre, ovvero il numero mistico per eccellenza. Nel culto druidico la triquetra indica l’equilibrio tra gli elementi tangibili, acqua, terra e fuoco, ma il simbolo è spesso visibile anche su alcune incisioni runiche degli antichi popoli scandinavi.
Se solitamente la triquetra viene rappresentata in forma elegante ed armoniosa, tanto da apparire in numerosi gioielli degli antichi popoli irlandesi e scozzesi, non possiamo dire lo stesso del corrispettivo simbolo di “The Elden Ring” che suggerisce presagio di spiacevoli eventi.
Il titolo del gioco suggerisce palesemente un richiamo alla produzione tolkieniana, pervasa di storie e personaggi delle leggende del nord Europa, in un contesto legato alla tradizione del grande poema cavalleresco.
Ma risulta assai difficile pensare che l’anello citato rappresenti l’ennesimo oggetto intriso di potere che dona potere e supremazia sui popoli a chi lo indossa. E’ più auspicabile pensare ad un manufatto in grado arginare forze occulte, o addirittura un simbolo mistico che regola la ciclicità del tempo ed il susseguirsi degli eventi. Un tema caro a Miyazaki, tanto da pensare ad una sorta di autocitazionismo.
E siamo arrivati finalmente al trailer: un fabbro in lontananza picchia sull’incudine, sequenza che viene sostituita da una figura dai lunghi capelli argentei genuflessa che porta con sé un braccio reciso e di enormi proporzioni. L’arto superiore viene preso in consegna da alcune entità ultraterrene, di cui sono visibili solo le braccia, che sembrano in grado di rianimarlo. In seguito vengono presentati alcuni personaggi: una figura in armatura dai tratti androgini intenta ad indossare una protesi metallica al posto del braccio mancante, il fabbro della sequenza inziale ed un guerriero dalle dimensioni di un gigante, unico superstite in un campo di battaglia, che inizia a prender fuoco mentre scruta un cielo rosso sangue. I personaggi hanno un tratto che li accomuna, ovvero il colore dei capelli castano ramato, tonalità di rosso tipica degli abitanti dell’Irlanda, culla delle tradizioni celtiche.
In sottofondo, una composizione orchestrale dai toni epici accompagna una sofferta voce narrante:
“Dubito che tu possa persino immaginarlo. Ciò che comandava i cieli, dando alla vita il suo massimo splendore. Elden Ring. Infranto, da qualcuno o qualcosa. Non dirmi che non lo vedi. Guarda il cielo. Brucia.”
La distruzione dell’anello, ad opera di qualcuno o qualcosa, ha dunque condotto il mondo in una situazione di inesorabile declino, instaurando un clima belligerante tra popoli o tra razze. Il trailer si conclude e con esso la presenza di From Software sul palco della XBox Press Conference, senza mostrare alcun gameplay o finestre d’uscita.
Ulteriori speculazioni iniziali vertono dunque sul contributo di George Martin al progetto. Come si svolgerà la storia? I fatti potrebbero venir narrati in modo tradizionale oppure in pieno stile grimdark fantasy, di cui Martin è pioniere, dove un’oscura ambientazione ospita soggetti dal dubbio allineamento morale e che vede l’assenza di un vero e proprio eroe positivo destinato a salvare il mondo. Non mancheranno sicuramente intrecci sulla trama ed una moltitudine di interessanti personaggi.
Stando alle recenti dichiarazioni, Miyazaki si è dimostrato entusiasta della collaborazione con il creatore del mondo di Game of Thrones: “Collaborare con George R.R. Martin per creare la mitologia di Elden Ring è stata un’esperienza davvero deliziosa ed una meravigliosa fonte d’ispirazione. Il team sta lavorando duramente per assicurare che il mondo di Elden Ring sia un posto affascinante da esplorare per i giocatori, pieno di pericoli e meraviglie. E’ un titolo From Software, un action RPG ricco di fantasia”.
Non è da meno Martin, soddisfatto della sua prima esperienza in campo videoludico: “Costruire il mondo di Elden Ring con Miyazaki-san e la sua squadra è stato un piacere! L’aspetto, la mitologia ed il gameplay offriranno un’esperienza indimenticabile. Non vedo l’ora che le persone possano vedere cosa Elden Ring ha in serbo per loro”.
Qualche ora dopo la presentazione del trailer è finalmente arrivata una serie di dettagli forniti da Miyazaki in persona durante un’intervista su news.xbox.com: “Abbiamo iniziato Elden Ring dopo lo sviluppo dei DLC di Dark Souls 3. Si tratta di un nuovo gioco action-RPG ambientato in un mondo dark fantasy, pieno di elementi che non siamo stati in grado di inserire nella serie Dark Souls. Questo titolo si concentra maggiormente sugli elementi ruolistici e vanterà un ampio armamentario, numerosi incantesimi e modi di affrontare gli avversari. Questo permetterà ai giocatori di approcciarsi secondo stili e strategie personali”. Il game director giapponese non nasconde un profondo legame con il passato, in termini di gameplay, ma il nuovo titolo dovrebbe garantire meccaniche più avanzate.
La differenza sostanziale rispetto a Dark Souls consiste però nell’area di gioco. Per la prima volta, infatti, il team di Miyazaki proporrà una struttura open-world, anche se la sua visione di mondo aperto potrebbe discostarsi da quella di prodotti come Skyrim o The Witcher 3:”Il mondo e la relativa narrazione, così come la libertà di esplorazione sono aumentate drasticamente rispetto a Dark Souls. E’ sicuramente il nostro titolo più grande, in termini di vastità. Ci sono molte definizioni del termine ‘open world’ e potrei non formularlo in modo corretto. Abbiamo semplicemente scelto un approccio di gioco basato su un’area ampia in cui è possibile muoversi liberamente”. Naturalmente il gioco dovrebbe presentare la tipica difficoltà dei giochi From Software ed ospitare numerosi combattimenti con boss: “Certo che ci saranno gli scontri con i boss. E’ una cosa che amiamo fare e saranno i punti culminanti di questo gioco”. Sono pochi, invece, gli indizi riguardo al background narrativo. “Elden Ring è il nome dato ad un concept misterioso che definisce il mondo stesso. Come spiega il trailer, esso viene distrutto. Il significato di questo è uno dei temi più importanti del gioco. Questo è tutto ciò che posso dire in merito”.
Infine Miyazaki parla del ruolo di George Martin: “L’inizio di questa collaborazione deriva dal fatto che io stesso sono un grande fan di Martin. Ho adorato ‘A Song of Ice and Fire’ e la serie ‘Tuf Voyaging’, tuttavia il mio preferito è ‘Fevre Dream’. Il nostro business director esecutivo Eiichi Nakajima si è rivolto a lui con la certezza di ricevere un rifiuto. Non riesco ad esprimere la mia gratitudine nei confronti del signor Martin per aver accettato la nostra proposta. Ci ha proposto tematiche, idee e molti aspetti relativi al gioco […]. In seguito Martin ha gettato le basi per scrivere la mitologia del gioco. Mitologia che si è rilevata piena di personaggi e drammi interessanti insieme ad una grossa quantità di elementi mistici e misteriosi. Una meraviglia ed una fonte di stimoli per me ed il mio staff”.
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Ottimo articolo!
Aggiungo, personalmente, che come sempre è qualcosa di interessante da parte di From e voglio proprio vedere come Miyazaki abbia interpretato e declinato a modo suo il vago concetto di open world.
Grazie!
Miyazaki è molto meticoloso, non credo realizzerà un mondo dispersivo e incoerente come siamo abituati a vedere nelle produzioni odierne o degli ultimi anni
Finchè si vedono solo concept art si parla del nulla.
Bisogna vedere il gameplay, però la collaborazione in questo game mi fa un pò di hype se devo essere sincero!
Ai tempi anche il primo Souls era considerato un open world. Spero tantissimo una cosa del genere, ma amplificata!!
Non ho mai giocato i Souls. Com'è la narrazione? È abbastanza profonda o è soprattutto schiva schiva colpisci uccidi?
La lore estremamente ampia e complessa ma la narrazione è molto crptica (il gioco di per sè ti dice molto poco). Il bello, se si ha voglia, è sviscerarla dal mondo di gioco, leggendo descrizioni degli oggetti e seguendo attentamente le parole degli NPC.
La narrazione è assolutamente profonda, soprattutto per quanto riguarda l'ambientazione e l'aspetto folkloristico. Ma è raccontata in maniera non canonica. Se non ti sei mai avvicinato alla serie sarai probabilmente a secco di "mondi che si raccontano da soli". Se vuoi farti un'idea, ti consiglio di guardare il primo e leggendario contenuto di Sabaku sul suo canale, ovvero "L'Anima Oscura". Per quanto riguarda il combat system, non ha rivali. Ma è un parere personale. L'unico degno di nota è forse quello di Dragon's Dogma, anche se molto diverso o quello di Kingdoms of Amalur, titolo che però ho trovato parecchio noiosi.
Ti consiglio caldamente di interessarti alla serie dei Souls.
Pezzo molto accurato, grande hype da parte mia ma trailer pienamente insufficiente. Ci sarà da aspettare ancora un bel po' :/
Almeno per marzo esce però :D TGS gameplay, poi speculazioni infinite su quanto non visto, su piccoli dettagli dell'hud e del combat, e del menù, e poi esce ahahah
Beh davvero molto ma molto interessante?