Mancano ancora diversi mesi all’arrivo sul mercato di Cyberpunk 2077, ma i ragazzi di Носков Сергей hanno ben pensato di anticipare il titolo CD Projekt Red con il loro 7th Sector. Per chi non conoscesse l’opera del team russo, vi basti sapere che si tratta di un puzzle game per molti versi atipico, in quanto capace di mescolare atmosfere di oppressione con una vasta gamma di enigmi differenti.
Sinceramente affascinati dai pochi trailer di 7th Sector rilasciati, ci siamo avvicinati a questo titolo con notevole curiosità, come quando si cerca di analizzare approfonditamente qualcosa che non si conosce. Questa sensazione, sempre più rara in un mercato caratterizzato da titoli troppo simili tra loro, è riuscita ad accompagnarci per tutta la durata dell’avventura, quindi ammettiamo che, almeno da questo punto di vista, il progetto può considerarsi riuscito. Ma sarà riuscito a conquistarci anche dal punto di vista ludico? Possiamo promuovere su tutta la linea il lavoro degli sviluppatori di Носков Сергей?
Come sempre, per avere tutte le risposte, non dovete far altro che continuare a leggere la nostra recensione!
Il comparto narrativo di 7th Sector, proprio come altri titoli del calibro di Inside e di Limbo, preferisce abbandonare la narrazione più classica, per favorire una trama costruita tramite immagini e tramite piccoli indizi sparsi attraverso i vari livelli di gioco. Sin da subito è però evidente l’atmosfera distopica in stile Orwell che accompagna ogni singolo quadro da superare.
Il mondo nel quale saremo chiamati a muoverci vanta un design a tratti cyberpunk, ma caratterizzato da una decadenza tipica delle società allo sbando e tenute sotto il gioco di una dittatura forzata. Squadroni della morte robotici per le strade, poster pubblicitari dall’aspetto dai chiari riferimenti sovietici, esseri umani costretti a nascondere le proprie emozioni e, più in generale, una sensazione di costante pericolo sono gli elementi percepibili dopo i primi minuti di gioco. Nel corso delle sei, sette ore necessarie per portare a termine 7th Sector, interpreteremo differenti personaggi con obiettivi differenti, ma votati allo stesso scopo finale: sovvertire le regole di una situazione politica ormai pronta a esplodere.
Il team russo, inoltre, ha pensato a ben quattro finali differenti, raggiungibili in base alle nostre abilità nel non farci scoprire e alla raccolta di un particolare tipo di collezionabile (non vi diciamo di più per non rovinarvi l’esperienza). Quel che è certo è che il primo finale che raggiungerete difficilmente sarà la miglior conclusione possibile della storia, ma il fascino distorto di 7th Sector saprà comunque tenervi incollati al gioco almeno per un’altra partita.
Da un punto di vista ludico, come già anticipato in apertura, il titolo Носков Сергей si presenta come un Puzzle Game in continuo mutamento. Le varie forme che potremo utilizzare nel corso dell’avventura, infatti, riescono a sovvertire continuamente le regole del gioco, obbligando il giocatore ad adattarsi continuamente a nuove meccaniche.
Se inizialmente saremo una semplice scintilla di elettricità costretta a percorrere i cavi di un laboratorio, le cose cambiano sensibilmente quando si passa a un robot dalla forma sferica, a un piccolo drone volante o, addirittura, a un androide dotato di torretta mitragliatrice.
La varietà degli enigmi ai quali ci sottopone costantemente 7th Sector è assolutamente innegabile, come innegabile è anche la qualità degli stessi. Il team russo ci propone veri e propri esercizi di matematica, mescolati con altri di deduzione, senza però dimenticarsi di alcuni test legati alla nostra velocità di reazione. Il tutto, ovviamente, mescolato sapientemente per non annoiare mai e accompagnato da alcune leggere sessioni platform che ci permettono di passare da una stanza all’altra da risolvere.
Come segnalato poco fa, nel titolo in questione ci sono dei momenti nei quali saremo costretti a sfruttare le caratteristiche della nostra forma. Purtroppo dobbiamo ammettere che gli unici problemi ludici di 7th Sector nascono proprio da queste sezioni di gioco, realizzate tramite una serie di comandi inutilmente macchinosi. Per farvi un esempio: mentre utilizzeremo il robot armato di torretta mitragliatrice dovremo affrontare una breve sezione sparatutto, ma la scomodità dei tasti e il gameplay chiaramente poco votato all’azione sono riusciti a tenerci bloccati nelle due sparatorie più che in qualsiasi altro enigma sparso nel gioco. Un problema che, purtroppo, si ripete almeno in un altro paio di situazioni, rendendo il titolo talvolta inutilmente frustrante.
Il ritorno alle sezioni dedicate agli enigmi, fortunatamente, riesce a far dimenticare rapidamente i brutti momenti sopra citati, ma ci sembrava ovviamente giusto segnalarveli in fase di recensione. Come se non bastassero i quattro finali da raggiungere, gli sviluppatori hanno ben pensato d’inserire differenti tipi di collezionabili, in grado di motivare i cacciatori di Trofei/Obiettivi e tutti coloro che desiderassero approfondire la storia di 7th Sector.
Graficamente, 7th Sector non può certo dirsi un prodotto perfettamente rifinito, presentando modelli 3D non particolarmente curati e animazioni talvolta eccessivamente macchinose. È altresì vero che il team russo è riuscito a mascherare sapientemente questi difetti con un abile gioco di luci e ombre, giocando molto con le silhouette dei personaggi e donando al titolo un’atmosfera minimale che, in più di un’occasione, ha saputo conquistarci con il suo stile.
Il comparto sonoro, invece, accompagna il giocatore senza infamia e senza lode, riuscendo a enfatizzare alcuni momenti e facendo percepire la tensione di una popolazione soggiogata, ma senza riuscire a colpire particolarmente il giocatore. Evidenziamo, inoltre, come il titolo sia sottotitolato in numerose lingue, ma non in italiano. Nulla di grave, dato che i dialoghi sono davvero radi e narrati tramite un inglese facilmente comprensibile, ma è triste notare come l’Italia venga ancora una volta lasciata da parte per quanto riguarda la localizzazione.
Abbiamo giocato a 7th Sector tramite una PlayStation 4 Pro, ma abbiamo comunque notato qualche leggero (e immotivato) calo di frame. Un piccolo dettaglio che, all’interno di una produzione di questo tipo, non danneggia comunque l’esperienza di gioco finale.
7th Sector è stata sicuramente una delle sorprese più interessanti di questo inizio 2020. Un’atmosfera affascinante e, soprattutto, una vasta gamma di enigmi da risolvere hanno saputo tenerci incollati al pad per molte ore in una sorta di “settimana enigmistica” digitale. È necessario, quindi, fare un plauso agli sviluppatori russi per essere riusciti a inserire tanta varietà all’interno di un titolo per molti versi unico. Un titolo che, proprio quando abbandona leggermente la propria unicità per dei canoni ludici più classici, dimostra tutti i propri punti deboli. Il nostro consiglio è quello di soprassedere sulla qualità altalenante di alcune brevi sezioni di gioco per godervi appieno la straordinaria creatività di Носков Сергей nella realizzazione dei puzzle che accompagnano il giocatore per tutta l’interessante avventura.
Abbiamo giocato a 7th Sector su PlayStation 4 Pro portando a termine tutti e quattro i finali e completando gran parte dei Trofei/Obiettivi del titolo.
Struttura
Collezionabili e Extra
Scheda Gioco
Se state cercando un po' di sollievo dallo stress quotidiano e volete immergervi in mondi…
Ho sempre visto la pizza come mezzo di aggregazione e condivisione, oltre il piacere estremo…
Sono passati tre anni e mezzo dall'uscita della grandiosa Parte II di The Last of…
Le festività natalizie sono il momento perfetto per scartare regali e rilassarsi con una sessione…
Kojima Productions ha confermato che l'adattamento cinematografico live-action del gioco Death Stranding dello studio è…
The Game Awards 2023 ha svelato una lista di vincitori molto interessante, con Alan Wake…