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Affare Activision-Blizzard, la Commissione Europea passa alla fase 2 di indagine

Nella lunga e tormentata diatriba legata all’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft si è entrati ieri in una nuova fase, che segna sicuramente il primo vero ostacolo per la conclusione dell’affare. La Commissione Europea, infatti, ha avviato formalmente una Fase 2 di indagine, nella quale approfondire gli aspetti legati alla concorrenza derivanti dalla possibile acquisizione. In particolare, si legge che “la Commissione è preoccupata che l’acquisizione proposta possa ridurre la concorrenza nel mercato della distribuzione di videogiochi per console e personal computer e dei sistemi operativi per PC“.

La Fase 2 avrà una durata massima di novanta giorni lavorativi, dopo di che dovrà essere presa una decisione definitiva. Tra le “preoccupazioni” citate dai documenti c’è quella della possibile preclusione di importanti giochi tripla A ad altre console non Microsoft, con una menzione particolare a Call of Duty, che dunque entra di fatto anche nelle scartoffie ufficiali della Commissione Europea. Le dichiarazioni proseguono paventando il rischio di esclusione delle console concorrenti da determinati giochi, in favore delle console e dei servizi Microsoft, in quella che sembra una decisione capace di recepire punto per punto le ultime osservazioni mosse da Sony.

In attesa di conoscere le decisioni definitive entro il mese di marzo e di capire una volta per tutte se l’affare andrà in porto o meno, ricordiamo che Modern Warfare 2 è il gioco della serie Call of Duty capace di raggiungere più velocemente il miliardo di dollari di incassi. Il tutto a dimostrazione che l’intera questione ruota intorno a un singolo, ricchissimo franchise.

Jury Livorati

Classe '85, mi divido tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Ex fedelissimo di casa PlayStation, mi sono convertito a Xbox grazie al Game Pass, ma resto comunque con un piede in due scarpe. Adoro i giochi a forte componente narrativa e mi piace lasciarmi stupire dagli indie.

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    • Secondo me era scontato e non sto dicendo che la cosa non vada in porto, ma semplicemente che ABK essendo un editore enorme ci vogliono vedere chiaro.

    • Andrà comunque in porto ma ci saranno pesanti clausole da rispettare, l'antitrust ha tutto l'interesse di tutelare i consumatori, in questo caso i consumatori PlayStation che si vedrebbero togliere dalla loro piattaforma un gioco storico come Cod, che oltretutto garantisce a Sony ottime entrate.

  • Si tratta di un affare senza precedenti nel mondo dei vidya - e spero senza seguiti, a prescindere da come vada. Sapere comunque che realtà come From vogliano rimanere indipendenti mi fa ben sperare per il futuro, non ci tengo a vedere sottratte IP storiche o nuove al mercato multipiattaforma.

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