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Shadow of Mordor, Warner Bros. brevetta il “Nemesis System”

La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor e il suo seguito La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra sono entrambi titoli che hanno ottenuto il favore del pubblico grazie a storie interessanti, e gameplay che mescolano la componente free roaming a combattimenti che pescano a piene mani dal Freeflow Combat di Rocksteady nella saga di Batman. I due giochi, sviluppati da Monolith e pubblicati da Warner Bros., hanno però fatto parlare di sé principalmente per l’innovativo Nemesis System, caratteristica che, variando proceduralmente le peculiarità dei capitani degli orchi, ed evolvendone il rapporto con il protagonista all’avanzare della storia, permette ad ogni giocatore di vivere una propria avventura personalizzata.

Infatti, si venisse sconfitti da uno specifico capitano, al successivo incontro egli ricorderà gli avvenimenti passati, creando così una sensazione di continuità e immersione in una trama non più predefinita. Per non dimenticare il fatto che i vari nemici combatteranno tra loro anche in assenza del protagonista, guadagnando ranghi e posizioni nell’esercito di Mordor.

Conseguentemente a tutto ciò, ci si è spesso posti la domanda di come tale meccanica sarebbe potuta inserirsi all’interno di altri titoli, e quali peculiarità avrebbe fatto emergere in giochi di natura e genere differenti. Grazio a un video del canale Game Maker’s Toolkit, del giornalista inglese Mark Brown, si è scoperto ieri il motivo per cui nessun altro sviluppatore abbia sperimentato varianti del Nemesis System. La motivazione è che Warner Bros. ha brevettato il sistema già nel 2015, di fatto impedendo a chiunque di sperimentare su di esso, previo pagamento per i dovuti permessi.

Davvero un peccato che una struttura di tale potenzialità sia stata relegata a un utilizzo proprietario, di fatto creando un forte deterrente per qualsiasi studio che non abbia intenzione di scontrarsi con l’azienda californiana. E’ necessario però ricordare come questo non sia un esempio isolato, con sviluppatori come Bioware e Take Two che, a loro volta, hanno assicurato tramite brevetto specifiche meccaniche create dai propri team.

Lorenzo Arduino

Mi pongo l'obiettivo di sviluppare una critica concreta nei confronti di tutto ciò che riguarda il mondo videloudico, dal game design alla scrittura, dall'accessibilità al mercato, fino al significato e alle influenze che il medium riesce a portare nel mondo di oggi

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