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Uplay+, tutto quello che c’è da sapere

Ubisoft, in occasione dell’E3 2019, ha annunciato il suo servizio Uplay+ per dispositivi PC e Google Stadia. Uplay+ sarà lanciato il prossimo 3 settembre su PC ad un costo mensile di 14,99€. I giocatori che si registreranno anticipatamente al servizio (dal 10 giugno e non oltre il 15 agosto), otterranno l’accesso gratuito all’intero catalogo dal 3 al 30 settembre. Per quanto riguarda invece l’arrivo di Uplay+ su Google Stadia, ci sarà da aspettare, in quanto il lancio è fissato ad una non meglio precisata data nel 2020.

Ma che cos’è Uplay+? Se non conoscete le caratteristiche e l’offerta del servizio targato Ubisoft, non preoccupatevi, ci pensiamo noi a darvi ogni dettaglio.

Uplay+ da accesso ad un catalogo di 100 titoli (DLC compresi) su PC, che si espanderà in futuro. L’utente può effettuare il download, installare e giocare con molta semplicità a tutti i giochi Ubisoft su PC. I titoli di nuova uscita, potranno essere giocati dagli abbonati tre giorni prima della pubblicazione. Inoltre, saranno rese disponibili versioni beta, prove e weekend di gioco gratuiti, che permetteranno ai videogiocatori di testare con mano la qualità dei giochi del publisher.

Quanto costa il servizio?

Il costo della sottoscrizione è di 14,99€. Andando sul sito Ubisoft, è già possibile iscriversi per effettuare una prova gratuita del servizio. Non ci sono vincoli di alcun tipo. L’abbonamento potrà essere disdetto online in qualsiasi momento.

Per usufruire della prova gratuita, è necessario fornire un numero di carta di credito o debito valido. L’intero ammontare del prezzo dell’abbonamento (14.99€ al mese) verrà addebitato alla scadenza della prova gratuita il 1° ottobre 2019, a meno di non annullare la prova gratuita prima delle 23:59 del 30 settembre.

Quali giochi ci saranno al lancio?

Fra i titoli che arriveranno in contemporanea con il lancio del servizio, abbiamo:

Le ultime novità: Tom Clancy’s Ghost Recon Breakpoint, Watch Dogs: Legion, Gods & Monsters.

I titoli più recenti: Tom Clancy’s The Division 2, Assassin’s Creed Odyssey, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, Far Cry 5, Anno 1800 e molti altri.

I classici di Ubisoft: Far Cry e Rayman, Prince of Persia, Tom Clancy’s Splinter Cell, Beyond Good & Evil.

I franchise per PC più amati: Heroes of Might and Magic, Silent Hunter, The Settlers, Anno e tanti altri.

Il trend è ormai chiaro. Un abbonamento per usufruire di un servizio che permetta di giocare attraverso i servizi di game in streaming. Con Microsoft che ha lanciato il suo Project xCloud, Sony che ha lanciato anche in Italia il servizio PlayStation Now e Google che ha ufficializzato l’innovativo Google Stadia, tutti i più grandi colossi del settore, si stanno rapidamente adattando o quantomeno hanno in cantiere l’idea di offrire un servizio molto simile a quello della concorrenza. Ubisoft è soltanto l’ultimo nome che si aggiunge alla lista!

Riccardo Amalfitano

View Comments

  • I servizi di terze parti per come la vedo io sono una battaglia persa in partenza, è molto complicato che possano sfondare tranne che si mettono ad escludere tutti i loro titoli dai servizi di Sony, Microsoft e Stadia.

    • Ottima osservazione. Il fatto è che ormai tutti devono perseguire la strada intrapresa dai vari Sony, MS e Google altrimenti sono finiti in partenza. :)

    • Io invece trovo che sia L unica soluzione per mantenere la possibilità di avere titoli tripla aaa da tutti i publisher, cercherò di spiegarmi meglio. Io trovo che sarà improbabile mantenere la possibilità di avere blockbuster da terze parti se questi titoli si sa che vengono/verranno inglobati da servizi tipo il pass. Io mi metto nei panni di un giocatore che ha il pass magari pagato inseguito agli sconti 1/3€ per 3 mesi. Perché dovrei spendere 5/6/70€ per un titolo che so che bene o male tra 6/12 mesi potrei trovare a 0 nel pass. Certo mi direte che dal punto di vista dell’utente é tutto un guadagno spendi 100€ L anno e giochi molti più giochi di prima, ma dal altra parte é chiaro che un modello di business simile non può portare gli stessi introiti precedenti che permettono di creare quei giochi da milioni e milioni di dollari che rischiano di scomparire. Invece avere dei servizi per ogni publisher ( che ricordiamo é possibile spegnere ed accendere a necessità ) permette maggiormente di finanziare futuri lavori dello studio. L importante é che la scelta rimanga all utente. Tra L altro aspetto ancora che MS condivida dati sugli abbonati pass ( numero totale di abbonati, abbonati a prezzo pieno/sconto/gratis, modello di pagamento royalties per sviluppatori di giochi, fatturato e utile relativo al solo servizio, etc....)

  • Di questo passo, prevedo abbonamenti su abbonamenti. La cosa non mi piace per niente, per fortuna per ora è soltanto circoscritta al gaming-PC.

  • Troppi servizi, rischiano di mandare in confusione il cliente medio...
    Tra l'altro questo di Ubisoft è troppo caro, almeno per quanto mi riguarda.

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