Vi ho già parlato del mio amore incontrastato per Life is Strange e, dato che recentemente ho deciso di rigiocarlo, ho colto l’occasione per realizzare un po’ di scatti. Ho continuato a schiacciare il tasto Share episodio dopo episodio, senza rendermi conto della quantità incredibile di screenshot che stavo accumulando.
Quasi quattrocento immagini dopo eccomi qua, a selezionarne solamente una trentina… Che dire? Nonostante io avessi già giocato (e platinato) Life is Strange, le emozioni sono state le stesse. Tutto come la prima volta: l’indecisione davanti ad alcune scelte, la rabbia di fronte a certe situazioni e sì, anche le lacrime versate in alcuni momenti molto intensi.
Data la materia di studio della protagonista (studentessa di fotografia nella prestigiosa Accademia Blackwell) la regia del gioco è molto curata e basta semplicemente saper cogliere il momento giusto per scattare. La totale mancanza di una modalità fotografica quindi non pesa minimamente sugli scorci che si possono catturare. Un avvertimento per chi non ha mai finito il gioco: occhio ai possibili spoiler!
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