Recensione

Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order

Nonostante il gameplay mostrato a Colonia abbia parzialmente tranquillizzato coloro che erano rimasti delusi dal primo trailer di Marvel’s Avengers, è decisamente presto per definire la futura opera targata Crystal Dynamics ed Eidos Montreal come il miglior prodotto dedicato ai supereroi di sempre. È ben chiaro, inoltre, come le prossime avventure videoludiche degli Eroi più potenti della Terra siano state fortemente influenzate dall’atmosfera e dal design del (relativamente) recente Marvel Cinematic Universe (o Terra-199999 per i nerd duri e puri), allontanandosi da quell’atmosfera colorata tipica dei fumetti americani. Ma non abbiate paura, Veri Credenti, perché i ragazzi di Team Ninja hanno ben pensato di colmare questa lacuna con la loro ultima ultima fatica, realizzata in esclusiva per Nintendo Switch: Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order.

Prima di cominciare: se ancora non conoscete l’Ordine Nero presente nel sottotitolo, vi invitiamo a recuperare il nostro articolo dedicato proprio agli sgherri di Thanos (che trovate cliccando qui), in modo da poter far sfoggio della vostra cultura nerd al bar con gli amici e poter apprezzare appieno il comparto narrativo di Marvel Ultimate Alliance 3, nel caso decideste di acquistarlo.

Detto questo, siamo pronti a raccontarvi la nostra ricerca delle Gemme dell’Infinito dopo un mese passato a salvare il multiverso da soli e in compagnia, nel tentativo di sbloccare tutto il possibile e in attesa dei futuri contenuti aggiuntivi, che dovrebbero arrivare entro fine mese.

Ma andiamo con ordine.

SEI PIETRE PER DOMARLI TUTTI

Non ci sono dubbi: Team Ninja ha cavalcato l’onda del successo cinematografico di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame per portare su schermo (portatile e fisso) una sua personale interpretazione della saga de “Il Guanto dell’Infinito” (1991) e di “Infinity” (2013). La trama, infatti, vede i Guardiani della Galassia che, durante una “normale giornata di lavoro”, si trovano a dover fare i conti con le Gemme dell’Infinito e con i membri dell’Ordine Nero, incaricati di recuperare le Pietre per il loro padrone: Thanos. In seguito a uno scontro con Proxima Midnight, le Gemme vengono però sparpagliate per l’Universo e toccherà al team di Star Lord, con il supporto di una vasta schiera di eroi, recuperarle prima che cadano nelle mani sbagliate.

A tessere le fila della storia c’è Marc Sumerak, valido sceneggiatore della Marvel a fumetti che, nonostante il discreto numero di opere prodotte, si è saputo distinguere soprattutto per i quindici numeri dedicati a Franklin Richards (disegnato per l’occasione in stile Calvin & Hobbes), scritti assieme all’amico e collega Chris Elipoulos. Marc, con Ultimate Alliance 3, vede diventare realtà il sogno proibito di ogni sceneggiatore Marvel: scrivere un gigantesco team-up tra una moltitudine di supereroi, costretti a combattere uniti per fronteggiare la peggior minaccia possibile. Forte di un paio di solide saghe alle quali far perno, la storia presenta tutti i cliché tipici del genere narrativo al quale appartiene, riuscendo a divertire, intrattenere e a suscitare nei fan della Casa delle Idee quella voglia di scoprire quale sarà il prossimo personaggio a entrare in scena e a quale saga a fumetti fa riferimento uno o l’altro dialogo. Sia chiaro: la trama non è nulla di geniale e/o innovativo (Sumerak non è Hickman), ma lo scrittore di Cleveland è riuscito a inserire tutti quegli elementi che i fan Marvel cercano nei migliori crossover a fumetti. Ottimo anche il livello dei dialoghi che, pur mantenendo toni leggeri, riesce a mettere perfettamente in evidenza i differenti caratteri di una vasta moltitudine di eroi. Un plauso, infine, per la regia delle scene introduttive dei vari personaggi, che riescono a essere appaganti il giusto e a rendere onore a tutto il nutrito cast messo in piedi da Team Ninja.

La trama di Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order può essere completata in circa 15 ore, ma siamo certi che la vasta quantità di cose da fare e di sfide da superare possa spingervi a raddoppiare tranquillamente la cifra (soprattutto se, come chi vi scrive, siete grandi amanti dei fumetti di supereroi).

BOTTE DA ORBI (CON MATT MURDOCK)

Inutile nasconderlo: i primi minuti a contatto con Marvel Ultimate Alliance 3 non erano riusciti a convincerci appieno, presentando un combat system troppo semplice e situazioni inutilmente caotiche. Siamo felici di ammettere, però, di aver cambiato del tutto idea nel giro di un paio d’ore, quando tutte le caratteristiche migliori del titolo cominciano a emergere. L’incremento del livello dei personaggi, infatti, sblocca nuove mosse da utilizzare, mentre il progredire della trama permette di aggiungere personaggi al proprio roster e introduce situazioni differenti che obbligano il giocatore ad adattarsi e a imparare a sfruttare al meglio il proprio team. Proprio come nei primi due capitoli della serie (ma in questo terzo “episodio” ancora di più), i vari supereroi si dimostrano estremamente diversi tra loro e capaci, se abbinati nella giusta squadra, di effettuare mosse (o supermosse) combinate degne del miglior blockbuster hollywoodiano. Ognuna delle quattro azioni disponibili per ogni personaggio, infatti, può essere potenzialmente combinata con quella di un altro eroe, dando vita a scene epiche come, ad esempio, Iron Man che spara i propri raggi protonici e Capitan America che li fa rimbalzare sul proprio scudo per colpire più avversari possibile. Avversari che possono presentare anche una barra dello stordimento, da azzerare per poter infliggere danni consistenti e portare così a casa la vittoria. Questo meccanismo viene anche ripreso dalle numerose Boss Fight, che presentano anche il classico cambio di pattern a metà scontro e che, di conseguenza, obbligano il giocatore ad adottare una nuova strategia per sopravvivere. Non che la difficoltà di gioco sia particolarmente marcata (anzi), ma se deciderete di affrontare l’avventura al livello “difficile” siamo certi che troverete dei momenti nei quali tiretete giù dal calendario non solo il pantheon nostrano, ma anche tutta la discendenza di Odino.

Come dicevamo nello scorso paragrafo, progredendo con le missioni si sbloccano nuovi elementi interessanti, per lo più legati alla parte RPG dell titolo. Non solo i personaggi potranno salire di livello e sbloccare nuove mosse, ma ad un certo punto sarà anche possibile raccogliere una serie di Cristalli Iso-8 che potranno essere equipaggiati dai vari eroi, cosa che conferirà loro bonus individuali, fondamentali per le sfide più impegnative. Questi cristalli, inoltre, possono essere distrutti per ottenere materia prima con la quale potenziarne degli altri, andando a comporre un sistema di crafting all’apparenza semplice, ma in verità notevolmente complesso. A questo va aggiunta anche la presenza dei bonus di squadra, che si attiveranno quando metteremo in team uno o l’altro personaggio con determinate affinità tra di loro. Spider-Man, ad esempio, dovrebbe essere associato con Miles Morales o Venom, piuttosto che con Thor, che potrebbe funzionare meglio insieme a Iron Man e Capitan America, formando gli Avengers originali. Interessante notare, inoltre, la presenza di due tipi di telecamera, che ci permettono di cambiare tra la classica inquadratura dall’alto a una molto più vicina all’eroe selezionato (chiamata, appunto, “Eroica”) e più comoda quando si sta giocando in solitaria.

Tanto ovvio, quanto necessario da evidenziare: Marvel Ultimate Alliance 3 può essere giocato tutto in single player, ma dà il meglio di sé in compagnia di uno o più amici (fino a un massimo di quattro giocatori). Sia che siate lontani, ma ancor di più quando siete vicini, combattere utilizzando ognuno il proprio supereroe è davvero appagante e riesce a creare situazioni estremamente divertenti e avvincenti. Questo avviene soprattutto quando deciderete di affrontare le Prove Infinity, vere e proprie sfide che, se superate, vi daranno accesso a una miriade di collezionabili, a partire da costumi e personaggi nuovi, sino a bozzetti e materiali per potenziare i vostri eroi. Come avrete ormai capito, di cose da fare ce ne sono davvero tante.

Insomma: a una prima occhiata Marvel Ultimate Alliance 3 può sembrare un gioco caciarone e capace di divertire solamente per chi ama le scazzottate tra supereroi, ma bastano poche ore di gioco per capire come Team Ninja sia riuscito a mettere in piedi un prodotto di tutto rispetto, fantastico per i fan, ma appagante per qualsiasi tipo di giocatore.

USCITO DALLE PAGINE DI UN FUMETTO

Da un punto di vista estetico, l’ultima fatica di Team Ninja nasconde tutti i propri limiti tecnici dietro una grafica cartoon davvero riuscita, capace di valorizzare il design di tutti i personaggi, senza mettere troppo in evidenza gli ambienti spogli che vi troverete ad attraversare. Anche i modelli poligonali dei personaggi, seppur senza far gridare al miracolo, riescono a stupire e a risultare gradevoli da vedere, sempre grazie allo stile visivo che caratterizza tutta la produzione. Per quanto riguarda il comparto audio, evidenziamo l’ottimo lavoro di doppiaggio in inglese (sottotitolato in italiano, non vi preoccupate) e il discreto apparato musicale, che convince in ogni situazione, ma che non è riuscito a rimanerci in testa una volta spenta la nostra console. Mediamente solido il frame rate che, grazie a qualche patch correttiva nelle ultime settimane, presenta qualche rallentamento solo nelle situazioni più concitate e in modalità portatile. Proprio la suddetta modalità, inoltre, ci permette di affrontare comodamente l’avventura in giro per il mondo (o, più probabilmente, in bagno), ma ci sentiamo di sconsigliarne l’utilizzo nel caso si decida di giocare in più di due giocatori, per evitare troppa confusione a schermo e rischiare così di non godere appieno dell’esperienza.

In conclusione possiamo affermare che Marvel Ultimate Alliance 3 è un’ottima aggiunta alle esclusive per Nintendo Switch, che si conferma una console sempre più lontana dallo stereotipo ignorante che lega le console Nintendo esclusivamente a Mario e Zelda. Team Ninja è riuscito a creare un gioco tanto semplice da imparare, quanto interessante da approfondire e complesso da padroneggiare, riportando sugli scaffali una I.P. rimasta troppo a lungo sopita. Una trama divertente, un gameplay avvincente (soprattutto in compagnia) e un comparto grafico molto vicino alla controparte a fumetti rendono le nuove gesta degli Avengers & Co. uno dei titoli più interessanti dell’estate, capace di affiancarsi con orgoglio a grandi opere del calibro di Fire Emblem: Three Houses.

INFO UTILI

Abbiamo giocato Marvel Ultimate Alliance 3 per circa una trentina di ore sia in versione casalinga che in quella portatile, preferendo di gran lunga la prima, soprattutto nelle nostre sessioni in multiplayer. Segnaliamo come sia anche presente un Season Pass che, a partire dal 30 agosto, introdurrà quattro nuovi personaggi (Blade, Moon Knight, Morbius e il Punisher) insieme ad altri due del tutto gratuiti (Ciclope e Colosso).

Durata
  • La campagna può essere portata a termine in circa quindici ore.
  • Nel caso si decidesse di affrontare le Prove Infinity non appena incontrate nel corso della trama principale, la longevità finale potrebbe subire forti modifiche, sino quasi a raddoppiare la durata complessiva del titolo.
Struttura
  • Marvel Ultimate Alliance 3 è un Hack and Slash con elementi da RPG per la progressione dei personaggi.
  • Oltre la campagna principale, sono presenti anche un vasto numero di Prove Infinity (ovvero delle sfide che permettono di sbloccare costumi, personaggi e collezionabili di vario genere).
Collezionabili e Extra
  • Una moltitudine di artwork, costumi, personaggi e materiali per potenziare il proprio team può essere sbloccato attraverso le Prove Infinity.
Scheda Gioco
Luca Mazzocco

View Comments

  • Gran giochino e assai divertente (lo sto giocando a piccoli bocconi per giocarlo solo in co-op con la moglie).
    La telecamera però è davvero infame, certe vole.

  • Telecamera a volte infelice, ma che non mi hai mai danneggiato dal punto di vista ludico. Si trattava, infatti, di piccoli momenti che venivano risolti in tempo zero! A ogni modo concordo: un gioco divertente soprattutto in co-op!

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