Colonna Sonora

Final Fantasy viaggia al ritmo del Jazz

I generi musicali sono tanti, troppi forse. Generi per ogni gusto, umore, attività e per ogni esigenza. Il videogioco (cosi come il cinema, il teatro e talvolta la letteratura) trova un matrimonio perfetto con la musica che con la sua diversità riesce nel duro intento d’immergerci nei magici mondi fatti di pixel. Personalmente da amante del genere jazz ho sempre cercato qualcosa di particolare da ascoltare anche durante i momenti di quotidiana e ordinaria follia (citando in parte il buon Bukowski). Per fortuna Square Enix ha accorso in mio aiuto con due album che reputo quasi magici, ma ovviamente altre aziende hanno fatto una cosa simile in passato. In questo articolo vorrei parlarvi del primo album uscito qualche anno fa, Square Enix Jazz – Final Fantasy- arrangiato da Eijiro Nakagawa e Ryu Kawamura.

Il jazz ha sempre giocato il suo ruolo negli altri generi musicali, trasformando i brani in qualcosa di personale (da parte del compositore), ma sopratutto di fresco e di moderno. I compositori hanno usato altri generi come modello per le proprie creazioni. Pensiamo un attimo ai PostModern Jukebox che uniscono il pop, il rap e il rock con il jazz In questo caso ci troviamo con un album in cui le sperimentazioni si sprecano, puntando invece sulle sicurezze che possiede un genere cosi ben radicato nella cultura popolare. Il Giappone poi ha una storia jazz molto profonda e tanti sono i compositori meritevoli (pensiamo al sottovalutatissimo Ryo Fukui).

In questo caso abbiamo undici brani in cui si intersecano diversi strumenti musicali con degli arrangiamenti parecchio movimentati (ma non sempre) e fantasiosi, ma allo stesso tempo rispettosi dell’opera originale. Ciò che colpisce in modo maggiore è che non parliamo solo del Bebop Jazz o Hard Bop Jazz, ma anche del Cool Jazz che è presente in piccolissime dosi e si sente in certi punti addirittura un po’ del Gypsy, che non guasta mai. I vari sottogeneri sono quindi tantissimi e ognuno di questi ha una sua personalità, respirando in modo singolare, ma all’unisono. Le note dei diversi strumenti talvolta stridono tra loro, combattono, lottano, ma alla fine danzano in un vorticoso agglomerato di sensazioni ed emozioni.

Vi lascio all’ascolto di alcuni brani e vi consiglio l’acquisto del disco fisico per una maggior resa qualitativa.

Rostislav Kovalskiy

Da sempre appassionato di fumetti, libri e ovviamente videogiochi. Ricercatore di trame scritte bene e di città fatte bene al livello architettonico.

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