Non manca molto a Cyberpunk 2077 e, dopo aver atteso per sette lunghi anni, l’hype è alle stelle. Il titolo firmato CD Projekt RED si prospetta come un gioco di ruolo davvero immenso e vivo, come abbiamo già avuto visto con The Witcher 3. Poniamo fiducia nei ragazzi polacchi e siamo davvero entusiasti di provare un titolo con un’ambientazione futuristica.
Il gioco continua gli eventi accaduti nel famosissimo gioco di ruolo con carta e penna Cyberpunk 2020 e la prima edizione, 2013, è stata pubblicata alla fine degli anni ’80 e prende piena ispirazione dal movimento creato da William Gibson e Bruce Sterling. Per comprendere meglio la lore di gioco ed essere pronti al 100%, vi consigliamo una serie di opere che fanno parte del cyberpunk, non prima di porci una domanda fondamentale…
Impianti neurali, alta tecnologia e distopia: questi tre sono solo alcuni degli elementi che contraddistinguono il cyberpunk, che è il risultato di qualcosa di veramente profondo e ricercato. Il cyberpunk nasce negli anni ottanta come sottogenere della fantascienza e la caratteristica principale è la sua ambientazione. Il mondo cyberpunk fa parte di un futuro distopico in cui la tecnologia e la scienza hanno fatto passi da gigante e sono entrati a far parte della vita di ogni cittadino.
Come ogni progresso, ciò ha portato alla creazione di grandi multinazionali e forze di sicurezza private, ma ha anche creato uno spaccato di disagio nella società. Nella rappresentazione di questo universo viene data grande importanza all’altra faccia della realtà: mercati neri, contrabbando di droghe, gang criminali e corruzione. Una definizione unica di cyberpunk non esiste, ma è utile studiare i termini che compongono la parola. Cyber viene utilizzato per indicare il cyberspazio (termine inventato da William Gibson, di cui parleremo sotto, prima dell’invenzione di internet), cioè l’utilizzo delle reti informatiche per lo scambio di informazioni. Con punk si intende invece l’attitudine che hanno i protagonisti delle opere cyberpunk che di solito sono reietti, antieroi, disertori e criminali.
Night City, droghe illegali e monete virtuali. Neuromante è un romanzo scritto da William Gibson nel 1984 e viene considerato come il manifesto cyberpunk. Prima di arrivare impreparati al titolo, avete un po’ di tempo per poter acquistare l’edizione del libro edito da Mondadori, nella versione Oscar Fantastica, e completarlo in poco tempo: (sono meno di 300 pagine, ndr). Il protagonista Case si trova in una città giapponese del futuro e, come da tradizione, è un hacker e la sua missione è quella di abbattere una potente IA. Anche se è uscito dopo le opere di Philip K. Dick, Neuromante viene considerato il manifesto del genere poiché al suo interno viene coniato il termine cyberspazio e fa da scuola a tutto ciò che viene dopo. William Gibson ha anticipato internet, ha presentato la possibilità di caricare la coscienza di una persona su un computer e ha previsto le catene virtuali che la tecnologia ci ha messo addosso. Insomma, Neuromante è un must read per farsi una cultura cyberpunk.
Cos’hanno in comune il capolavoro di Ridley Scott e degli animali tecnologici? La pellicola del 1982 è liberamente ispirata all’opera del ’68 di Philip K. Dick (Do Androids Dream of Electric Sheep?).Questa volta il protagonista è il Deckard che, in una Los Angeles del 2019, deve scovare i replicanti fuggiti. Si tratta di androidi con una vita massima di quattro anni: sei di loro cercano di infiltrarsi dal loro creatore per poter ottenere l’immortalità e, tra colpi di scena, misteri da risolvere e strabilianti androidi, Blade Runner risulta essere un capolavoro nel suo genere.
La pellicola è riuscita a trasportare magnificamente e adattare perfettamente l’opera di Dick attraverso un altro mezzo, ma soprattutto ha gettato le basi dell’iconografia e della direzione artistica di tutte le opere cyberpunk successive, anche delle note musicali con le canzoni di Vangelis. Consigliato anche il sequel diretto da Denis Villeneuve e ambientato 30 anni dopo il precedente.
Con i vostri amici o familiari invece, potete provare in prima persona l’esperienza fantastica di Cyberpunk, attraverso il gioco di ruolo del futuro oscuro (così sottotitolato nella sua prima edizione). Il videogioco ambientato nel 2077 nasce proprio dal gioco di ruolo con carta e penna da cui prende il titolo e parte della lore, tra cui il famoso Johnny Silverhand, interpretato da Keaunu Reeves. Vi consiglio di recuperare la nuova edizione italiana Cyberpunk Red, che continua gli eventi dei precedenti e vede la fine della Quarta Guerra Corporativa. Il gioco è perfetto per chi non ha dimestichezza con i giochi di ruolo e vuole cominciare da qualche parte, nel futuro. In Cyberpunk Red, sei giocatori potranno creare il proprio personaggio e fargli vivere l’avventura all’interno di un modo dove la tecnologia è avanzata e il mondo va in frantumi. Dovrete sopravvivere e potete farlo come vi piace di più: installando chip nel cervello o sostituendo parti del corpo con innesti tecnologici.
Se siete in questo portale forse però i videogiochi sono quelli che fanno più per voi e volete prendere parte a un’avventura ciberpunk per smorzare l’attesa del videogioco targato CD Projekt RED. Il più noto del genere è Deus Ex, la fortunata serie di Warren Spector. Lo sparatutto GDR è ambientato nel 2052 e il protagonista è J.C Denton, sostituito da Adam Jensen nei capitoli successivi, agente che fa parte di una squadra antiterroristica. Oltre alla storia accattivante, è incredibile l’ambientazione futurista dei capitoli più moderni, in cui è possibile vagare per una Praga futuristica e distopica. Di grande interesse è il videogioco The Red Strings Club, pubblicato da Devolver Digital e di cui abbiamo parlato ampiamente. L’opera è un’avventura grafica dove grandi corporazioni hanno influenza sulle scelte dell’uomo. I protagonisti faranno di tutto per tornare ad avere il proprio libero arbitrio.
Anche i prodotti televisivi hanno sperimentato con il genere cyberpunk, tuttavia pochi hanno spiccato e hanno avuto successo. Di recente, Netflix ha realizzato un’opera Altered Carbon che approfondisce tematiche e ambientazioni del genere. Ma dopo due stagioni la serie è stata cancellata per problemi di budget dal colosso dello streaming. A onore del vero, Altered Carbon è una serie mediocre che non ha spiccato nemmeno con la seconda stagione. Ci auguriamo che con l’omonima serie animata si riesca a dare dignità al genere sul piccolo schermo e sempre più produzioni diano spazio a questo futuro distopico.
Aggressiva, ribelle e psichedelica: queste sono le parole d’ordine che stanno alla base della musica che vuole ricreare nel presente un mondo che proviene dal futuro. Vari artisti sono stati ingaggiati per realizzare le musiche del gioco, come Grimes e A$AP Rocky, e vi consigliamo di ascoltare ciò che hanno realizzato.
Tuttavia, già artisti del calibro di Gesaffelstein e Hyper realizzano colonne sonore che suonano come il futuro. Le note sono potenti e viscerali e trasportano l’ascoltatore in un’altra dimensione. L’approccio degli artisti è innovativo e presenta tocchi di genialità nel design musicale. I brani degli artisti fanno subito percepire un ambient cyberpunk, ideale per chi vuole immergersi prima nel mondo di gioco.
Gli sviluppatori del titolo hanno deciso di realizzare una sorta di enciclopedia del vasto mondo di gioco e rilasciarla a luglio di quest’anno. Panini Comics ha pubblicato l’edizione italiana del libro “Il mondo di Cyberpunk 2077“. L’opera (che trovate anche su Amazon) è un’interessante raccolta di tutto ciò che ritroveremo nel gioco. Si tratta di un excursus e spiegazione sulle armi, la tecnologia e i veicoli che poi andremo a utilizzare nel gameplay. Se volete, inoltre, approfondire la politica e la società di Night City, allora l’acquisto è assolutamente consigliato.
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Bell'articolo, a parte ciò che si dice su Altered Carbon per cui non sono per nulla d'accordo.
Per lo meno per la prima stagione, la seconda ammetto che poteva esser fatta meglio.
Un articolo molto interessante che mi ha fatto appuntare alcune letture che non conosco, tuttavia mi trovo d'accordo con il caro FitzGerald. Come lui anch'io ho apprezzato la prima stagione di Altered Carbon e mi dispiace sentire che viene vista come "mediocre". Non vedo l'ora di mettere le zampette sul titolo, comunque. 🤤