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Nella Tela di Spider-Man

Nell’agosto del 1962, la coppia di autori Stan Lee e Steve Ditko fece uscire nelle edicole americane un albo che avrebbe fatto la storia dell’industria pop: Amazing Fantasy #15. Proprio in questo spillato targato Marvel Comics, infatti, fece la sua comparsa un liceale impacciato chiamato Peter Parker, ma che tutti noi abbiamo imparato a conoscere oggi come lo Spettacolare Spider-Man di quartiere. Gli anni sono passati, le sue avventure a fumetti hanno conquistato milioni di lettori e ispirato gadget, film, serie animate e numerosi videogames. Siamo qui oggi proprio per parlare della sua ultima incarnazione videoludica (che trovate recensita qui), uscita il sette settembre grazie ai ragazzi di Insomniac Games (The Legend of Spyro, Ratchet & Clank) in esclusiva per PlayStation 4. Abbiamo visto i trailer, abbiamo acquistato la Limited Edition, ci siamo fusi gli occhi sino a terminare l’avventura al 100% (con tanto di foto segrete e sblocco del relativo costume), ma siamo certi che, come per alcuni di voi, questo non è abbastanza. Il background del sottoscritto come sceneggiatore di fumetti (e fanatico Marvel) ha obbligatoriamente fatto scendere in campo una serie di domande, mentre ci dilettavamo a dondolare tra i grattacieli di New York. Cosa si nasconde tra i frame che ormai abbiamo imparato a conoscere a memoria? A quali costumi si sono ispirati gli sviluppatori per i vari personaggi? Possono forse esserci anticipazioni per i prossimi capitoli di quello che si auguriamo essere solo l’inizio di un brand? Amici di Gameplay Café, siete fortunati, perché state per scoprire la risposta a tutti questi interrogativi!

Una base di “Nuovi Vendicatori”

Prima di entrare nel dettaglio del titolo Insomniac, permetteteci una rapida analisi del trailer. Come abbiamo potuto vedere dal video che Sony ha mostrato durante la sua conferenza all’E3, durante il gioco Spider-Man è costretto a intervenire per fermare un’evasione dal Raft (prigione costruita per contenere criminali dotati di poteri, che abbiamo incontrato anche nel Marvel Cinematic Universe alla fine di Civil War) causata da Electro (e non solo). Questo elemento narrativo ci riconduce direttamente a New Avengers #1 (2005), nel quale lo scrittore Brian Michael Bendis, assieme al disegnatore David Finch, mette in piedi un nuovo team di Vendicatori per fermare la rivolta causata dal succitato criminale elettrico. Ovviamente gli eventi del gioco non vanno nella stessa direzione della controparte cartacea, ma l’escamotage narrativo è un chiaro riferimento alla celebre saga “Evasione”, che consigliamo a tutti di recuperare. Il finale del trailer, inoltre, indica la presenza di un misterioso personaggio che, per evitare di rovinarvi l’esperienza di gioco, non menzioneremo all’interno di questo speciale. Vi basti sapere che si tratta di un “colpo di scena” relativamente prevedibile e del motivo per cui la statuetta della Limited Edition è stata mantenuta segreta dal team di sviluppo sino alla fine, comparendo per intero solamente nelle foto private dei vari utenti.

Sei avversari in cerca d’autore

Da grande appassionato dei costumi dei moltissimi personaggi della Casa delle Idee, è inevitabile per il sottoscritto fare dei parallelismi tra il character design voluto da Insomniac e quello delle molteplici versioni cartacee che abbiamo imparato ad amare nei fumetti. Utilizzando la loro comparsa nel trailer dell’E3 come percorso per questa carrellata di nemici, possiamo subito notare come il design del volto di Maxwell Dillon (vero nome di Electro) si rifaccia a quello reso famoso nel 2010 da Mark Waid e Paul Azaceta in Amazing Spider-Man #614, punto d’inizio di una saga nella quale assistiamo alla caduta del Daily Bugle per mano del supercriminale. Dopo essersi addentrato nel Raft, Spider-Man si scontra brevemente con un Rhino furioso, che fortunatamente non si presenta con il costume di pelle in stile Terra-616 (principale unverso della Marvel), ma con la corazza tecnologica di Alexander O’Hirn, sua versione di Terra-1610, conosciuta anche come “Ultimate”. Ad ogni modo, durante l’avventura si fa riferimento anche alla sua precedente armatura, ma che sembra definitivamente andata in pensione. Neanche il tempo di dare inizio al combattimento, ecco che Spidey viene afferrato da Scorpion, in possesso di una tuta molto simile a quella vista in Amazing Spider-Man #654 e creata dall’Ammazzaragni. Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte a un criminale con una costume meccanico e ben lontano dalle prime versioni della Casa delle Idee, caratteristica che riesce a dare maggiore veridicità alla storia, con personaggi più moderni e meno inclini allo stereotipo del criminale della Silver/Bronze Age Marvel (dal 1965 al 1985, per i non avvezzi al linguaggio dei fumetti). Dopo una scazzottata con i criminali in fuga dalla prigione e un inseguimento con Electro al cardiopalma, il nostro Tessiragnatele di quartiere si trova costretto a combattere anche contro l’Avvoltoio, forte di un design che mescola la tuta della versione Ultimate, con la parte inferiore della maschera indossata da Michael Keaton in Spider-Man: Homecoming. Atterrato sul tetto dopo essersi liberato dall’anziano criminale e in seguito al tentativo di catturare Dillon, l’Uomo Ragno si trova circondato da tutti gli avversari sino a ora incontrati, con l’aggiunta di Mr. Negativo, personaggio creato dallo scrittore Dan Slott nel 2008 (la sua prima comparsa risale ad Amazing Spider-Man #546) dotato del potere di corrompere la personalità di chiunque tocchi. Il video di gameplay si chiude con il nostro eroe in seria difficoltà, pronto a subire il colpo di grazia da parte di quelli che parrebbe essere una nuova formazione dei Sinistri Sei, ma che in extremis viene raggiunto dal già citato personaggio che non andremo a rivelarvi. Nel corso del gioco, ovviamente, incontreremo anche altri personaggi, tra quali spiccano sicuramente Taskmaster e Tombstone. Il primo, il cui vero nome è Tony Masters, è un mercenario capace di copiare le mosse dei propri avversari e qui presentato con una maschera molto più vicina a quella del Dottor Destino, piuttosto che a quella scheletrica della sua controparte cartacea; il secondo, invece, è un boss malavitoso che, nel corso degli anni, ha creato non pochi grattacapi al nostro amichevole Tessiragnatele di Quartiere. Nel titolo Insomniac, quest’ultimo, ha subito un passaggio da “mafioso” a “capo di una banda di motociclisti”, con relativo cambio di design, ora meno elegante, e con l’assenza della sua caratteristica parlata sussurrata (rappresentata nei fumetti con un font più chiaro). Interessante, infine, la presenza di Screwball, personaggio inventato nel 2008 (Amazing Spider-Man #559) da Dan Slott e Marcos Martin che probabilmente sarà risultato sconosciuto al 98% dell’utenza del gioco. Quello che possiamo notare, dopo aver passato in rassegna tutti questi antagonisti, è la chiara volontà dell’appena citato Dan Slott di mantenere una certa coerenza di fondo tra la sua gestione del fumetto di Spider-Man (appena conclusasi, con il passaggio di testimone a Nick Spencer) e questo nuovo universo narrativo, che ricordiamo essere ufficiale e canonico. Probabilmente lo sceneggiatore americano non ha ancora intenzione di abbandonare il suo amato Peter e Insomniac sembra avergli dato modo di rimanere invischiato nella sua tela ancora per molti anni.

Zainetti pieni d’informazioni

Nonostante la miriade di citazioni sparse per New York legate ai luoghi da scoprire/fotografare (si va dalla torre degli Avengers all’agenzia Alias di Jessica Jones), gli spunti migliori per ipotizzare i possibili seguiti di questo Marvel’s Spider-Man sono sicuramente dati dagli zainetti che fungono da collezionabili. Al loro interno, infatti, potremo trovare gadget che rimandano non solo ad avventure già viste/lette nelle altre versioni di Spidey, ma che servono a delineare questo universo narrativo in modo molto più completo rispetto a una prima occhiata. Se alcuni di questi oggetti ci rimandano al passato sentimentale con Mary Jane, altri introducono personaggi che ci auguriamo di vedere nei futuri lavori targati Insomniac. Ecco che, quindi, la firma di Eddie Brock (il Venom originale) ci fa ben sperare che possa venire introdotto in qualche sua forma, oppure che il voto dato a un compito di Peter dal Professor Warren (lo Sciacallo) porti alla messa su schermo della tanto contestata saga del clone. Proprio quest’ultima, infatti, sarebbe assolutamente perfetta come trama per un eventuale seguito, in quanto permetterebbe agli sviluppatori d’inserire personaggi più di nicchia (un po’ come avvenuto per Martin Li) e di avere a disposizione una vera e propria miriade di costumi. Il tutto, ovviamente, senza contare che si potrebbero introdurre anche personaggi femminili come Spider-Gwen, Spider-Woman o Cindy Moon, vera gioia per gli occhi di noi maschietti amanti dei fumetti. Meno contorti, invece, sono altri oggetti contenuti negli zaini, ma che ci fanno capire cosa è accaduto a determinati personaggi di questo universo. L’Uomo Sabbia, infatti, pare essere stato catturato e rinchiuso all’interno di una particolare ampolla, mentre al Dottor Connors (Lizard) sembra essere toccata una sorte molto più triste, in quanto possiamo trovare una fiala dell’antidoto che Peter ha provato a somministrargli “prima che se ne andasse”.

Insomma: Marvel’s Spider-Man è sugli scaffali da meno di un mese, ma già contiamo i secondi che ci separano dall’uscita del secondo, nemmeno annunciato, episodio.

Cosa ne pensate voi? Vi siete divertiti a volteggiare per New York? Il titolo ha mantenuto le vostre aspettative?! Cosa vorreste vedere in un secondo capitolo? Noi di Gameplay Café aspettiamo i vostri commenti, per poter continuare a condividere la nostra passione per i videogames che ci anima tutti i giorni!

Luca Mazzocco

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