A caccia di vampiri con Castlevania Requiem: Symphony of the Night e Rondo of Blood

Due dei giochi più iconici della saga di Konami e della storia dei videogiochi arrivano su PlayStation 4

Recensione di Massimo Reina

Due delle migliori esperienze videoludiche della saga di Castlevania in un’unica soluzione? È l’offerta proposta da Konami col suo Castlevania Requiem: Symphony of the Night & Rondo of Blood, una nuova raccolta disponibile unicamente per PlayStation 4 che contiene i platform avventurosi Castlevania: Rondo of Blood e il suo seguito, Castlevania: Symphony of the Night.

Il pacchetto, uscito lo stesso giorno in cui ha fatto il suo esordio su Netflix la seconda stagione della serie animata Castlevania, ovverosia il 26 ottobre, contiene il porting ad opera di SIE Worldwide Studios di due dei migliori titoli della saga in 2D, il primo tratto dalla versione PC Engine e il secondo da un’edizione pubblicata nel 2007 come sbloccabile in Castlevania: The Dracula X Chronicles su PlayStation Portable.

Di conseguenza escludendo l’upscaling a 4K e 1080p, qualche opzione di rendering e il supporto ai Trofei, oltre all’utilizzo dello speaker del controller che riproduce un leggero scampanellio quando si raccoglie un oggetto, i giochi sono esattamente identici agli originali. E per certi versi, forse, è meglio così.

Castlevania: Rondo of Blood, pubblicato in origine come scritto prima su PC Engine, la console prodotta dalla NEC in collaborazione con la software house giapponese Hudson Soft, ripropone la sua struttura coi livelli da completare in maniera sequenziale, anche se ci sono delle piccole varianti rispetto allo schema classico del platform per rendere un poco meno lineare l’avventura, e una giocabilità incentrata sull’azione, i salti sulle piattaforme e decine di mostri da eliminare. Ma anche tutto il suo alto livello di sfida: è infatti uno dei Castlevania più difficili di sempre da giocare a causa di nemici particolarmente ostici.

I comandi risultano piuttosto responsivi, nonostante qualche difficoltà iniziale a prenderci la mano, e controllare il protagonista Richter Belmont, discendente di Simon Belmont impegnato nel tentativo di liberare la fidanzata e la sorellina dalle grinfie del Principe delle Tenebre, dopo un po’ di pratica si rivela molto semplice.

Completamente differente è Castlevania: Symphony of the Night, che già all’epoca dell’uscita su PlayStation venne definito “rivoluzionario” dalla critica.

È stato infatti il capitolo che ha determinato un forte cambiamento nella serie in termini di gameplay, design di personaggi e livelli, introducendo nelle meccaniche tradizionali perfino degli elementi RPG e dando vita a un intero sottogenere chiamato Metroidvania. E in effetti è proprio così: basta prendere il pad in mano per rendersi conto delle differenze con il prequel. Il protagonista, Alucard, un dampiro figlio di Dracula e di Lisa, una donna umana, si muove rapidamente sullo schermo eliminando i nemici e raccogliendo oggetti e potenziamenti per crescere di livello ed equipaggiare armi, armature e accessori che ne alterano i parametri vitali. Tutti elementi indispensabili per attraversare il castello di Dracula.

Il gioco propone inoltre una progressione non lineare, con un sistema a mondo aperto che significa più percorsi da seguire, tanti segreti da scoprire e finali multipli, uno dei quali  porta addirittura a prolungare il gioco: c’è infatti un – SPOILER – da esplorare da zero fino ad affrontare il vero boss finale!

In questa edizione il gioco, il più bello dei due presenti nel pacchetto, viene riproposto come accennato all’inizio esattamente come la sua conversione per PlayStation Portable: questo significa un doppiaggio differente e una traduzione dal giapponese completamente rivista. Cosa che potrebbe far storcere il naso a qualche purista della serie visto che all’epoca la localizzazione con relative modifiche a qualche linea di dialogo e ad altri elementi del gioco non vennero molto apprezzati.

Per fortuna rimane intatta rispetto alla versione PlayStation la colonna sonora curata dalla compositrice Michiru Yamane, che può vantare brani che spaziano dalla techno al gothic rock, dalla musica new age al metal. Con pezzi classici della serie Castlevania come Vampire Killer e Bloody Tears riarrangiati in chiave moderna.

INFO UTILI

Ho giocato a Castlevania Requiem: Symphony of the Night & Rondo of Blood su PlayStation 4.

Durata
  • Entrambi i giochi offrono una buona longevità, ma è Simphony of the Night che offre tanto in tal senso grazie alle mille cose da fare e a un nuovo castello che si sblocca alla fine del primo.
Struttura
  • Due giochi in un pacchetto, con meccaniche, obiettivi e missioni differenti.
  • Supporto 4K e HDR su PlayStation 4 Pro.
  • Italiano solo nei sottotitoli, audio in inglese e giapponese.
Collezionabili e Extra
  • Sfide, minigiochi, missioni secondarie e un’infinità di oggetti da raccogliere e collezionare, soprattutto i Simphony of the Night
  • Trofei PlayStation 4.
Scheda Gioco

Castlevania Requiem: Symphony of the Night e Rondo of Blood offre il porting di due delle migliori esperienze videoludiche della saga di Castlevania su PlayStation 4. Un pacchetto che non introduce nulla di nuovo per i fan, ma che può comunque attirare il pubblico grazie proprio alla qualità e alla giocabilità di due titoli ancora validi per il genere di appartenenza, al prezzo tra l’altro abbordabile di 19.99 Euro.

Grafica

Buono il comparto grafico, anche se visto lo stile dipende molto dai gusti del singolo giocatore: quindi chi non apprezza i pixel, tolga pure 10 punti al totale. Ottimo il character design e il disegno dei vari livelli e nemici: molto più belli ovviamente in Simphony of the Night, dove spicca il lavoro di Ayami Kojima, che ha ideato anche l’aspetto del protagonista, Alucard.

75
COLONNA SONORA E DOPPIAGGIO

Ottimo l’accompagnamento musicale, caratterizzato da brani decisamente evocativi della saga con menzione speciale per la colonna sonora di Simphony of the Night che può vantare brani techno, gothic rock, new age e metal, oltre a classici della serie Castlevania riarrangiati come Vampire Killer e Bloody Tears.

80
GAMEPLAY

Buona longevità, meccaniche ancora oggi piacevoli da giocare. Controlli nell’insieme fluidi, meccaniche RPG e open world ben implementate in Simphony of the Night.

80

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