Non sempre la storia videoludica sa essere gentile nei confronti dei personaggi che, almeno per qualche tempo, ne hanno fatto la fortuna: la selezione naturale esiste anche in questo ambito. Talvolta può essere una generazione di console particolarmente sfortunata, altre volte un team di sviluppo che opera scelte strategicamente discutibili o artisticamente povere di valore ludico: i motivi per cui un’icona si eclissa possono essere molteplici.

Parlare di Sonic The Hedgehog come se già non esistesse più sarebbe sbagliato e melodrammatico: tutt’oggi escono giochi che portano il suo nome. Tuttavia, il porcospino sembra essere a suo agio nella sfera del passato, dove viene conservato gelosamente nel bagaglio culturale di alcuni giocatori. Nelle sue uscite commerciali più recenti, appare ricoperto di una patina nostalgica, quasi la sua storia fosse il pezzo forte del gioco da vendere al pubblico e non altri aspetti quali il level design, il comparto artistico o tecnico.

Sonic nacque all’inizio degli anni novanta e, nelle intenzioni degli sviluppatori, doveva essere la risposta a Mario da parte di Sega. La giustapposizione con il celeberrimo idraulico è forse ciò che, più di ogni altra cosa, accentua quanto evidenziato poc’anzi: grazie alla sapiente gestione di Nintendo, le avventure di Mario sono ancora l’avanguardia indiscussa del genere platform. La continuità nel tempo di questo primato artistico ha rappresentato, rappresenta e, senz’ombra di dubbio, continuerà a rappresentare la linfa vitale dell’iconicità di Mario e del suo conseguente appeal commerciale. Complici le vicissitudini legate al marchio Sega, la cui evoluzione come casa di produzione si è rivelata essere meno fortunata di quella di Nintendo, Sonic non ha potuto contare sulla creatività superba e selvaggia di cui ha beneficiato l’idraulico. In realtà, sono sempre state ben poche le figure che hanno saputo rivaleggiare con Mario, il quale ha sostanzialmente avuto il monopolio (se non proprio l’egemonia culturale) di un intero genere videoludico: se lo è meritato grazie a giochi stellari, ma il monopolio di per sé non favorisce certo la pluralità del mercato.

Prevedibilmente sto divagando troppo dallo scopo di questo articolo ma, come capirete leggendo, Sonic è stato una figura di rilievo agli albori della mia esperienza videoludica. Ad ogni modo, bando alle ciance: ci apprestiamo a passare in rassegna le migliori musiche tratte dalle prime due avventure del mitico porcospino su Sega Mega Drive. Essendo questi giochi appartenenti alla vecchia scuola dei platform, ad ogni livello equivale un brano eseguito in loop durante tutta la partita: per coerenza cronologica apriamo con il primo livello di Sonic 1 (1991), ovvero Green Hill Zone.

Se ricordate, alcuni giochi del vecchio Sega Mega Drive (Sonic 1 e 2 inclusi) non supportavano la funzione di salvataggio: non esistevano ancora le memory card, introdotte solamente con la prima Playstation. Considerando che ogni santa sera della settimana provavo (inutilmente, il più delle volte) a completare questa prima avventura del porcospino, avete una vaga idea di quante volte io abbia ascoltato questa musichetta in vita mia? Vi lascio la curiosità.

Il compositore delle musiche di Sonic 1 e Sonic 2 (1992) è Masato Nakamura, musicista giapponese classe 1958, nonché bassista del prolifico gruppo J-pop “Dreams Come True”.

Il background commerciale del compositore non stupisce affatto, visto che orecchiabilità ed immediatezza sono gli aggettivi che meglio caratterizzano i brani di questi giochi, assieme ad una capacità semplicemente incredibile di assorbire in musica i tratti distintivi di ciascuno scenario. Riporto qui sotto quello che per me è l’esempio principe di questo connubio audiovisivo impeccabile: un brano spassoso che esalta le peripezie di Sonic nell’insidiosissima Chemical Plant, secondo livello di Sonic 2.

Una miriade di suoni elettronici fanno da sottofondo al sintetizzatore principale che accompagna in modo arrembante i saliscendi del porcospino sulle rampe della fabbrica, contribuendo ad un’esperienza assolutamente esilarante.

A patto che si sia riusciti ad attraversare Chemical Plant senza annegare in quel viscoso liquido violastro, si attraversa un radicale cambio di scenario: siamo nella Acquatic ruin zone (terzo quadro di Sonic 2)ed i toni si fanno suggestivi e misteriosi.

Non c’è veramente tregua per il povero porcospino: improvvisamente si ritrova ad essere la pallina da flipper in un gigantesco casinò. Casino Night Zone (quarto quadro di Sonic 2):

Si combattono fastidiosi animali che penzolano dal soffito di una strana ed oscura caverna, dove le lucciole sono la nostra unica fonte di luce. Mystic Cave Zone (sesto quadro di Sonic 2):

Un’altra chicca dal primo Sonic: il secondo quadro del gioco è Marble Zone, dove il nostro eroe si districa tra massi semoventi e piscine di lava che emettono pericolosi spruzzi. Il tutto al ritmo di questo brano:

Infine, non può assolutamente mancare la musica che accompagna i nostri scontri col cattivissimo e temibile Dottor Robotnik (il quale tiene prigionieri dei poveri animaletti, prontamente liberati da Sonic). Da Sonic 1, la musica della boss fight:

Vi consiglio vivamente di ascoltare per intero queste due colonne sonore: sono minuti di puro escapismo, anche per chi non ha mai giocato ai vecchi Sonic. Ci troverete suoni, arrangiamenti e persino strumenti che, ascoltati oggi, appaiono immediatamente come prodotti di un’altra epoca. Ma la musica, al contrario dei videogiochi, invecchia quasi sempre bene: ciò che nasce come una delizia per le orecchie, lo rimane per sempre. E queste musiche di Sonic, credetemi, sono deliziose.

Ho lasciato per ultimo il motivetto più celebre. Da Sonic 1, il tema che suona quando si ottiene l’invincibilità momentanea: invincibility theme.

SCHEDA TECNICA Autori

Masato Nakamura, ,

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Scheda Gioco

• Nome gioco: Sonic The Hedgehog
• Data d uscita: 23 Giugno 1991
• Piattaforme:
• Lingua doppiaggio: Inglese
• Lingua testi: Inglese

Di seguito le colonne sonore complete, nella descrizione dei video Youtube c’è il nome di ciascuna traccia con il link diretto per ascoltarla:

Sonic 1 (1991)

Sonic 2 (1992)