Con la next-gen che dal lato console procede in maniera claudicante, le speranze dei giocatori si sono spostate sull’evento che NVIDIA ha organizzato per presentare al mondo le schede grafiche della serie 3000 basate sulla nuova architettura con processo produttivo a 8 nanometri sviluppato da Samsung.
Due anni fa la società ha presentato al mondo il Ray-Tracing, una tecnologia capace di calcolare la rifrazione della luce su tutte le superfici in maniera realistica, ma soprattutto di elaborarla in tempo reale. Tutto questo era impossibile da realizzare a queste condizioni, ma grazie all’hardware dedicato presente per la prima volta nella serie RTX con architettura Turing, NVIDIA ha reso possibile questa “magia”. Pensate che prima dell’arrivo della serie RTX, per far girare una demo complessa con Ray-Tracing attivo in condizioni “decenti” erano necessarie 4 GPU V100 dal valore di svariate migliaia di euro.
È anche vero che questa tecnologia al suo debutto nel mercato consumer ha avuto qualche difficoltà; le richieste esose per gestire il Ray-Tracing ne hanno frenato la diffusione, chiedendo davvero troppi sacrifici in termine di risoluzione per poterne usufruire in maniera quantomeno accettabile. Non sono però mancate le sorprese, prendiamo in esempio Control, il gioco di Remedy oltre ad essere un piccolo capolavoro sul piano prettamente ludico, è a tutti gli effetti la Tech-demo per dimostrare cosa è possibile fare con il Ray-Tracing attivo durante il gioco. A tale scopo hanno contribuito anche se in maniera “meno importante” giochi come: Metro Exodus, Call Of Duty: Modern Warfare, Battlefield V, Shadow of The Tomb Riader e Minecraft.
Sempre durante l’esordio della serie RTX, NVIDIA presentò al mondo anche il “Deep Learning Super Sampling” comunemente conosciuto con l’acronimo DLSS, una tecnologia (nella prima versione) capace di generare attraverso una sorta di apprendimento apposito un’immagine a risoluzione più alta favorendone quindi il framerate. Questa tecnologia ha subìto un miglioramento con la versione 2.0, che riduceva ulteriormente la perdita di qualità durante il processo di adattamento ed eliminando totalmente la necessità di scaricare le istruzioni dedicate per ogni gioco che erano necessarie nella versione 1.0.
Ritornando al discorso delle nuove GPU presentate, NVIDIA ha svelato ben tre modelli: RTX 3070, RTX 3080 e la clamorosa RTX 3090, tutte le schede presentate hanno un nuovo connettore di alimentazione e sono equipaggiate con il nuovo sistema di raffreddamento a doppia ventola invertita, che garantisce un silenziosità fino a tre volte maggiore rispetto a quella della precedente generazione. Tutto ciò di pari passo con un aumento del 30% in termini di efficienza di raffreddamento (muovendo un flusso d’aria maggiore del 55% rispetto alla serie 2000), grazie alla netta riduzione in termini di dimensioni della PCB.
La RTX 3090 è un mostro di potenza, equipaggiata con: 24GB di Memoria GDDR6X, 10496 Cuda Core e un boost clock a 1.70GHz, arriverà negli store a partire dal 24 settembre ad un costo di 1549,00 euro, e qualora optaste per questa vi consigliamo di verificare lo spazio nel vostro case, visto che occuperà ben tre slot, ed è la più grande GPU mai realizzata per il mercato consumer. Per farvi un’idea della potenza bruta di questa scheda pensate che è capace di erogare 35,7 TFLOPS (la nuova Xbox Series X si ferma a 12 TFLOPS). Ovviamente questo è soltanto un numero, i fattori da considerare sono anche altri, ma già ci danno quantomeno un’idea approssimativa del lavoro svolto da NVIDIA.
La più equilibrata tra le proposte è di sicuro la RTX 3080 che porta con sé 10GB di Memoria GDDR6X, 8704 Cuda Core e un boost clock a 1.71Ghz, sarà la prima ad essere disponibile per l’acquisto a partire dal prossimo 14 settembre, al prezzo consigliato è di 719,00 euro. Questa GPU è capace di erogare 29,7 TFLOPS, Nvidia afferma che questa scheda abbia prestazioni all’incirca doppie rispetto alla precedente 2080 di cui è la diretta erede. La 3080 è stata analizzata in anteprima da digital foundry mostrando un incremento davvero notevole in gioco, fino all’80% rispetto alla 2080 anche in titoli senza Ray-Tracing come Borderlands 3 e Doom Eternal, confermando però più o meno lo stesso miglioramento in Control con Ray-Tracing Attivo.
La “entry-level” se così si può definire al momento è la RTX 3070, le specifiche parlano di: 8GB di Memoria GDDR6 (non X), 5888 Cuda Core e un boost clock a 1.73GHz. È ovviamente la più “economica” della serie, costerà 519,00 euro e sarà l’ultima a vedere la luce, in vendita a partire da ottobre. Le dichiarazioni di Nvidia per questo modello sono molto importanti, infatti pare che questa GPU sia capace di sprigionare 20 TFLOPS, risultando così più potente di una 2080ti, scheda che attualmente supera ancora i 1000,00 euro.
Non si escludono ulteriori modelli che potrebbero essere presentati in futuro come accaduto per la 2060 della precedente generazione, o ulteriori versioni sempre basate sulla nuova architettura Ampere a 7nm ma senza Ray-Tracing, abbattendo così i costi ma risultando comunque accattivanti per un mercato meno esigente.
Durante la presentazione si è parlato anche di software, in particolare di una suite dedicata ai content-creator, in particolare di NVIDIA Broadcast, un tool capace di ottimizzare audio e video provenienti dalla webcam, effettuare la soppressione dei rumori esterni, e anche generare un green screen senza averne fisicamente uno. NVIDIA si è detta anche interessata al mondo gaming più esigente e al mondo competitivo e con NVIDIA Reflex l’obiettivo è quello di ridurre al minimo la latenza nei giochi, in alcuni dei più recenti questa riduzione arriva fino al 50% e si potrà tenere sotto controllo l’input-lag con Latency Analizer, anch’esso nella suite di Reflex.
Insomma, NVIDIA ha messo un bel po’ di carne al fuoco durante questa presentazione e ha assestato un colpo deciso alla concorrenza diretta, che dovrà impegnarsi non poco per proporre un prodotto concorrenziale valido, sia per ciò che concerne la mera potenza di calcolo sia per la questione economica, visto che la serie 3000 è stata proposta a un prezzo molto interessante, più basso di quello immaginato dagli analisti e gli esperti del settore prima del reveal ufficiale.
Attendiamo la contromossa di AMD che sembra un po’ frenata in attesa della pubblicazione di PS5 e Xbox Series X (equipaggiate con la prima GPU AMD capace di sfruttare il Ray-Tracing). Per quanto ci riguarda, da giocatori, non dobbiamo fare altro che sperare in una risposta importante, così da avere una scelta sempre più ampia e una concorrenza stringente che può portare soltanto benefici.