La giornata di ieri all’E3 è stata, per certi versi, inaspettata: ad essere protagonista è stato il futuro, più che il presente.
Chi desiderava concretezza, nella forma di dettagli sostanziali e date di uscita certe, forse è rimasto parzialmente deluso. Tuttavia, vi sono stati degli annunci di tale portata che, nonostante rimandino ad un futuro più o meno lontano, risulta difficile rimanere impassibili ai facili entusiasmi.
La conferenza Microsoft, molto bella e ritmata, si è aperta con un teaser del nuovo Halo Infinite e, soprattutto, si è conclusa con un trailer di Cyberpunk 2077: il nuovo attesissimo RPG targato CD Projekt Red. Nel mezzo, molto tempo è stato dedicato a dettagliare una strategia di acquisizioni di sviluppatori first party (primo fra tutti Ninja Theory, studio responsabile per Hellblade) da parte di Microsoft. Nelle speranze del boss Xbox, Phil Spencer, questa nidiata di talenti creativi, riunita sotto l’ala della casa di Seattle, produrrà le tanto agognate esclusive, necessarie per recuperare terreno rispetto a Sony.
Anche la conferenza Bethesda, svoltasi in nottata in Italia, ha riservato sorprese proiettate nel futuro. Nei giorni che hanno preceduto la fiera losangelina, la casa di produzione con sede venti miglia fuori Washington DC aveva stupito tutti annunciando Fallout 76. In molti, me compresa, si sono interrogati sui motivi per cui Bethesda avesse deciso di sparare questa cartuccia, senza attendere le incomparabili luci della ribalta date dal palco dell’E3. Stamattina, col senno di poi, direi che le cose hanno un po’ più senso.
A distanza di sette anni dalla prima data di rilascio del precedente capitolo, Bethesda rispolvera la sua serie più illustre. Ebbene si, ieri notte Todd Howard ha annunciato che sono iniziati i lavori su The Elder Scrolls VI e lo ha fatto mostrando questo piccolo teaser:
Nella migliore tradizioni degli annunci inattesi, non vi sono stati ulteriori dettagli ad accompagnare il breve filmato. Tuttavia, due elementi mi sono sembrati interessanti e, in parte rivelatori: in primo luogo, la musica sembra un ri-arrangiamento del tema del Sangue di Drago di Skyrim(“Dragonborn theme” il titolo originale) e ciò lascia sperare che la colonna sonora sia ancora una volta affidata a Jeremy Soule, già responsabile delle melodie di Morrowind, Oblivion e Skyrim (delle musiche di quest’ultimo abbiamo parlato qui). In secondo luogo, l’ambientazione mostrata nel teaser sembra avere delle caratteristiche paesaggistiche simili ad alcune aree di Skyrim: considerando la mappa del mondo di Tamriel, ciò potrebbe suggerire che la regione scelta per il nuovo gioco sia una fra Hammerfell o, più probabilmente, High Rock.
Esaurite le speculazioni di rito, permettetemi di esprimere tutto il mio entusiasmo per quello che ritengo essere il franchise più significativo, per chi ama i giochi di ruolo. Come già discusso in questo articolo di Gameplay Cafe, i giochi Bethesda hanno saputo coniugare meglio di chiunque altro la fedeltà ai giochi di ruolo carta e penna con le esigenze di un gioco moderno. Fin dai tempi di Morrowind, titolo che ha riunito i giocatori PC a quelli di console (correva l’anno 2002, non dimentichiamolo), The Elder Scrolls è stato una vero e proprio benchmark, una pietra miliare ed un termine di paragone ineludibile per chiunque volesse cimentarsi in giochi a forte componente ruolistica.
E, anche a giudicare da questo E3, sono sempre di più gli sviluppatori che hanno compreso l’importanza di dare spazio al libero arbitrio del giocatore: il promettentissimo Anthem di Bioware è un RPG che vuole rimanere tale anche in ottica multiplayer, il nuovo interessantissimo Dying Light 2 è stato presentato con la premessa della presenza di fazioni con cui confrontarsi, Cyberpunk, ovviamente, deve mantenere alta la reputazione di CD Projekt RED. Insomma, come ha detto Phil Spencer, sono tempi tumultuosi dal punto di vista creativo per il mondo dei videogiochi, e ne siamo ben contenti.
Per vedere il nuovo The Elder Scrolls VI dobbiamo attendere la prossima generazione di console:ci vorranno anni, probabilmente. Tuttavia, adesso sappiamo che, dopo tante riedizioni e dopo tanti capitoli online, si torna a Tamriel. Per davvero, questa volta.
Ci sono 1 commenti