Just Cause è da sempre sinonimo di una formula ben determinata, poco stravolta nel tempo ma a suo modo unica nell’industry: gameplay sopra le righe e tamarro, narrazione stereotipata e una gestione della fisica volutamente caricaturale sono solo alcuni degli aspetti per cui la serie di Avalanche Studios è stata da molti apprezzata, al netto di un terzo capitolo messo alla berlina per una certa sterilità di fondo.
Proprio a seguito della debacle, in pochi si sarebbero aspettati un ritorno così immediato delle avventure di Rico Rodriguez, per di più ora che il team svedese si trova alle prese con altri due progetti, Rage 2 e Generation Zero. Purtroppo anche in questo caso un leak dallo store di Steam ha rovinato la sorpresa di Just Cause 4 prima del tempo, presentato ufficialmente solo alla conferenza Microsoft. In questi ultimi giorni abbiamo appreso diversi dettagli sulla nuova iterazione della saga e non vediamo l’ora di condividerli con voi!
Una volta terminati i nostri affari sull’isola di Medici in Just Cause 3, Rico verrà chiamato per una nuova missione su Solis, un’isola del Sudamerica minacciata dalla milizia della Black Hand e da Gabriella, la sua leader. Per ora non ci è dato sapere oltre riguardo la narrazione (ci aspettiamo comunque una scrittura mediocre come nelle precedenti iterazioni), ci consoliamo dunque con la grandissima quantità di informazioni date riguardo all’ambiente di gioco.
Mossa dal notevole Apex Engine, Solis sarà divisa in quattro biomi, uno radicalmente differente dall’altro, e si estenderà per una superficie di circa cento chilometri quadrati, caratterizzata da una commistione di zone rurali (templi Inca per esempio) e oasi civilizzate.
La grande aggiunta di questo capitolo sembra essere tuttavia l’aggiunta di fenomeni metereologici estremi, featureche promette di mettere ulteriormente alla prova il celebre motore fisico del franchise. Ecco quindi l’incombere di tornadi, fulmini, tempeste di sabbia e di ghiaccio, ognuna con un sorprendente livello di interazione con gli elementi dello scenario, destinato ad essere continuamente devastato. Per quanto mi riguarda, non vedo l’ora di entrare in un tornado a bordo di un corazzato, non so voi; Sharknado spostati.
E’ ancora presto ovviamente per parlare di versante tecnico, dai trailer di gameplay che abbiamo avuto modo di vedere l’impatto grafico in ogni caso risulta essere piuttosto soddisfacente, con un’ottima profondità di campo e particellari (essenziali nell’esplosioni) estremamente dettagliati. La fisica come già detto è il cardine dell’esperienza ed occorre venga ripulita da ogni fastidioso glitch che attanagliava il terzo episodio.
Avalanche non si è certo limitata a qualche miglioramento sull’engine, ma ha cercato di concentrarsi per lo più su diversi aggiustamenti alla singhiozzante ricetta della sfortunata terza iterazione, andando a ritoccare l’utilizzo del rampino, il numero di veicoli, la tipologia dei nemici e la gestione delle aree occupate.
Partendo proprio dal rampino, in Just Cause 4 avremo un numero ancora maggiore di thread(collegamenti) da agganciare e tutto un set di moduli con cui personalizzare l’iconico gadget. Ciascuno di questi permetterà una singola funzione extra con cui alimentare la nostra malata creatività. Ad oggi sono stati mostrati dei palloni airlifter per sollevare qualsiasi cosa e dei razzi propulsori, in attesa che ne vengano rivelati molti altri.
Ad assistere queste derive creative ci pensa anche la quantità di veicoli presenti, acquatici, aerei o terrestri. Tra i già confermati figurano gru magnetiche e con palle demolitrici, macchine corazzate, jet sky e (non sapevo nemmeno esistessero!) microjet.
Al di là della mera quantità, interessante appare persino l’insieme dei nemici, nei titoli precedenti poco più che carne da macello, animati questa volta da un’intelligenza artificiale che dovrebbe (attenzione a questo condizionale) dare maggior filo da torcere al giocatore. Dai filmati abbiamo visto poi un paio delle numerose specializzazioni inedite, un soldato in grado di mimetizzarsi e un corazzato provvisto di arma a raggi, nella speranza che queste possano riuscire nell’impresa di dare dinamismo ai monotoni scontri.
Possiede invece il potenziale di cambiare le carte in tavola il nuovo sistema di progressione della mappa di gioco. Non più aree conquistate liberando avamposti, ora il tutto si basa su una linea di fronte tra le due fazioni. Ci sarà quindi costantemente una zona di guerriglia dove poter alimentare il proprio esercito con le risorse ottenute dai vari accampamenti liberati.
In definitiva, Just Cause 4 promette molto bene e non manca tra l’altro molto alla sua uscita, prevista per il 4 dicembre di questo anno. Preparatevi per un Natale tropicale!