Annunciato un po’ in sordina durante l’ultimo mini direct, Clubhouse Games: 51 Worldwide Classics ha dato in un primissimo momento l’impressione di essere un semplice riempitivo della stagione estiva di Nintendo Switch. Man mano che ci si avvicina all’uscita, però, Nintendo ha approfondito l’offerta contenuta nel pacchetto attraverso i propri canali delineando una situazione ben diversa per contenuti e modalità proposti. Dalle nostre primissime ore di gioco, non possiamo far altro che confermare queste impressioni positive e prendere atto che, forse, questa raccolta di minigiochi potrebbe riservare più di qualche sorpresa.
Nel momento in cui scriviamo quest’anteprima, è stato possibile provare una manciata di giochi all’interno della collezione (all’incirca una quindicina) e di sperimentare le diverse modalità presenti.
La cosa che più stupisce una volta avviato il titolo è l’estrema cura riposta nel confezionare il prodotto.
Non ci troveremo davanti ad una classica raccolta di minigiochi tra i più disparati; sarà piuttosto una struttura ludica ben definita ad accompagnarci fin dall’inizio. Le prime battute sono accompagnate da una timida creazione di un avatar in cui inserire alcune informazioni “fondamentali” (ad esempio, il proprio piatto preferito). Una volta creato l’avatar si viene catapultati in un mappamondo dove alcuni NPC ci presentano i minigiochi raggruppati per tematica. Selezionato la prima tematica e scelto il primo minigioco, parte una scena animata (con tanto di doppiaggio in italiano!) che cerca di introdurci il gioco mostrandocene le peculiarità più interessanti, senza però essere esaustiva con il regolamento. Una volta finito il tutorial sarà possibile accedere ad un manuale di gioco che spiega in pochissimi passi le regole e catapultarci in uno scontro a tu per tu con la CPU (selezionabile in ben 4 livelli di difficoltà).
La sorpresa nell’affrontare il primo minigioco, uno strategico di origini africane, deriva soprattutto dalla cura riposta nella riproduzione dell’esperienza: dalla plancia di gioco al rumble HD dei joycon, tutto restituisce un feeling realistico quasi come fossimo a diretto contatto con una CPU immaginaria. I piccoli gesti effettuati dalla mano informatica che gestisce i turni di gioco sono estremamente naturali, così come i suoni riprodotti. La partita scivola via veloce; ne iniziamo subito un’altra (nel mezzo, una piccola sorpresina che non sveleremo ora, ma in fase di recensione) a difficoltà difficile. La portiamo a casa, ma accanto a me c’è chi scalpita per poter provare i mini giochi in PVP. E allora non c’è tempo per approfondire il livello di sfida della CPU (lo faremo senz’altro nella recensione finale), ma è giunta l’ora di impegnarci seriamente nell’uno contro uno.
Questa raccolta propone, come avrete intuito dal titolo, ben cinquantuno minigiochi con una grande varietà di genere.
Da strategici di varia natura a giochi di carte, passando per sportivi leggeri (mi perdoneranno gli appassionati di freccette se ho definito questa attività uno sport leggero), i mini giochi scorrono via rapidi e si nota una cura maniacale riposta nella riproduzione di ogni arena da gioco. La sessione in compagnia scorre via leggera tra fasi di scoperta verso giochi a noi sconosciuti e ricordi di infanzia con sfide a Forza 4 e Memory.
Con il tempo a disposizione è stato anche possibile provare una breve sessione online. Ci riserviamo di esprimere un giudizio in fase di recensione, ma al momento l’esperienza multigiocatore ci è sembrata piuttosto completa. La nuova esclusiva Nintendo, in uscita alle porte dell’estate, in queste prime battute ci ha convinto e ci ha stimolato nel voler approfondire ogni singolo minigioco per testare a fondo le diverse possibilità che il titolo offre (anche in termini di comandi). Non vediamo l’ora di ributtarci nella mischia e raccontarvi, tra qualche giorno, ogni singolo dettaglio di quella che si annuncia essere l’ennesima sorpresa del catalogo di Nintendo Switch.