Uno dei pochi progetti a cui Valve si è dedicata negli ultimi anni è Artifact, un gioco di carte virtuali ambientato nell’universo di Dota 2. Progettato dal creatore di Magic: The Gathering Richard Garfield e lanciato per la prima volta nel 2018, Artifact debuttò con buoni risultati di vendita. In breve tempo, però, il numero di giocatori si ridusse drasticamente. La conseguenza finale di questa parabola discendente è la decisione di interrompere lo sviluppo del gioco e di renderlo free-to-play. Non ci saranno più aggiornamenti nè per Artifact Classic né per Artifact 2.0 (ora Artifact Foundry) e tutti potranno utilizzarli gratuitamente.
Da oggi, dunque, in Artifact Classic tutti i giocatori ottengono le carte gratuitamente e non sarà più possibile acquistare pacchetti. Le carte esistenti acquistate dai giocatori sono state convertite in versioni Collector’s Edition, che resteranno vendibili. Gli utenti che hanno acquistato il gioco guadagneranno ancora pacchetti di carte Collector’s Edition per aver giocato, a differenza dei giocatori che avranno ottenuto il gioco gratuitamente. In Artifact Foundry i giocatori ottengono l’accesso alle carte giocando e nessuna carta o pacchetto sarà in vendita. Inoltre le carte di Artifact Foundry non sono vendibili e tutte le immagini finali delle carte che erano presenti nella pipeline sono ora nel gioco.
L’integrazione con Steam per comprare e vendere carte è stata rimossa, ma le carte acquistate in Artifact Classic possono ancora essere vendute. Valve ribadisce comunque che i giochi resteranno giocabili, gratis ma senza ulteriori aggiornamenti. Ciò rende Artifact Foundry, in particolare, un prodotto incompleto, che ha un gameplay di base ma che manca di rifinitura.