Questa settimana tutta l’attenzione è stata catalizzata sull’atteso Borderlands  3. Dopo il trailer di gameplay ufficiale e alcune informazioni relative alla durata del gioco, nuovi dettagli sono stati rivelati direttamente dal publisher. In particolar modo 2K Games, è intervenuta per fare chiarezza circa quanto detto dal CEO di Gearbox, Randy Pitchford, il quale ha dichiarato, attraverso una serie di tweet, che tutti gli oggetti di natura estetica sarebbero stati gratuiti e che nessun DLC a pagamento, salvo l’interessamento della community, è previsto dopo il lancio del gioco.

Per questo motivo, la natura effettiva delle microtransazioni in Borderlands 3 è diventata un po’ meno chiara e ha richiesto l’intervento di 2K. In particolar modo, in una nota rilasciata a Game Informer, un rappresentante di 2K Games ha dichiarato quanto segue:

“I giocatori avranno la possibilità di acquistare alcuni articoli estetici come personaggi, veicoli e skin per le armi, ma nessuno di questi acquisti sarà considerato come un pay-to-win o avrà un impatto sul gameplay.”

Quindi, si, le microtransazioni saranno presenti in Borderlands 3 indipendentemente se Pitchford è d’accordo oppure no. Ciò non vuol dire che sarà una cosa negativa. Le microtransazioni non sono mai state intrinsecamente una cosa così malvagia nei videogiochi, a meno che in qualche modo non finiscano per influenzare l’esperienza di gioco stessa. Il motivo per cui Star Wars Battlefront II ha rappresentato un punto di rottura per le microtransazioni nei videogiochi era perché il modo in cui inizialmente venivano pianificati per essere implementati avrebbe direttamente influenzato l’esperienza del comparto multiplayer. Qui in Borderlands 3, si ha invece la possibilità di acquistare nuove skin personaggio, pistole o veicoli che non influiscono in nessun modo sul divertimento.

Ricordiamo che Borderlands 3 sarà pubblicato il 13 settembre su PS4, Xbox One e PC tramite Epic Games Store.