Nelle ultime settimane il nome Call of Duty è stato usato più in riferimento a questioni giudiziarie che per indicare uno dei capitoli del franchise, anzi magari proprio l’imminente Modern Warfare 2 la cui open beta si sta tenendo su PlayStation in questi giorni. Il motivo, come tutti sanno, è la diatriba tra Sony, preoccupata della possibilità che lo sparatutto diventi esclusiva Xbox, e Microsoft, che continua a rassicurare i concorrenti che il gioco resterà multipiattaforma… almeno per un certo tempo. In questa situazione di (presunta) incertezza sul futuro della serie sembra che a gongolare sia il diretto concorrente, quel Battlefield che, specialmente nell’ultima iterazione, ha perso un’infinità di terreno rispetto a Call of Duty.
Stando alle parole del CEO di EA Andrew Wilson, infatti, la situazione anomala di cui è protagonista Call of Duty e la possibilità, più o meno remota, che esso diventi esclusiva Xbox apre grandi opportunità per Battlefield. In un mondo nel quale potrebbero sorgere interrogativi sul futuro di Call of Duty e sulle piattaforme su cui potremo o non potremo trovarlo, ha detto Wilson, penso che essere senza una piattaforma esclusiva e completamente cross-platform come Battlefield sia un’enorme opportunità.
Verrebbe da rispondere che, esclusiva o meno, se il prossimo Battlefield non avrà una qualità intrinseca e una cura nella realizzazione tale da convincere l’utenza, anche le disgrazie altrui saranno di poco aiuto. Ma se al momento EA si accontenta di aspettare le debacle altrui anziché spingere personalmente sull’acceleratore, chi siamo noi per giudicare?