La presenza di giochi dalle precedenti generazioni di Xbox sul Game Pass rappresenta un vantaggio per i circa venti milioni di iscritti nel mondo, ma anche per Xbox stessa e per gli sviluppatori. Sembra infatti che la possibilità di tenere traccia di quanto i giochi più datati siano apprezzati dall’utenza permetta di raccogliere informazioni utili per incentivare la nascita di remake, reboot o sequel. A confermarlo è stato ancora una volta Phil Spencer, che negli ultimi giorni sta parlando a briglia sciolta.
“Prendete Prey, che credo sia un gioco meraviglioso che molte persone si sono lasciate scappare. Vedere più gente giocare a titoli come Prey, o Dishonored, o tornare a esperienze come Fable permette a noi di in quanto azienda creativa di osservare quel che interessa alla gente e ci fornisce dati per pensare a cosa dovremmo riprendere e sviluppare con nuove idee e nuovi team che vogliano dedicarvisi. Perciò sì, il Game Pass è stato una grande fonte. È stato straordinario quando Bethesda ci è entrata e noi abbiamo potuto inserire molti ‘vecchi nuovi’ giochi e riprendere l’eredità di alcune IP.”
Sembra insomma che il ritorno di Fable non sia destinato a restare isolato e che le abitudini di gioco “retro” degli utenti Game Pass possano ottenere risultati più concreti delle varie petizioni che di tanto in tanto nascono in rete.