L’impegno di Sony verso il mondo dei giochi live-service non accenna a diminuire. Dopo le dichiarazioni relative ad almeno dieci giochi del genere in sviluppo, dopo l’acquisizione di Bungie e dopo i grandi investimenti nei progetti di Epic Games, ora si scopre che PlayStation ha messo un bel po’ di denario anche nella compagnia AccelByte. Per chi non la conoscesse, si tratta di una startup che crea strumenti backend utili proprio per lo sviluppo e la gestione di giochi live-service, come sistemi di analisi, meccanismi di monetizzazione in-game e altre caratteristiche da adattare a questa o quella esigenza di uno sviluppatore.
Sony è una di tre aziende che credono in AccelByte. I suoi sessanta milioni di dollari di investimento si aggiungono a quelli di Galaxy Interactive e NetEase e dimostrano quanto PlayStation sia orientata verso un certo tipo di futuro videoludico. Un futuro dal quale evidentemente si ritiene di poter recuperare ampiamente le cifre messe in campo, anche se non è ancora ben chiaro quanta parte dell’utenza storica PlayStation sia favorevole a questo tipo di deriva e, soprattutto, se il nuovo corso live-service si trasformerà in un danno per le grandi esperienze single-player che hanno reso famosa PlayStation.