È un vero e proprio fulmine quello che si è abbattuto oggi sulle sale LAN, sugli eSport-bar e su quelli che vengono genericamente definiti “parchi di intrattenimento digitale”. Tutto nasce da un esposto di tale Sergio Vittorio Milesi e della sua LED srl, società che si occupa della gestione di apparecchi a moneta che consentono vincite in denaro e di bowling, sale giochi, sale biliardo, nonché di apparecchi che non consentono vincite in denaro (ma questa attività è secondaria). Secondo quanto denunciato da Milesi, i locali che consentono l’accesso a PC e console con videogiochi normalmente destinati alla vendita per consumo domestico sarebbero escluse dai controlli che i dispositivi gestiti dalla sua società devono superare.
La conseguenza di questo esposto è che oggi molte sale LAN sono state forzate a interrompere la loro attività. A segnalarlo pubblicamente, dando eco alla notizia, è stato l’eSport Palace di Bergamo. Un video caricato su TikTok mostra come PC e console abbiano i sigilli dell’Agenzia in modo da non poter essere più utilizzati, almeno non finché il vuoto normativo che riguarda questo tipo di attività verrà colmato. Ma siamo in Italia, il che presuppone che le tempistiche potrebbero costringere molte attività a chiudere. Il video paventa anche la possibilità di estendere il provvedimento a fiere di settore come la Milan Games Week o addirittura ai negozi di elettronica, ma si tratta ovviamente di una forzatura.
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