Silent Hill 2 e Resident Evil 4 Remake sono due titoli di grande spessore annunciati di recente, uno dopo’altro. L’attesa era alle stelle e l’atmosfera era tesa come non mai, dato che stiamo parlando di due classici di epoche passate, epoche gloriose dove il videogioco in Italia era ancora di nicchia, dove l’horror trasmutava le nostre più grandi paure per poi vomitarle sullo schermo, sempre in senso metaforico intendiamoci.
Con il Silent Hill: Transmission e RE: Showcase le rispettive Konami e Capcom hanno sganciato delle bombe interessanti, insieme ad alcuni trailer e anche dei gameplay (come nel caso di RE: 4 Remale ndr) interessanti, che mantengono lo stesso cuore e la stessa anima delle opere originali, “scavando un varco” di fattura elevata e moderna in un calco complesso da riportare a schermo, specie se consideriamo il valore simbolico e videoludico che questi ultimi hanno trasmesso agli appassionati durante gli ultimi anni.
Cinematografico e inquietante il trailer d’annuncio di SH 2 Remake è stato una vera e propria gioia per gli occhi, visto che il tutto è stata ovviamente rielaborato e adattato per i tempi moderni, regalando un’esperienza visiva molto interessante. Tra i pareri del momento non troviamo particolari critiche al tutto, ma evidentemente essendo un trailer fatto “ad arte” senza nessun gameplay c’è ben poco da dire, visto la sua indubbia qualità.
Lo stesso è stato fatto con RE 4, ma allo stesso tempo Capcom ha pubblicato un gameplay di 5 minuti molto interessante e intrigante, che a quanto pare tiene fede alla rivoluzione fatta con la telecamera all’epoca della versione originale, ricalcando anche quanto fatto con i remake del secondo e terzo capitolo.
Di certo rivivere certe esperienze è davvero toccante in un certo senso, visto che parliamo di storie vissute “ardentemente” da parte di milioni di giocatori e ritrovarsi nuovamente in un’avventura in cui hanno lasciato il cuore di certo fa il suo effetto. Siamo sempre umani, e spesso possiamo emozionarci anche con poco.
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