Di Love, Death + Robots – la serie antologica “offerta” da Netflix lo scorso quindici marzo – se n’è parlato già dappertutto e anche su queste pagine abbiamo detto la nostra con l’articolo di Stefano Calzati (potete recuperarlo qui). C’era bisogno di tornare sull’argomento con una galleria di immagini dedicata? Forse sì, forse no… resta il fatto che nei tanti articoli letti a riguardo manca sempre un affondo sulla capacità dei migliori registi di cortometraggi di coinvolgere lo spettatore avendo a disposizione pochi risicati minuti. Bisogna introdurlo al contesto, farlo immedesimare nei protagonisti, raggiungere il climax senza cincischiare in particolari secondari e chiudere alla svelta. In questo lasso di tempo, come ha insegnato Giancarlo Giannini nei “suoi” Racconti Neri, lo scopo dell’artista è anche quello di lasciare un segno in chi lo sta guardando pur ammettendo che la narrazione possa non essere poi così originale o innovativa.
l’artista deve lasciare un segno anche se la narrazione non è originale
In quest’ottica – guardandolo nel suo complesso – la mia opinione è che se da un lato Love, Death + Robots non offre nulla di così rivoluzionario da farci gridare al miracolo, dall’altro regala un giro indimenticabile sulle montagne russe di stili, colori, fotografie, temi e trame tanto diversi tra loro da caderne vittime e volerne ancora, quasi fosse una droga. Vi lascio quindi alle immagini di ciascun episodio con l’aggiunta di un voto in 5/5 giusto per ribadire la soggettività con cui ve le propongo:
01: Sonnie’s Edge (4/5);
02: Three robots (2/5);
03: The witness (3/5);
04: Suits (4/5);
05: Sucker of Souls (1/5);
06: When the yogurt took over (4/5);
07: Beyond the Aquila Rift (3/5);
08: Good hunting (3/5);
09: The dump (4/5);
10: Shape-shifters (2/5);
11: Helping hand (3/5);
12: Fish night (4/5);
13: Lucky 13 (2/5)
14: Zima blue (3/5)
15: Blindspot (2/5)
16: Ice age (2/5)
17: Alternate histories (3/5)
18: The secret war (5/5, la mia preferita)
Chiudo ricordandovi che su Netflix potete trovare dettagli, trailer espliciti VM18, immagini e riassunti… quindi fate i bravi e recuperateli appena possibile, se ne siete ancora digiuni.
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Sono arrivato a vederne metà.
Finora, tranne per qualche corto meno ispirato, li ho trovati tutti di una qualità pazzesca.
Serie molto interessante e al top per quanto riguarda la fruibilità, secondo le mie esigenze. Molto caratteristici anche gli screen di Robe, specie quelli dove si scopa 😀
XD
Boh, io l’ho trovato abbastanza mediocre. Ne ho visti 3 o 4, e l’ho abbandonato. Non comunica niente, è un concentrato di tecnica (realizzata benissimo), ma in fondo vuoto
Serie visivamente stupenda, con delle chicche di sceneggiatura, alcune invece sottotono rispetto al resto.