Ecco finalmente su Gameplay Café la recensione di Ape Out: titolo realizzato da Gabe Cuzzillo ed uscito ormai un anno fa su Nintendo Switch e PC. Devolver Digital ha una grande passione per i videogiochi con carattere, personalità e una positiva presunzione nel fare solo ed esattamente ciò che dovrebbe essere nel loro DNA: divertire e sorprendere. Ape Out è tutto questo: un progetto bizzarro e innovativo, semplice ma articolato, in cui musica jazz, fughe da strani laboratori ed uno stile artistico esplosivo si mescolano per regalare ai giocatori una delle migliori perle passate quasi inosservate nello scorso 2019.
Ape Out non offre praticamente nessuna narrativa: il giocatore impersona una scimmia che deve scappare. Pochi fronzoli ed una modalità di comunicazione diretta con tipografie stampate sullo schermo indicano al giocatore i semplici comandi e la generale direzione di ogni livello, dopodiché si passa all’azione. Controllabile su Nintendo Switch utilizzando solo analogici e grilletti, il gorilla protagonista si muove nei livelli, generati proceduralmente, difendendosi dagli attacchi di soldati nemici che gli ostacolano la fuga e che finiscono uno dopo l’altro lanciati inesorabilmente contro il muro, addosso ad altri pezzi dello scenario oppure usati come scudi contro altri malcapitati colleghi. La semplicità del sistema di controllo non deve però ingannare: specialmente nei livelli finali, Ape Out sa essere un titolo ostico con ondate di nemici aggressivi e frequenti. Una giusta combinazione di velocità e lucidità nell’azione è ciò che serve per superare la trentina di livelli a disposizione. Il gameplay è semplice, soddisfacente ed immediato e forse avrebbe meritato un approfondimento superiore alle circa tre ore totali di gioco che Ape Out offre.
Tra i protagonisti di Ape Out c’è l’aspetto sonoro. L’intero titolo è accompagnato da una colonna sonora jazz composta da Matt Boch con suoni che si inanellano proceduralmente sulla base delle azioni del giocatore. Il risultato è un coinvolgente ritmo di percussioni poderose, caotiche e quasi assordanti nella loro composizione che accompagna il gameplay in maniera favolosa. La sensazione di forza scimmiesca, la pesantezza dei colpi ai nemici con i loro spaventati schiamazzi sono elementi che il sound design incastra alla perfezione con la risposta ai comandi delle meccaniche di gioco. L’intero gioco sposa la tematica del jazz a cui sono dedicati anche i nomi dei livelli e la loro organizzazione in dischi.
La musica jazz che tanto dona all’intero titolo è foriera anche di grande ispirazione per il suo stile artistico. Ape Out è visivamente costruito come fosse un poster in movimento di un concerto jazz in pieno stile art déco. Volendo nominare un autore dal quale probabilmente Cuzzillo ha preso ispirazione possiamo citare Saul Bass, storico graphic designer autore nel 1958 del poster per Vertigo di Alfred Hitchcock. Dalla prospettiva dall’alto che segue il gorilla negli scenari alle luci ed ombre nette che si stagliano nei livelli, la composizione è dettata da sole tinte piatte arricchite da texture sporche ed animate che creano un effetto vinile super imposto all’intera scena. La tipografia in movimento che spesso appare negli scenari è un tocco di classe di rara bellezza in campo videoludico, insieme alla bellissima schermata DEAD che riassume i movimenti fatti nello scenario. Insomma, inutile continuare a tessere lodi: Ape Out è un capolavoro dal punto di vista artistico, e lo testimonia anche il suo secondo posto nella nostra classifica delle migliori direzioni artistiche del 2019.
Ho giocato ad Ape Out su Nintendo Switch con una copia digitale acquistata personalmente. Il gioco è disponibile anche su PC.
Struttura
Collezionabili e Extra
Scheda Gioco
Ape Out è un titolo che sa generare sorpresa, eccitazione e reale senso di potenza mentre si percorrono i suoi livelli con un gorilla inferocito che tenta di scappare. Lo stile artistico e l’accompagnamento sonoro sono gli elementi chiave che impreziosiscono un impianto di gameplay semplice ma ben calibrato che pecca solo di un pizzico di varietà e longevità in più. Gabe Cuzzillo ha sfornato una vera perla: se non lo avete giocato un anno fa, recuperatelo ora.
Lo stile artistico è senza precedenti e anche dal punto di vista tecnologico il gioco gira fluidamente su Nintendo Switch.
Uno spettacolo di percussioni jazz e ritmi incalzanti accompagna ogni livello con una perfetta sintonia tra gameplay e risposta sonora. Non è presente alcun doppiaggio.
Solido, immediato e divertente, il gameplay di Ape Out sa divertire pur senza particolari innovazioni o approfondimenti.