Nonostante il periodo di pandemia, il motorsport virtuale sta attraversando un momento splendente, viziato dall’aumento vertiginoso di giocatori e da un parco titoli di grande qualità. Se da una parte il 2020 è stato un anno particolarmente difficile anche per gli sviluppatori, dall’altra abbiamo assistito a un forte fenomeno di espansione dettato anche dal coinvolgimento dei piloti nelle competizioni online. Per quanto riguarda la disciplina regina su due ruote abbiamo assistito più volte ad alcuni eventi che hanno visto i piloti reali impugnare un pad e scontrarsi con i propri alter ego virtuali.
Questo tipo di eventi hanno permesso al grande pubblico di venire a contatto con un videogame che ormai da qualche anno propone una formula convincente, con qualche difetto che viene attenuato nel tempo.
MotoGP 21 arriva sul mercato carico di grandi aspettative e con tante novità sul groppone, la più importante data sicuramente dall’uscita del titolo su console di nuova generazione, oltre che l’implementazione di alcune feature che ne completano l’offerta. Su PlayStation 5 MotoGP 21 si comporta molto bene sotto il profilo delle prestazioni, con caricamenti quasi nulli e un framerate sempre incollato 60fps, salvo leggerissime sbavature in fasi molto concitate della gara.
I modelli delle moto godono della miglior realizzazione mai prodotta dallo sviluppatore, con un’attenzione sempre maniacale su ogni particolare, sia per le componenti estetiche che meccaniche. Ci saremmo aspettati un po’ di più dal comparto visivo che concerne gli elementi a bordo pista, se da una parte alcuni elementi come gli effetti della pioggia sul tracciato e sui cordoli, per alcuni altri elementi poteva essere fatto di più, tuttavia alcune tappe del calendario come Spielberg ci hanno convinto di più, con una vegetazione rigogliosa a fare da sfondo ai lunghi rettilinei e strutture ben realizzate a ridosso del rettilineo principale.
Sotto il punto di vista del gameplay, Milestone ha le idee chiare: il modello di guida è simulativo e (quasi) senza compromessi; ogni curva è un’insidia da dover gestire con minuzia, cercando di dosare acceleratore e freno per domare le sfuriate della moto in ingresso e in uscita di curva. Seppur siano presenti svariate opzioni per gli aiuti alla guida, la sensazione è quella di trovarsi comunque a gestire molte delle dinamiche che un vero pilota deve affrontare, obbligando i giocatori meno esperti a imparare quantomeno le basi per la gestione della moto.
A questo proposito lo sviluppatore viene incontro ai giocatori proponendo una serie di tutorial da mettere in pratica in pista per familiarizzare con tutti gli aspetti principali: dalla gestione gomme a quelle dei freni, passando anche per le varie modalità di elettronica e controllo stabilità. Una volta imparato a gestire i vari bolidi il risultato è di appagamento assoluto, ogni curva diventa un lavoro precisione, tramite ogni regolazione attuabile sulla moto ogni giro è un occasione per ottimizzare i tempi, ma attenzione: il pericolo caduta è dietro l’angolo.
Nonostante le numerose sfide derivanti dalla pandemia in corso, Milestone non si è risparmiata introducendo interessanti novità a corredo di un gameplay sempre più profondo e stratificato, oltre che alcune chicche alla modalità carriera. Partendo dall’esperienza in pista, l’aggiunta più importante è data dall’introduzione della gestione dei freni, adesso personalizzabili durante l’impostazione dell’assetto della moto, inserendo un elemento cruciale per gestire il perfetto passo gara e aggiungendo un importante tassello simulativo a chi di simracing ne mastica a iosa.
Con questa introduzione riusciremo ad adattare al meglio la capacità di frenata alle nostre attitudini di guida, scegliendo di optare per una forza frenante maggiore per stili di guida più aggressivi o viceversa, di scegliere minor forza frenante per velocità di percorrenza in curva più elevate. Non è tutto però, oltre al vostro stile di guida dovrete badare alle temperature, che saranno determinanti per mantenere il passo gara che vi porterà alla vittoria. Oltre la temperatura dei freni sono presenti anche diversi altri parametri che il giocatore dovrà gestire, come la quantità di potenza da utilizzare sulla moto, cosa che inciderà pesantemente sull’utilizzo di carburante nella gara e che dovrà essere ottimizzato per non rimanere a secco durante gli ultimi giri (ci è successo!).
La grande offerta del pacchetto è chiaramente rappresentata dalla modalità carriera, che quest’anno si propone più in forma che mai con una profondità mai vista prima. Una volta scelta la modalità, MotoGP 21 ci mette davanti al bivio tra la creazione di una nuova scuderia o l’approccio ad una già esistente, permettendoci di impersonare un pilota reale per segnarne le gesta. Le prime novità arrivano dal sempre presente editor che diventa di anno in anno più ampio, avremo la possibilità infatti di scegliere e personalizzare con minuzia sia il pilota che ogni aspetto riguardante il nostro team: dalla livrea con combinazione dei colori e posizione degli sponsor, all’equipaggiamento del pilota come tuta, casco, guanti e stivali; gli utenti più smaliziati con la creazione di livree avranno di che gioire.
Una volta creata la nostra squadra dei sogni toccherà farla arrivare ai vertici delle classifiche, per farlo il gioco mette in scena una piccola componente manageriale che mette il giocatore nelle vesti di team principal, imponendogli di scegliere tutto lo staff tecnico che avrà il compito di migliorare la moto nel corso del campionato. Ogni componente avrà un ruolo cruciale nel miglioramento del nostro bolide: i meccanici, ad esempio, avranno delle competenze specifiche per ogni area di sviluppo della moto, che sono identificate dal grado di expertise del singolo aspetto. Niente è lasciato al caso però, a parte lo staff tecnico, il pilota dovrà scegliere anche un manager valido, in grado di strappare una vantaggiosa offerta economica dal team che lo ospita, cosi da gestire al meglio le finanze. Anche in questo caso avremo la possibilità di scegliere via via dei manager sempre più esperti nei vari campi e che, ovviamente, richiederanno un investimento più importante dal punto di vista economico.
Da qualche anno Milestone ci ha abituati a un clima in pista degno dei migliori avversari, il tutto gestito da un’intelligenza artificiale neurale chiamata A.N.N.A. che anche in questa edizione si evolve e porta su un livello ancora più alto il grado di immersività dei duelli con gli avversari. Rispetto alla precedente iterazione del titolo, si ha la percezione di vivere dei momenti di gara più coerenti con la controparte reale dei piloti, anche se qualche sbavatura è ancora presente. Abbiamo soltanto degli sporadici incidenti in cui molte moto del gruppo venivano coinvolte, come se l’IA non riuscisse a reagire in tempo, quando in realtà sarebbe stato possibile. A parte questo, abbiamo notato un leggero sbilanciamento dei tempi di percorrenza degli avversari su alcuni circuiti, dove anche a basse difficoltà è molto difficile mantenere il ritmo, altre volte invece sui rettilinei sembra di avere una velocità molto maggiore rispetto i piloti avversari.
Abbiamo giocato la versione PS5 di MotoGP 21 grazie a un codice dello svillupatore senza riscontrare particolari problemi tecnici, con un framerate incollato a 60fps tranne piccolissime sbavature nei momenti più concitati sul bagnato.
DurataIl comparto visivo è di tutto rispetto con un framerate sempre stabile sui 60fps. Ci aspettiamo qualcosa di più sui dettagli a bordo pista nei capitoli futuri.
Il rombo dei motori ed il sound design in generale è davvero straordinario, ogni rombo restituisce un feedback unico, da apprezzare ancora di più con le cuffie.
Il gameplay di stampo simulativo è curato nei minimi particolari. Accessibile con diversi aiuti alla guida ai meno esperti del genere.
Ci sono 1 commenti