Con l’ultimo aggiornamento di Gwent, il gioco di carte free-to-play in Open Beta di CD PROJEKT RED, è stata introdotta la modalità Arena. Come in altri CCG virtuali, questo nuovo modo di giocare vi permette di scontrarvi contro altri giocatori creando un mazzo da una selezione casuale di carte. L’obiettivo è quello di raggiungere nove vittorie per ottenere più ricompense possibili. Ma un tale risultato non è facile da ottenere, specialmente se si hanno solo tre vite da utilizzare e gli avversari sono piuttosto temibili.
Tuttavia non avete nulla da temere! Noi abbiamo già sfidato diverse volte Gaunter O’Dimm e siamo usciti indenni dalla sua fatale scommessa, pronti a darvi qualche consiglio utile per raggirare il suo inganno. Se presterete attenzione ai seguenti suggerimenti, vedrete che sarà facile portare a casa la pelle ed il bottino!
La prima fase cruciale è ovviamente quella di costruire il proprio mazzo partendo da delle carte offerte casualmente. Per quanto sia allettante prendere le unità dai valori più alti, ignorando i vari utilissimi effetti, sarebbe una mossa piuttosto controproducente che condurrà a delle rapide sconfitte. Ciò su cui dovreste puntare, invece, sono carte dalle caratteristiche in grado di garantirvi il controllo del campo da gioco, specialmente se vi permettono di infliggere danni al nemico mentre vi potenziate.
Se siete giocatori esperti, potreste tentare di costruire sinergie simili a quelle dei vari mazzi utilizzati in constructed. Se la fortuna vi assiste, otterrete combinazioni anche piuttosto letali. In generale, però, è sempre meglio selezionare le carte in base a quelle che già si possiedono ed ai loro effetti. Naturalmente ci sono casi particolari di unità che vanno prese a prescindere per via del loro estremo valore, come Emporio e Imlerith:Sabba.
In generale, le carte Oro sono le unità più potenti del gioco, come in ogni CCG che si rispetti. Tuttavia, partendo da una selezione limitata, bisogna per forza sceglierne alcune a discapito delle altre. Dopo vari scontri, vi accorgerete che ci sono delle unità prese spessissimo dai giocatori e ciò è dovuto a delle valide ragioni.
Ad esempio, prendiamo Dijkstra: una Spia forza 4 in grado di farvi evocare due unità casuali dal mazzo sul campo. A costo di fornire al nemico un piccolo numero nelle sue fila, sarete in grado di piazzare ben due unità sul campo. Se poi vi escono dei servitori con effetti ottimi, sarete letteralmente a cavallo della partita. Ciò vale soprattutto nel round decisivo, specialmente nel caso in cui siate sotto di punti. Anche Schirrú è in grado di salvarvi da situazioni spinose, utilizzando la sua ustione gratuita per distruggere le unità più alte. Un ottimo asset per contrastare i giocatori che puntano sul potenziare i propri soldati. Per non parlare poi delle carte Meteo come Ragh Nar Roog e Vandergrift, oppure delle varie Oro che resuscitano/creano unità. Tutte queste opzioni sono le migliori proprio perché possono permettersi di essere potenti indipendentemente dalle carte di contorno. Tale strategia è essenziale per l’Arena e deve essere sempre tenuta a mente quando si selezionano le unità dorate.
Dopo aver composto il proprio arsenale, si dovrà scegliere un comandante tra tre selezionati casualmente. La scelta è piuttosto ardua anche in questo caso, soprattutto perché si potrebbe essere tentati di preferire il danno piuttosto che l’utility. Ciò a cui bisogna puntare sono i leader in grado di creare più opportunità possibili, rendendosi malleabili nelle loro opzioni. Prendiamo il caso di Usurpatore, un ottimo comandante spia di Nilfgaard che permette di creare un leader aggiuntivo ed utilizzarlo. Non solo si tratta di un buon value a livello numerico, ma ci permette anche di scegliere nuovamente tra una selezione di carte, il che amplia la nostra adattabilità nel corso della partita.
Proprio questa è la caratteristica più essenziale che vogliamo sottolineare: avere sempre più opzioni per contrastare l’avversario. Certo, ovviamente alcune volte si tratta di ributtarsi sulla selezione casuale, ma di certo è sempre meglio che ridursi ad un’unica alternativa, a meno che quest’ultima non sia estremamente versatile. Il comandante deve rispecchiare questa filosofia, proprio perché è l’ unica unità sicura che potrebbe salvarvi nel momento del bisogno.
Mentre nel gioco base il meteo può essere contrastato da varie unità, nell’Arena non è detto che si abbia la possibilità di averle nel proprio mazzo. Naturalmente il consiglio è quello di averne almeno una in grado di togliere gli effetti sulle file, ma non sempre si avrà tale lusso.
Quello che si può fare, però, è puntare ad avere delle carte che mettano i bastoni tra le ruote (o i buff sulle nostre) dei nemici. Abbiamo già menzionato Vandergrift, che applica Ragh Nar Roog a patto che un nemico muoia nella fila. Le unità ideali sono, appunto, quelle che possono applicare un effetto meteo entrando in campo, dandovi così del value numerico ed un debuff da utilizzare. Certo, se proprio siete stati sfortunati potrete ripiegare sulle classiche carte da meteo, che hanno il vantaggio di applicarlo alle file senza particolari condizioni, ma è sempre meglio puntare ad un qualcosa di aggiuntivo, nel caso in cui venisse annullato il maltempo. A tal proposito, c’è sempre la possibilità di scegliere Dagon come leader, il quale vi garantisce la copertura giusta grazie alla sua abilità.
Nelle partite, il trucco è quello di avere il vantaggio delle carte giocate/giocabili. Su Gwent è necessario puntare tutto sull’avere la cifra più grande del nemico. Mentre nel constructed si può lavorare con le varie combinazioni, finemente incatenate attraverso le possibilità offerte dalla collezione, nell’Arena bisogna arrangiarsi per forza di cose. Perciò, gestire correttamente i turni è essenziale per sopravvivere, soprattutto nei riguardi delle carte a disposizione.
Di seguito il video dei nostri 5 consigli:
In tal senso, avere carte che resuscitano da sole o con Resistenza vi assicura di avere sempre una marcia in più rispetto al nemico, permettendovi di giocare con i vari passaggi di round, magari costringendo a giocare carte a costo 0 per voi. Lasciatevi degli assi nella manica in caso di situazioni spinose (quindi, come sopra, carte dal value piuttosto alto che ne evocano altre) e siate parsimoniosi con i vari mulligan. Se eviterete di farvi prendere dal panico e penserete al quadro dei round in generale, ne uscirete vittoriosi. La fretta è il mostro più grande di Gwent, più di quelli che l’avversario può evocare. Ricordatevi anche di qualche carta che mette lo status Lock sui vari nemici per contrastare effetti simili!
I segreti dell’Arena sono molti e solo impratichendovi potrete scoprirli. Per fortuna, le ricompense fornite dal team di sviluppo sono piuttosto generose e non sarà difficile ottenere altri tentativi semplicemente giocando al titolo. Non azzardatevi troppo però, o Gaunter potrebbe spennarvi anche dei vestiti!
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