NieR: Automata

La malinconia degli androidi

Colonna Sonora di Alessandro Palladino

Con l’imminente arrivo della versione per Xbox One, NieR:Automata si affaccia ad un nuovo pubblico che ancora deve sperimentare il grande valore artistico dell’ultimo gioco targato Yoko Taro e Platinum Games. Sebbene ne avessimo già esaltato le qualità generali in articoli passati, questa volta vogliamo soffermarci su quella che è stata la miglior colonna sonora del 2017, premiata perfino al prestigioso evento The Videogame Awards, sovrastando perfino il colosso Shoji Meguro e le sue composizioni per Persona 5. Alla luce dei concorrenti a quel titolo, come è stato possibile per NieR: Automata vincere in questa feroce competizione?

Tutto inizia dal compositore Keiichi Okabe: famoso artista della scena videoludica che ha lavorato ad opere come il primo NieR, Tekken 7, Final Fantasy XV Episode Gladiolus e Air Combat 22. Fuori dal mondo videoludico, ha composto anche le musiche per il recente anime Yuuki Yuna is a Hero. Mettendosi nuovamente in gioco nella produzione di Yoko Taro, la creatività ed il genio dell’artista hanno voluto che l’impianto sonoro si adattasse alle esigenze del gioco, creando effettivamente un’armonia che non è mai stata vista in nessun’altra produzione videoudica.

Il fattore vincente non risiede nella qualità dei brani, che comunque è più che elevata, ma in quanto la musica diventi un fattore integrante dell’esperienza del gameplay. L’esempio lampante è come i brani mutino da un’area all’altra in maniera del tutto indistinguibile, quasi come se fossero un unico grande brano. Passando dal Luna Park al Rifugio, questo fenomeno è davvero palese, soprattutto grazie al modo in cui il coro cambia nella percorrenza del ponte di legno che collega le due zone.

Proprio i vocali, ammirabili special modo nel brano proposto sopra, sono al centro dell’esperienza audio di NieR:Automata, soprattutto perché hanno una valenza quasi scenografica. Abusando di quelle che sono quasi delle voci bianche, e utilizzando diverse tipologie di linguaggi, si proietta il comparto sonoro all’interno della caratterizzazione dei robot che combatteremo nei vari livelli. Il mondo di gioco ne esce quasi contestualizzato attraverso il contrasto che le rovine di un’umanità distrutta hanno con quella musica bambinesca sia allegra che nostalgica. Allo stesso tempo però, la stessa osservazione potrebbe valere in una prospettiva riferita ai protagonisti androidi dell’opera, i quali sono trattati sì come meri strumenti, ma in un certo senso visti anche come infanti da istruire. Tale concetto è espresso costantemente nel corso del gioco, soprattutto perché la crescita di 2B, 9S e A2 è scandita principalmente dalle scoperte sulla loro stessa identità e sui segreti che la Terra custodisce.

Il distacco però non è solo tra il visivo e il sonoro, ma anche all’interno dell’audio stesso. Come potrete vedere nella selezione di pezzi proposta, quando si passa all’azione la musica cambia radicalmente. I vocali sono mantenuti ma vanno ad intensificarsi, mettendo da parte le voci bambinesche facendole tramutare in adulte. La frenesia si adatta perfettamente alla dinamicità del gioco, sottolineando alacremente quanto alcuni scontri siano ardui e vitali per lo svolgimento della trama. Un buon combattimento con un boss, del resto, si riconosce dalla colonna sonora che l’accompagna e NieR: Automata non delude affatto su questo, regalando ai nemici alcuni dei brani più iconici dell’album. L’apoteosi – a mio avviso – di quanto appena descritto è nel brano che si può ascoltare all’interno della sfida contro il robot del teatro, che vi riproponiamo qui sotto.

Come dicevamo prima, il grande utilizzo del cantato è qualcosa su cui si è calcata molto la mano, soprattutto nei brani che accompagnano le fasi finali del gioco. Prima di procedere oltre, nelle righe seguenti saranno presenti  spoiler sulla trama di NieR:Automata, procedete solamente se avete scoperto tutto i finali di gioco.

Il miglior brano, in assoluto, di NieR:Automata è proprio quello si ascolta all’ultimo finale del gioco, l’ultima grande composizione che chiude un viaggio emozionante in cui il giocatore è coinvolto in prima persona. Proprio perché si tratta di una sequenza che tira in ballo le sorti di ogni utente che è arrivato a quel punto, la parte corale diventa quasi globale, un milione di voci che si uniscono in un singolo ritornello che racconta esattamente l’aggregazione di anime che appare sullo schermo. Il risultato è estasiante, quasi commovente, soprattutto alla luce del fatto che si tratta dell’unica dimostrazione di umanità in un gioco dominato dalla freddezza del duro metallo.

“Il peso del mondo” non può che essere il simbolo perfetto di quanto appena osservato, il che dà al brano in questione un titolo dall’imponente valore. Ad aggiungere ulteriore carne al fuoco c’è un’importante osservazione sulle stesse voci che compongono questa apoteosi corale. Infatti, è stato rivelato che i cantanti sono niente meno che gli stessi sviluppatori (e ovviamente l’artista principale che presta la voce), compreso Yoko Taro in persona. L’unione, in fin dei conti, è proprio l’ultimo messaggio che il gioco vuole donarci mettendoci davanti a dimostrazioni e scelte che vanno a sottolineare ciò che il mondo di Automata aveva perduto: le più nobili qualità della razza umana.

SCHEDA TECNICA Autori

Keiichi Okabe ,

Piattaforme Streaming Musica Scheda Gioco
  • Nome gioco: NieR: Automata
  • Data d uscita: 10 Marzo 2017
  • Piattaforme: PC, PlayStation 4
  • Lingua doppiaggio: Inglese, Giapponese
  • Lingua testi: Italiano, Inglese

Di seguito, potrete trovare un video con la colonna sonora completa del gioco su YouTube. Nei commenti al video, troverete tutti i vari timestamp di ogni singolo brano. Buon ascolto e Gloria all’Umanità!

 

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