Dedicata a chi vuole esplorare alternative nel mondo dell’intrattenimento partendo dai videogiochi, la rubrica che state leggendo si pone l’obiettivo di scegliere un gioco diverso in ogni appuntamento, partendo da esso per dare consigli su libri, film, serie televisive, playlist e in generale tutto ciò che possa rievocare atmosfere ed emozioni provate con quel determinato titolo.
Dopo essere partiti prima dell’estate con il “pilota” di questa rubrica dedicato a The Division 2, approfittiamo dei primi freddi autunnali per dare nuovo slancio all’appuntamento coi consigli targati Gameplay Café. Per questo secondo appuntamento abbiamo raccolto la richiesta arrivata nei commenti dell’articolo precedente (grazie!), per andare quindi a occuparci di Days Gone. Uscito lo scorso 26 aprile, il gioco sviluppato da SIE Bend Studio ci ha portati in un mondo post-apocalittico nei panni di Deacon St. John, ex soldato e cacciatore di taglie a bordo della sua motocicletta.
Se avete voglia di approfondire la vostra conoscenza di Days Gone, vi ricordo che è disponibile la nostra recensione su queste stesse pagine. Se invece avete già portato a termine il gioco e volete in qualche modo tornare a sentirlo sulla vostra pelle, siete nel posto giusto.
Il libro
Osservando i Furiosi di Days Gone, almeno al sottoscritto, sono saltate subito alla mente le creature viste all’interno del film Io Sono Leggenda, uscito nel 2007. Nella pellicola, il protagonista interpretato da Will Smith era l’unico sopravvissuto in un mondo popolato di creature che nell’aspetto e nel comportamento richiamano abbastanza da vicino quelle incontrate da Deacon St. John nel videogioco. Io Sono Leggenda non è un film eccezionale, bisogna dirlo, ma è comunque sufficiente per rivivere un po’ delle atmosfere di Days Gone. Se in realtà l’ho scelto per questa rubrica è anche perché si tratta di un punto di partenza per andare a scoprire il libro da cui esso è tratto, nel caso in cui non l’abbiate ancora letto.
Io Sono Leggenda nasce infatti in origine come romanzo, uscito nel 1954, scritto dallo statunitense Richard Matheson. Rispetto al film il libro ha meno analogie con Days Gone, così come in realtà anche libro e film sono piuttosto diversi (ed è anche per questo che la pellicola fu criticata all’epoca della sua uscita). Le creature presenti nel romanzo sono infatti dei vampiri più che degli zombie, anche se rimane ovviamente il mondo post-apocalittico così come l’epidemia che ne è la causa. Si tratta di un libro abbastanza vecchiotto, ma vale comunque la pena recuperarlo se il genere vi può interessare.
La serie televisiva
Cambiamo tipo d’intrattenimento ma restiamo sempre nell’ambito delle malattie su larga scala, spostandoci però dagli Stati Uniti all’Oriente. Avendo già citato Io Sono Leggenda come film, nella scelta del libro ho pensato di dare un’occhiata al catalogo di Netflix per trovare qualche serie televisiva dedicata all’argomento zombie o simili. Ce ne sono come saprete diverse, ma in questo frangente è stata Kingdom a cogliere la mia attenzione.
Si tratta di una serie sudcoreana prodotta direttamente da Netflix, scritta da Kim Eun-hee e diretta da Kim Seong-hun. L’ambientazione ci porta nel periodo Joseon della Corea e si ispira tra l’altro a una potente epidemia che ebbe realmente luogo nella nazione nel corso del diciannovesimo secolo. Come protagonista troviamo un principe, intenzionato a scoprire cosa sia realmente accaduto al re prima defunto e poi tornato in vita, mentre un morbo trasforma tutti gli esseri viventi in zombie.
La prima e unica stagione attualmente disponibile è composta da soli sei episodi e se siete appassionati del genere fila via abbastanza velocemente. Una volta conclusa, non disperate: la seconda stagione dovrebbe essere già pronta e in attesa di essere pubblicata, sempre da parte di Netflix.
La playlist
Se giocando a Days Gone vi siete innamorati delle canzoni cantate dal chitarrista dell’accampamento, allora il nome che state cercando è quello di Zander Reese. Originario di Bend, cittadina dello stesso Oregon che fa da sfondo a quanto accade nel lavoro di SIE Bend Studio, Reese si presenta come un polistrumentista, compositore delle sue stesse musiche che descrivere come un misto sentimentale di alternative rock con grunge, punk e blues.
Se volete ascoltare il lavoro svolto da Zander Reese per Days Gone potete farlo collegandovi ai principali servizi di streaming, dove è possibile trovare l’album The Unplugged EP contenente tutti brani registrati per il gioco. Il lavoro del compositore va ovviamente oltre, dandoci così la possibilità di riascoltare nelle nostre orecchie qualche altro suono dell’Oregon.
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Lo dico senza timore: per me Days Gone è il gioco del 2019 (in attesa di Death Stranding ovviamente anche se non credo supererà nelle mie preferenze il sorprendente titolo di Bend Studio). Bellissimi consigli per una rubrica che è già tra le mie preferite di Gameplay Cafè. Posso dare anche io qualche consiglio sparso? Per quanto riguarda le serie tv, sul genere c’è davvero l’imbarazzo della scelta partendo ovviamente dal classico che più classico non si può ovvero The Walking Dead. Per quanto riguarda la musica, grazie e Days Gone ho approfondito i primi dischi di Jack Savoretti. Però la mia canzone preferita del gioco è Hell or High Water (per testo, musica e arrangiamento) di Billy Raffoul…di cui ignoravo completamente l’esistenza prima di Days Gone. Al di fuori della soundtrack invece consiglio Sometimes dei City and Colour, dalle atmosfere malinconiche e nostalgiche tipiche del gioco.
PS: …e grazie a Rosario per aver colto al volo il consiglio. Onorato!