“Nel bene o nel male, basta che se ne parli” diceva qualcuno ma in questo caso, la polemica che è stata costruita attorno a Days Gone, la nuova esclusiva PlayStation 4 che anche noi abbiamo recensito, ha davvero dell’incredibile. Tutto è nato dalla recensione pubblicata su GameSpot, firmata da Kallie Plagge, la quale ha voluto punire a tutti i costi il titolo assegnandogli un punteggio di cinque su dieci.
Fin qua tutto bene, ci mancherebbe: per quanto fuori dal coro, si tratta di una opinione perfettamente legittima e sicuramente ognuno di noi si sarà trovato almeno una volta nella vita a remare contro un prodotto che fosse un film, un gioco o un CD musicale. Il problema di questo pezzo però è un altro e nasce tutto dalla volontà di trasformare quello che dovrebbe essere un normale articolo per presentare il gioco ed eventualmente consigliarne l’acquisto, in una questione meramente ideologica, propinata in maniera subliminale e celata dietro l’etichetta di “opinione personale”.
Il politicamente corretto nato in questi anni è il male più assoluto per la libertà di espressione.
E demonizzare un gioco (per me molto valido e divertente) per uno scambio di battute di si e no 5 secondi è semplicemente ridicolo!
Quale sarà la prossima critica? Arriveremo a gridare al “femminicidio” di fronte a uno zombie donna?
Già il fatto che gli sviluppatori stessi non abbiano ammesso che le larve sono bambini è segno che si sta andando sempre peggio…
Per mia opinione personale ritengo esagerato che una frase del genere detta in quel preciso contesto abbia prodotto un marchio d’infamia contro il titolo e coloro che vi hanno investito tempo e risorse.
Inoltre reputo che un recensore in primis, dovrebbe essere il più oggettivo possibile, anche se durante lo studio di un titolo possa trovare scelte che proprio non lo aggradano. Spero solo che critiche simili non aumentino portando censure alle mie passioni, sarebbe una pugnalata al cuore. 😑
Invece è un po’ la cosa che temo, per quello era importante per me fare questo pezzo. Se penso a un futuro in cui Sony o chi per lei chiede di limitare l’arte creativa per evitare casi come questi, beh… è un futuro triste.
Io non ho parole.
Il politically correct ormai rompe solo le palle su cose che non hanno senso.
Le persone si impressionano su frasi dette quotidianamente dalle persone (Il “cavalcami” è basilare), ma cosa pretendono?
“Mi accarezzi con un fiore di tutti i colori (le margherite NO, i petali sono solo bianchi)”?.
Tutti questi movimenti “anti sessisti” se fino a ieri stavano cadendo nel ridicolo, oggi sono caduti nel ridicolo.
Nevrosi e frustrazioni represse (a volte nemmeno tanto represse), di persone (secondo me) culturalmente limitate e spaventate dalla loro stessa ombra.
Non comprendere la differenza tra un “comportamento sessista” e delle rappresentazioni artistiche, é molto imbarazzante. Ancora di più aver a che fare con certi ragionamenti nel 2019 D.C.
Un po’ come i complessi di Sony che si sveglia una mattina e decide di porre censure su nudi a cazzum.
Voglio vedere con cyberpunk come la gestiscono, per quel che mi riguarda sto già allungando la mano sulla copia per Xbox One.
Voi che siete in Italia, non avete idea. Io vivo negli Stati Uniti, ed il politically correct e’ ormai intriso nella societa’ (ci sono eccezioni, ovviamente, ma in generale e’ cosi’). Con gli americani, praticamente, non si puo’ parlare di nulla, per non offendere nessuno. Al lavoro devi stare attento a cosa dici. Non si puo’ parlare di politica (sia mai stai parlando con qualcuno dell’altra fazione), di religione, di questioni etiche. Praticamente, puoi parlare solo del tempo atmosferico. Infatti, gli americani (in media) sono persone all’apparenza supercordiali e socievoli, ma di fatto soli, e senza amicizie vere. Lo scambio culturale e’ fondamentale! Le differenza sono fondamentali! Speriamo che la deriva della societa’ cambi in fretta…
Ma anche no, la recensione deve essere il più oggettiva possibile lasciando fuori il “se va contro i miei ideali, che tra l’altro non è questo il caso, metto 5 anche se il gioco è da 8”
Sennò invece di chiamarla recensione la chiami opinione e poi metti tutti i voti che vuoi
Si ma il recensore se vuole fare questo lavoro deve tenere fuori il suo pensiero e deve essere professionale. Se invece, per il voto, si basa su una sola frase o su pareri personali non è più un recensore professionale e farebbe prima a scrivere in un blog.
Certo che si oggigiorno si attacca tutto per…5 minuti di notorietà?. Già il fatto che da 5 su 10 per una frase fa capire il livello mentale e la professionalità ( mooolto bassa) di questa persona. Il bello è che molte persone mentalmente deboli la seguono. Io francamente me ne sbatto del politically correct perché se a me un gioco piace me ne sbatto delle opinioni altrui. Poi questa scribacchina, per il lavoro che fa, dovrebbe essere più oggettiva,ma non ne è capace.
Questo totale dilagare del politicamente corretto è già di per sè ridicolo, ma qui la cosa veramente grave è la totale mancanza di professionalità della redattrice, che non solo si è mostrata incapace di rendere un giudizio oggettivo, ma ha addirittura abusato della sua posizione per perseguire secondi fini.
Ho letto l’articolo in questione, cosa che mi sembra non sia stata fatta da molti che commentano. Beh ragazzi, l’autrice della recensione da 5 per svariati motivi, tutti argomentati. Trovo alquanto scorretto e disinformativo questo pezzo in cui si cerca di travisare totalmente una recensione di un’altra testata su argomentazioni che non trovano minimamente riscontro.
Andatevi a leggere il pezzo in discussione e poi decidete
Nelle prime righe è sottolineato come la polemica sia “nata” dalla recensione, non che si trova nel pezzo stesso. Più sotto è specificato inoltre che il tema, a nostro modo di vedere, è ‘celato’ nella recensione quindi non è palese. Ciò significa che, leggendo i social e l’attenzione che è stata posta dall’autrice su questi temi, viene da pensare che dietro questo accanimento sul gioco ci sia altro, oltre al normale gusto critico. La polemica è poi esplosa su forum e su altri portali ma è stata obiettivamente innescata dalla combo recensione + social.
Roba da matti, peggio hanno fatto solo quelli che l’hanno sostenuta in tutto ciò
Il politicamente corretto nato in questi anni è il male più assoluto per la libertà di espressione.
E demonizzare un gioco (per me molto valido e divertente) per uno scambio di battute di si e no 5 secondi è semplicemente ridicolo!
Quale sarà la prossima critica? Arriveremo a gridare al “femminicidio” di fronte a uno zombie donna?
Già il fatto che gli sviluppatori stessi non abbiano ammesso che le larve sono bambini è segno che si sta andando sempre peggio…
Completamente d’accordo…
Ma la cosa bella che su Twitter si chiedeva pure perché tutti i Furiosi sono bianchi? Bah
Oh god, forgive her..
Io rimango sbigottito da ciò che stò leggendo in questi giorni…
Voi censuratemi Cyberpunk e io giuro infilzerò la vostra testa su una picca!
Ahahahah
Per mia opinione personale ritengo esagerato che una frase del genere detta in quel preciso contesto abbia prodotto un marchio d’infamia contro il titolo e coloro che vi hanno investito tempo e risorse.
Inoltre reputo che un recensore in primis, dovrebbe essere il più oggettivo possibile, anche se durante lo studio di un titolo possa trovare scelte che proprio non lo aggradano. Spero solo che critiche simili non aumentino portando censure alle mie passioni, sarebbe una pugnalata al cuore. 😑
Invece è un po’ la cosa che temo, per quello era importante per me fare questo pezzo. Se penso a un futuro in cui Sony o chi per lei chiede di limitare l’arte creativa per evitare casi come questi, beh… è un futuro triste.
il politically correct ci ucciderà
Solite polemiche basate sul nulla. Oltre il politically correct anxhe gli SJW hanno la loro colpa.
Sottoscrivo ogni singola parola. Questo politicamente corretto rischia di appiattire ogni prodotto dell’industria culturale in maniera vergognosa.
Io non ho parole.
Il politically correct ormai rompe solo le palle su cose che non hanno senso.
Le persone si impressionano su frasi dette quotidianamente dalle persone (Il “cavalcami” è basilare), ma cosa pretendono?
“Mi accarezzi con un fiore di tutti i colori (le margherite NO, i petali sono solo bianchi)”?.
CHE ANSIA!
Ahhahahah
Completamente d’accordo con l’articolo!!
Esagerati…spero che queste cose non vadano a limitare in alcun modo future creazioni…
Ma il rischio concreto è questo: sfido qualunque publisher a scegliere tra mettere una linea di dialogo rispetto a vendere più copie
Appunto, mah, speriamo bene, ripeto…
Tutti questi movimenti “anti sessisti” se fino a ieri stavano cadendo nel ridicolo, oggi sono caduti nel ridicolo.
Nevrosi e frustrazioni represse (a volte nemmeno tanto represse), di persone (secondo me) culturalmente limitate e spaventate dalla loro stessa ombra.
Non comprendere la differenza tra un “comportamento sessista” e delle rappresentazioni artistiche, é molto imbarazzante. Ancora di più aver a che fare con certi ragionamenti nel 2019 D.C.
Un po’ come i complessi di Sony che si sveglia una mattina e decide di porre censure su nudi a cazzum.
Voglio vedere con cyberpunk come la gestiscono, per quel che mi riguarda sto già allungando la mano sulla copia per Xbox One.
Voi che siete in Italia, non avete idea. Io vivo negli Stati Uniti, ed il politically correct e’ ormai intriso nella societa’ (ci sono eccezioni, ovviamente, ma in generale e’ cosi’). Con gli americani, praticamente, non si puo’ parlare di nulla, per non offendere nessuno. Al lavoro devi stare attento a cosa dici. Non si puo’ parlare di politica (sia mai stai parlando con qualcuno dell’altra fazione), di religione, di questioni etiche. Praticamente, puoi parlare solo del tempo atmosferico. Infatti, gli americani (in media) sono persone all’apparenza supercordiali e socievoli, ma di fatto soli, e senza amicizie vere. Lo scambio culturale e’ fondamentale! Le differenza sono fondamentali! Speriamo che la deriva della societa’ cambi in fretta…
L’autrice è libera di dare il 5 per i motivi che vuole, è una sua recensione.
Ma anche no, la recensione deve essere il più oggettiva possibile lasciando fuori il “se va contro i miei ideali, che tra l’altro non è questo il caso, metto 5 anche se il gioco è da 8”
Sennò invece di chiamarla recensione la chiami opinione e poi metti tutti i voti che vuoi
Si ma il recensore se vuole fare questo lavoro deve tenere fuori il suo pensiero e deve essere professionale. Se invece, per il voto, si basa su una sola frase o su pareri personali non è più un recensore professionale e farebbe prima a scrivere in un blog.
Certo che si oggigiorno si attacca tutto per…5 minuti di notorietà?. Già il fatto che da 5 su 10 per una frase fa capire il livello mentale e la professionalità ( mooolto bassa) di questa persona. Il bello è che molte persone mentalmente deboli la seguono. Io francamente me ne sbatto del politically correct perché se a me un gioco piace me ne sbatto delle opinioni altrui. Poi questa scribacchina, per il lavoro che fa, dovrebbe essere più oggettiva,ma non ne è capace.
Questo totale dilagare del politicamente corretto è già di per sè ridicolo, ma qui la cosa veramente grave è la totale mancanza di professionalità della redattrice, che non solo si è mostrata incapace di rendere un giudizio oggettivo, ma ha addirittura abusato della sua posizione per perseguire secondi fini.
Ho letto l’articolo in questione, cosa che mi sembra non sia stata fatta da molti che commentano. Beh ragazzi, l’autrice della recensione da 5 per svariati motivi, tutti argomentati. Trovo alquanto scorretto e disinformativo questo pezzo in cui si cerca di travisare totalmente una recensione di un’altra testata su argomentazioni che non trovano minimamente riscontro.
Andatevi a leggere il pezzo in discussione e poi decidete
Nelle prime righe è sottolineato come la polemica sia “nata” dalla recensione, non che si trova nel pezzo stesso. Più sotto è specificato inoltre che il tema, a nostro modo di vedere, è ‘celato’ nella recensione quindi non è palese. Ciò significa che, leggendo i social e l’attenzione che è stata posta dall’autrice su questi temi, viene da pensare che dietro questo accanimento sul gioco ci sia altro, oltre al normale gusto critico. La polemica è poi esplosa su forum e su altri portali ma è stata obiettivamente innescata dalla combo recensione + social.