Dalla penna di J. K. Rowling è nato un mondo magico celebrato e osannato ancora oggi da milioni e milioni di fan, sin da quando Bloomsbury Publishing ha deciso di pubblicare l’opera letteraria. Warner Bros. non ci ha pensato due volte e ha scelto di comprare i diritti per realizzare la trasposizione cinematografica. Per spremere al meglio l’acquisizione, Warner ha lavorato con Electronic Arts per creare i videogiochi dedicati alla saga cartacea e cinematografica. In questa sede parleremo dei titoli in terza persona che presentano una grafica fotorealistica e non dei titoli Harry Potter LEGO, che sono sì interessanti, ma dedicati a un target più fanciullesco.
La magia ha inizio con una ragazzo magro e occhialuto che crede di essere normale, anche se ogni tanto gli accadono delle cose veramente strane. Harry Potter è un ragazzo di dieci anni che vive nel ripostiglio del sottoscala con i suoi zii, i Dursley, dopo aver perduto i genitori. Il giorno del suo undicesimo compleanno appare Hagrid, un uomo alto e robusto, che dice a Harry di essere un mago. Il giovane si imbarca in un viaggio che lo porterà nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove farà amicizie, conoscerà i suoi nemici e affronterà le sue paure. Il primo libro è il più magico; introduce il lettore, tenendolo per mano, in un nuovo universo da scoprire. E, utilizzando lo stratagemma letterario di tenere Harry all’oscuro da ciò che di nuovo lo circonda, si fa la conoscenza a piccoli passi di un mondo. Il ragazzo non è consapevole della sua fama, essendo colui che è sopravvissuto a Voldemort, e il suo carattere generoso e benevolo lo spinge ad andare oltre a un’effimera celebrità. Il libro, poco meno di 300 pagine, è zeppo di colpi di scena e indizi che spingeranno la curiosità del lettore a proseguire e a farlo ragionare per riuscire a decifrare il mistero tenuto nascosto sotto una botola. La trasposizione sul grande schermo del 2001 è molto fedele al romanzo e presenta degli effetti speciali di tutto rispetto per far innamorare i grandi e i piccini. Nello stesso anno, per spingere i più curiosi a prendere i panni di Harry, Electronic Arts ha pubblicato il videogioco, realizzato da vari sviluppatori (KnowWonder, Argonaut Games, Griptonite Games, Westlake Entertainment, Warthog Games Limited) e presentando differenze sostanziali per ogni piattaforma. Il GameBoy Color propone il titolo come un gioco di ruolo simile a Final Fantasy, mentre quello per Advance è già simile a un gioco puzzle. La versione PlayStation e PC, invece, è un gioco d’azione in terza persona, in cui si prende il controllo di Harry e si vive il primo anno a Hogwarts, introdotti nella scuola da Albus Dumbledore (Silente in italiano).
La critica non accettò di buon grado l’opera, così nel corso del 2003 è stata creata una versione del titolo, un’altra volta differente, per Playstation 2, GameCube e Xbox, riprendendo elementi di gameplay da Harry Potter e la Camera dei Segreti. L’incipit narrativo viene raccontato attraverso un libro illustrato e una voce fuori campo spiega il motivo per cui ci ritroviamo all’interno del castello magico. La storia presenta differenze abbastanza sostanziali per quanto riguardo il rapporto con i personaggi e anche la planimetria del castello, probabilmente dovuto ai limiti tecnici dell’hardware dell’epoca. I vari pretesti spingeranno il personaggio a saltare fra le varie scalinate e librerie di Hogwarts, eseguire magie per sconfiggere lumache giganti e raccogliere Tuttigusti+1. A grandi linee la storia prosegue come l’originale, ritrovandoci alla fine a sconfiggere Raptor/Voldemort. Harry è un ragazzo ingenuo e fin troppo bonario che, nonostante la fama e il potere che potrebbe avere con sé, è alla ricerca solo di buoni amici e di una vera famiglia, pronto a sconfiggere il male grazie al suo coraggio. Harry Potter e la Pietra Filosofale è un titolo gradevole che presenta parti d’azione, platform e addirittura le partite a Quidditch, con dei controlli così sensibili che presentano una vera e propria sfida al giocatore, in cui bisognerà passare attraverso dei cerchi per afferrare il Boccino d’Oro e ottenere la vittoria.La grafica, nonostante la sua uscita nel 2001, non è delle migliori: i modelli tridimensionali sono ridicoli e la telecamera è ingestibile, a causa della rigidità del movimento angolare.
Un’altra estate è passata e Harry ha fatto la conoscenza di Dobby, un elfo che lo avverte di non dover tornare a Hogwarts per i pericoli che incontrerà. La struttura del libro segue la stessa del primo, stavolta presentando un thriller al cardiopalma: il tie-in è veramente ben fatto, vengono cambiati solo pochi elementi non essenziali. Il videogioco è uscito praticamente su tutte le piattaforme del 2002 e il pretesto iniziale è di nuovo presentato attraverso un libro illustrato (almeno nella versione PlayStation ), elemento che verrà rimosso nei capitoli successivi. A bordo della Ford Anglia veniamo condotti alla Tana, dimora dei Weasley e Ron, il nostro migliore amico, che ci farà da tutorial e ci guiderà attraverso la prima missione, in cui dobbiamo togliere terribili creature dal suo giardino, evento presente solamente nel libro. Harry dovrà prendere bene la mira per sconfiggere i gemelli Fred e George a un duello a colpi di bacchetta, elemento che aggiunge profondità al gameplay e consente di far vivere al giocatore un’esperienza più vicina al mondo magico presentato negli altri media.
Una volta ritornato a Hogwarts, vivremo un altro anno tra lezioni e compiti, ma la Rowling fa stare sempre il lettore col fiato sul collo. In ogni libro vengono spiegati elementi nuovi, magari mostrati in precedenza ma tenuti nascosti, come la lingua Serpentese, che consente a Harry di comunicare con i serpenti. Questa sua capacità di linguaggio si rivelerà fondamentale fino alla fine, quando dovrà aprire la camera dei segreti, luogo in cui si trova il Basilisco, pronto a uccidere i mezzosangue. Il nostro scopo ultimo sarà quello di sconfiggere l’enorme bestia, tuttavia avverrà in maniera completamente differente rispetto al libro; gli sviluppatori hanno trovato una modalità di gameplay divertente e che varia da piattaforma a piattaforma (su PlayStation 1 il giocatore dovrà riflettere il raggio sparato dal Basilisco con la spada, su GameCube Harry utilizzerà la propria bacchetta). Harry riesce a sconfiggere Tom Marvolo Riddle, anagramma di Lord Voldemort, colpendo il suo diario con il dente del Basilisco. Prima di tornare al numero 4 di Privet Drive, il nostro eroe libera Dobby, il quale non sarà più un elfo domestico ma libero dalla famiglia Malfoy. Un altro anno è passato e Harry è cresciuto dopo aver sconfitto il Basilisco, non è più lo stesso di prima. Nel libro successivo, che affronteremo nel prossimo episodio, osserviamo il chiaro passaggio e l’inizio di un mondo più oscuro e adulto.