Microsoft compra Activision. Sony si prende Bungie. E Nintendo? Nel turbinio di grandi manovre, il silenzio dell’azienda nipponica era abbastanza preoccupante, considerato il lungo elenco di titoli annunciati già da tempo e attualmente in cantiere. Questo silenzio è stato finalmente interrotto con un nuovo Nintendo Direct, andato in onda il 9 febbraio.
Un po’ come una squadra di calcio che rientra in campo dopo una sosta, l’azienda nipponica ha schierato nei quaranta minuti di streaming una formazione di tutto rispetto che ha superato le aspettative di molti giocatori offrendo non poche sorprese.
E per una partita giocata a ritmi alti e con tante belle giocate non c’è analisi più calzante delle pagelle post-gara, anche perché, è vero che è stata una presentazione elettrizzante con tante novità, ma è altrettanto vero che alcune cose come la pigra remaster di Chrono Cross e la versione solo cloud della collection di Kingdom Hearts hanno un po’ rovinato il tripudio organizzato da Nintendo.
Sulla maglia, pardon, copertina, porta un nome importante, uno di quelli che fa esaltare il tifo di Nintendo Switch, eppure non è quello che ci si aspetta. Tutti vorrebbero uno stratega che si muove sullo scacchiere dettando i tempi della partita senza irruenza. E invece Three Hopes è quel cavallo imbizzarrito che scalcia a destra e a manca come un forsennato. Abbiamo già visto tante, forse troppe volte questo tipo di giocate da musou. Corre forte, sarà anche energico da vedere e giocare, ma studiare alla rigida scuola dei musou ti rende omologato e non spinge la tua vena creativa.
Three Hope sembra un alunno del video di Another Brick in The Wall dei Pink Floyd, ma il muro non è stato abbattuto, è ancora lì. LEAVE THOSE KIDS ALONE.
Per quindici lunghi anni abbiamo atteso invano di poterlo rivedere di nuovo in campo. E poi nel giorno meno previsto, nella maniera più inaspettata Mario Strikers torna a calcare il prato verde di una console Nintendo. Una sgambata veloce la sua, durata pochi minuti, eppure sufficiente per far andare il pubblico in estasi. Lo stile sembra rimasto inalterato ma ci sono alcuni cambiamenti come le novità degli equipaggiamenti per migliorare le statistiche e della possibilità di giocare in 8 giocatori contemporaneamente.
Arriverà in tempo, anzi in anticipo sui Mondiali in Quatar (bella mossa Nintendo!), la paura però è che sia troppo macchinoso come su Wii e non fresco, dinamico e immediato come era l’originale su GameCube. Il ragazzo si farà, lo speriamo. FIGLIOL PRODIGO.
Anni e anni di spalla a spalla con Mario, cercando di rubare – o risucchiare – i segreti per essere grande, per diventare “grande”. Forse questa volta forse Kirby ce l’ha fatta, probabilmente prendendo in prestito il motore di gioco di Odyssey e forse anche molto di più, ma che importa. Il bimbo tenero di Nintendo sembra aver preso un po’ di carattere, si muove spedito nelle tre dimensioni e ha imparato tanti nuovi trucchi e si è spinto ad affrontare puzzle ambientali apparentemente più appaganti rispetto a quelli a cui ci ha abituato.
Non è ancora il nuovo schiaccia-Goomba di Nintendo, ma stavolta sembra averne indossato i panni giusti. DI MARIO VESTITO.
Corre veloce oramai da due generazioni. Sempre uguale, o quasi. E mentre tutti credevano che sarebbe stato sostituito, lui mette il turbo e riparte alla grande con una nuova giocata. 48 gare in più ma non tutte insieme… praticamente è un altro gioco. Da bravo veterano Mario Kart non concederà tutto subito, ma centellinerà i circuiti un po’ alla volta fino al 2023. Furbata di Nintendo che mischia la nostalgia per i vecchi tracciati con la sua intenzione di tenere in campo questo stacanovista di Switch fino al prossimo anno.
Chi voleva un nuovo capitolo dovrà mettersi l’anima in pace, il numero 8 sarà ancora in gioco per molto tempo. Questi vecchi kart correranno ancora. EVERGREEN.
Avevamo paura che svanisse dai radar, colpito anche lui dalle conseguenze della pandemia e invece eccolo qui il pischello spara-inchiostro di Nintendo che si prepara a una nuova stagione di competizioni a base di colore. Servirà tutto il suo estro per risollevare la scena competitiva dal grigiore degli ultimi due anni. Ma per ora ha deciso tenere segrete molte delle sue doti e ha mostrato solo quanto si è applicato in PvE. Novità ce ne sono lato contenuti, la vivacità non manca. Ma ovviamente è tutto un contorno per ingolosire in vista della portata principale PvP, a meno che non abbiamo scelto di puntare a creare anche una competizione per le Salmon Run contro la CPU.
Per ora ci gustiamo questo boccone e aspettiamo novità. APERITIVO.
La meteora 1-2 Switch si è eclissata da tempo ma i fan dei giochi casual si potranno consolare con Nintendo Switch Sport: discipline sportive assortite, controlli di movimento e sfide per famiglie. Tutto perfetto, ma viene da chiedersi “perché?”… il golf l’ha già portato Mario, il tennis pure, il calcio arriverà sempre da lì. Insomma, di sport ce ne sono già in abbondanza in squadra, tenerlo in rosa solo per il bowling, il badminton e il chanbara sembra un vezzo per una panchina lunga.
L’evoluzione dei Mii si vede, ma non è questo granché. Nintendo Switch ha davvero bisogno delle sue giocate? RISERVA DI LUSSO.
Nei quaranta minuti di Nintendo Direct si è visto che a Kyoto punteranno tanto sulla strategia e gli strategici quest’anno e Triangle Strategy è pronto a dettare le geometrie. Le premesse sono più che positive, lo stile Octopath Traveler è stato perfezionato, le prospettive paiono solide. Ma accanto a lui sono stati ingaggiati altri giochi che potranno dargli il cambio tra una partita e l’altra, tutti provenienti dal sol Levante. Advance Wars 1+2, Front Mission 1st e Live A Live sono arrivati come magi guidati dalla luce di Triangle Strategy.
Come dei re del passato, si sono rifatti il look per provare a fare breccia anche nel pubblico europeo. Se per il primo è un ritorno, per gli altri due, prodotti del vivaio Square anni ‘90, è un debutto assoluto sul mercato nostrano. Il cammino è tracciato, il carico di doni antichi sembra pronto. RE MAGI DALL’ORIENTE.
Il colpo di mercato di fine sessione, sceso per ultimo in campo e venuto fuori direttamente dal tunnel come in una scena da film hollywoodiano: Xenoblade 3 è realtà! Ha fatto pochi passi, senza mostrare molto, ma quel poco che si è visto basta per far sognare. Il primo e il secondo capitolo hanno già detto la loro sul terreno di Nintendo Switch e lui si presenta sicuro di sé al punto da non nascondere il suo forte legame con entrambi i predecessori. Esteticamente viaggia sulla stessa linea dei primi due, forse con meno spigoli e un anima a metà tra il nipponico e l’occidentale, che potrebbe dargli più appeal.
Sono bastati pochi secondi di personaggi e scene, pochi richiami e collegamenti sottintesi o accennati per far sperare nell’ascesa di un nuovo fuoriclasse. COLPO A EFFETTO.
Qui di seguito trovate i giochi presentati durante il Nintendo Direct ordinati per data di pubblicazione
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Estate
Autunno/Inverno
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