È facile perdersi nel vasto e meraviglioso mondo di Elden Ring. La grande mappa open-world, i molti, variopinti NPC e le numerose questline danno la sensazione di un mondo collegato ma in continuo mutamento, come raccontato nella nostra recensione diario.
Purtroppo però, molti utenti hanno trovato questo tipo di narrazione particolarmente dispersivo, tanto da spingere Hidetaka Miyazaki, il CEO di FromSoftware, a implementare un sistema di segnalini automatici posizionati sulla mappa per indicare la posizione degli NPC per aiutare i giocatori in difficoltà.
Con questo speciale, tenterò di dare una mano a coloro che sono in difficoltà, elencando alcuni concetti importantissimi e necessari per comprendere la trama di questa opera d’arte firmata From Software (ovviamente il tutto senza spoiler, o quasi).
L’idea arrivò quando, mentre bevevo un caffè, un pensiero mi investì all’improvviso: ho oltre ottanta ore di gioco e ancora non so perché sto facendo quello che sto facendo. Perché sto raccogliendo queste rune? Perché tutti nel gioco mi vogliono morto? Chi o cosa è il mio personaggio?
Queste sono domande che ogni giocatore si fa quando prende in mano per la prima volta un gioco targato From, è normale. Non è normale il fatto che queste domande rimangano senza risposta per un tempo così lungo. Qualsiasi gioco ha almeno un difetto ed Elden Ring non fa eccezione. Ma in particolare, questa pecca è difficile da sorvolare su un titolo così popolare. Il grande numero di oggetti e descrizioni unito a delle questline molto vaghe e a degli NPC estremamente facili da smarrire, vanno a minare il grande e oggettivamente affascinante mondo che From Software ha così meticolosamente creato grazie anche all’aiuto del noto scrittore George R. R. Martin.
Sarebbe veramente un peccato che il a dir poco fenomenale world-building di quest’opera venga oscurato da alcuni piccoli, inevitabili difetti di narrazione. Per questo, bando alle ciance e iniziamo ad elencare quelli che, secondo me, sono elementi necessari che ogni giocatore interessato alla trama dovrebbe sapere quando inizia a giocare a Elden Ring.
Il primissimo concetto che ci viene insegnato appena iniziato il gioco è: esiste un anello, chiamato “Anello Ancestrale” (in inglese “Elden Ring”) che è stato distrutto; i suoi frammenti sono stati dati alla progenie della regina Marika ed è compito tuo andarli a combattere per diventare Lord Ancestrale.
Concettualmente è abbastanza semplice. Peccato che, quando andremo a combattere i semidei figli di Marika, questi non ci daranno frammenti di un anello, bensì delle grandi “rune” che ci daranno poteri aggiuntivi. Ma allora dove sono questi frammenti? Beh, qualche lettore un po’ più attento potrebbe averlo già intuito, le “rune maggiori” sono i pezzi dell’Anello Ancestrale perché esso non è un vero e proprio anello fisico, ma bensì una gigantesca runa formata dalle rune maggiori. Inoltre, l’Anello Ancestrale è sempre stato sotto il nostro naso tutto questo tempo: è infatti rappresentato sulla copertina del gioco e nella schermata del menu principale.
Il motivo per cui Miyazaki abbia deciso di chiamarlo Anello Ancestrale e non Runa Ancestrale rimane un mistero.
La cutscene iniziale ci introdurrà ai “Tarnished”, tradotto in italiano “Senza-Luce”, che non sono altro che esseri umani che seguono la “grazia perduta” alla ricerca dell’anello ancestrale. Essi non sono altro che una razza che perse la Grazia divina e venne esiliata in terre lontane, dove trovò la morte. Dopo la distruzione dell’Anello Ancestrale, i Senza-Luce si risvegliarono e seguirono la nuova e ritrovata Grazia (i piccoli falò luminosi che funzionano da checkpoint, per intenderci) per tornare nell’Interregno e diventare Lord Ancestrale. Solo un Senza-Luce potrà diventare Lord, in quanto questo è ciò che dice la profezia della Volontà Maggiore.
C’è da puntualizzare che noi non siamo gli unici Senza-Luce che ambiscono al potere dell’Anello Ancestrale. Durante la cutscene iniziale, il narratore ci presenterà i nomi di alcuni importanti personaggi (tra cui, diciamocelo, spicca l’indimenticabile “Mangiasterco”). Essi non sono altro che altri Senza-Luce come noi, che potrebbero aiutarci come metterci i bastoni tra le ruote.
Il narratore ci introduce ancora una volta a un grande avvenimento chiamato “Shattering”, in italiano “Disgregazione”, senza spiegare le conseguenze che questo evento ebbe nell’Interregno. Per evitare spoiler, mi limiterò a dire che la Disgregazione è il nome dato alla guerra che scoppiò a causa della distruzione dell’Anello Ancestrale e che vide combattimenti tra tutti i possessori delle rune maggiori.
Questa guerra durò molto a lungo e iniziò e finì prima dell’arrivo dei Senza-Luce, questa guerra terminò nel momento in cui tutti i semidei che vi parteciparono impazzirono o furono feriti gravemente, indebolendosi sostanzialmente.
Durante la nostra avventura noteremo che spesso molti personaggi hanno nomi simili l’un l’altro. Questo può portare ad un ulteriore confusione nel giocatore, soprattutto se è un giocatore occasionale o non particolarmente attento. Questo particolare tipo di narrazione non è una novità nei giochi FromSoftware. Chi ha giocato ai Dark Souls non può dimenticarsi di Gwyn e i suoi due figli Gwynevere e Gwyndolin. Questa tecnica di usare nomi simili per indicare rapporti di parentela più o meno stretti può risultare molto efficace quando si hanno relativamente pochi personaggi.
Peccato che Elden Ring sia un gioco decisamente più grande dei sui predecessori sotto tutti i punti di vista, compreso il numero di personaggi importanti presenti. La regola generale per evitare di perdersi nelle storie dei vari semidei e Senza-Luce è questa: più il nome è simile, più il rapporto di parentela o di status sociale è stretto.
Se si segue questa regola con un po’ di attenzione, le relazioni tra i personaggi risulteranno decisamente meno intrecciate e più fluide.
Questo punto ho voluto lasciarlo per ultimo in quanto è quello un po’ più spoiler degli altri. Se avete giocato anche solo qualche ora il termine “Ordine Aureo” vi sarà familiare. Si ripete spesso come questo Ordine si sia sciolto una volta distrutto l’Anello Ancestrale. Viene citato di come, una volta sciolto l’Ordine, nulla sia rimasto come prima. Ma non ci viene mai spiegato in sostanza cos’è, di preciso, questo Ordine Aureo.
Il motivo di questa incomprensione è un piccolo difetto della traduzione in italiano del gioco. Infatti il “Golden Order” non è un ordine nel senso di una gilda, bensì è il termine usato per indicare l’ordine naturale della vita e del mondo. Quando l’Anello Ancestrale venne distrutto, questo ordine iniziò a vacillare, creando delle situazioni innaturali che stravolsero il normale percorso della vita degli abitanti dell’Interregno. Per fare un esempio, gli esseri immortali possono improvvisamente morire, a differenza dei Senza-Luce che tornarono in vita dopo essere deceduti.
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