Starfield

Cosa sappiamo di Starfield, una delle grandi sorprese della conferenza pre-E3 di Bethesda?

Anteprima di Massimo Reina

Un teaser trailer di pochi secondi, qualche scarna informazione rilasciata dallo sviluppatore: di Starfield, una delle grandi sorprese della conferenza pre E3 di Bethesda Softworks, si è vesto e saputo davvero poco, eppure è riuscito a catturare l’attenzione di tantissimi appassionati.

Il titolo, infatti, è la prima proprietà intellettuale per il publisher negli ultimi venticinque anni, dunque un’opera capace di suscitare molta curiosità e generare una serie di ipotesi sui temi trattati e il genere a cui potrebbe appartenere.

Di certo sappiamo che il gioco sarà quasi certamente una nuova avventura spaziale, che attualmente è in lavorazione presso Bethesda Game Studios e che potrebbe vedere la luce sulle nuove generazioni di console. E questo nonostante Todd Howard abbia svelato alla stampa che Starfield è un gioco che stiamo realizzando da un po’ di tempo. Questo significa che è già assolutamente giocabile”.

Il resto sono congetture o fantomatici leaks. Uno di questi, opera di un presunto insider, è dello scorso anno, ma dato che si sarebbe confermata affidabile visto che riportava già la natura sci-fi e RPG del progetto, con visuale in prima persona e mondo aperto, è tornata in auge in questi giorni. Secondo la “talpa”, Bethesda punterebbe a creare un universo unificato per le sue produzioni, con collegamenti remoti con la serie Fallout.

In Starfield dovrebbero poi essere presenti viaggi spaziali, forse perfino dimensionali, e diversi pianeti da esplorare che dovrebbero anche fungere da HUB e fornire ai giocatori un certo numero di missioni secondarie e opzionali. Questi mondi dovrebbero essere popolati da una decina di razze, ciascuna con le sue caratteristiche e storie differenti, in grado di condizionare alcuni aspetti dell’avventura anche a seconda di quale gli utenti decideranno di far parte con il loro avatar.

 

Ovvio che queste informazioni vanno prese con le molle, visto che si tratta di notizie non confermate ufficialmente e provenienti da fonti non verificabili al 100%. Ma penso sia in fondo giusto riportarle anche per completezza di informazione.
Per lo stesso motivo ritengo corretto dare spazio a una interessante congettura sui possibili spunti che secondo alcuni rumor avrebbero ispirato gli sceneggiatori di Bethesda Game Studios, non fosse altro perché a loro modo suggestive.

Per Starfield si vocifera di una possibile storia legata al mito dell’ Odissea.

Dopo una terribile guerra intergalattica il protagonista, come l’Ulisse di Omero ma nello spazio, di ritorno col suo equipaggio dal conflitto si perderebbe nello spazio con la sua astronave a causa di una serie di avarie o addirittura di un virus che cancellerebbe dalla memoria del computer di bordo le mappe e i comandi utili per riportarli a casa. Risvegliati dal loro stato di stasi criogenica programmata per disattivarsi automaticamente a destinazione, il comandante e il suo equipaggio inizierebbero un vagabondaggio nello spazio nel tentativo di ritornare sul loro pianeta. Un tema senz’altro affascinante, ma come gli altri, tutto da verificare e da prendere con le molle.

Qualunque saranno l’ambientazione e la struttura di gioco di Starfield, Bethesda Softworks ha già ottenuto un ottimo risultato: quello di attirare su di sé ancora una volta le attenzioni di milioni di appassionati, e di generare un hype davvero notevole nel pubblico, destinato ad accompagnarci per i prossimi mesi e forse anni fino all’uscita del gioco.

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