Nintendo ha fatto di Super Smash Bros. Ultimate la sua bandiera, il suo vessillo attraverso il quale trascinare Nintendo Switch in questo fine 2018 e probabilmente anche oltre. Nonostante ci siano Pokémon Let’s Go Pikachu e Eevee che scalpitano ai blocchi di partenza, è innegabile che la trasversalità di giocatori a cui si rivolge lo rende una vera killer application per qualunque console dell’azienda giapponese. Da sempre Smash vende le console e le console vendono Smash. Da quando questo brand è apparso la prima volta su Nintendo 64 ha sempre avuto un posto da protagonista nelle classifiche di vendite. Nintendo ha pubblicato video su video, dirette su dirette per raccontare tutti i dettagli del gioco. Tanto, forse perfino troppo materiale, ma utile a quanto pare a far comprendere la vastità del titolo che dovrebbe rappresentare l’unicum più completo e ampio che sia mai stato sviluppato.
A poco più di un mese dalla data di uscita di Super Smash Bros. Ultimate, Nintendo ha proposto quello che sarà l’ultimo Direct dedicato ad esso prima del lancio. Alla fine di questo Nintendo Direct sul piatto della bilancia ci sono finiti tre nuovi personaggi, tanti altri Amiibo della serie Smash (e un po’ ce li aspettavamo), la modalità Spiriti, le specifiche della modalità online e la sorpresa finale della modalità avventura denominata La Stella della Speranza.
Avevamo già parlato dopo il Direct andato in onda durante E3 2018 delle perplessità e dei punti a favore emersi in quella presentazione. Questa volta il colpo ad effetto è stato il finale dove è stata rivelata la modalità avventura con la quale viene contestualizzata la presenza degli spiriti e l’obiettivo di liberarli creando, almeno in teoria, un gioco nel gioco adattissimo a tutti gli utenti che non puntano al competitivo. Questa è la dimostrazione che nelle intenzione di Sakurai, creatore della serie, c’è sempre il voler rendere il gioco piacevole e appagante per tutti i possessori di Nintendo Switch. Nonostante non sia qualcosa di molto dissimile da quanto si vede in altri picchiaduro, la componente esplorativa sembra più sviluppata grazie a passaggi segreti, una discreta libertà di movimento sulla mappa e alcuni passaggi da sbloccare, tutto a vantaggio dei giocatori solitari. E tutto questo si riversa nella modalità Spiriti che per certi versi pare voglia dare valore a tutti i personaggi rappresentati dagli stiker nel tentativo di dare anche a loro un posto accanto al già folto roster di lottatori. La percezione è che in Super Smash Bros. Ultimate ci sia davvero un piccolo momento di gloria per ogni personaggio cammeo. Per di più gli assistenti possono essere colpiti e sconfitti proprio come il resto i lottatori per dare loro ancora più importanza oltre che metterli sotto i riflettori.
Il messaggio che però Nintendo ha tenuto a ribadire che Super Smash Bros. Ultimate è un gioco competitivo. Con le classifiche, le schede Smash, le modifiche al matchmaking online Sakurai ha dimostrato, sempre a parole, di aver tratto insegnamento dalle critiche del passato e da quello che è l’esperienza di tutto quello che è tipico dei giochi competitivi picchiaduro. Il punto di maggior pregio sono gli incontri d’élite ai quali si potrà accedere solo dopo aver raggiunto un determinato punteggio nel ranking globale. Il machmaking seguirà tre fattori: regole prioritarie in base alle regole di combattimento, posizione simile in classifica globale e vicinanza geografica. Pare quindi che si sia fatto di tutto per rendere stabile il gioco in rete. Accanto a questo nel Direct è stato ribadito dl’utilizzo di un adattatore lan per collegare la console a internet ribadendo il concetto di “con il cavo è meglio”.
Ken della serie Street Fighter, versione eco di Ryu, il Pokémon Inceneroar e la Pianta Piranha sono i nuovi personaggi aggiunti al roster di Super Smash Bros. Ultimate che tuttavia si amplierà nel corso del 2019 tramite DLC a pagamento con altri cinque lottatori ancora in sviluppo. Speriamo solo che non vadano a inserirsi tra quelli più di validi per il competitivo come accaduto per Bayonetta in Super Smash Bros. per Wii U. Un plauso va fatto al brano che fa da tema principale al gioco. Epico e delizioso allo stesso tempo. Una perla che nella mia testa ha già parzialmente sostituito l’iconica traccia che faceva da intro a Super Smash Bros. Brawl.
Un pregio minore di questo Super Smash Bros. Utimate apprezzato dai collezionisti è rappresentato dalla nuova ondata di Amiibo che saranno ad esso dedicati. Oltre a quelli già visti e acquistati in passato, i giocatori potranno godere di altre undici statuette interattive da aggiungere alla propria collezione e usare nel gioco in maniera analoga al passato. Forse il loro utilizzo non sarà poi predominante viste le tante modalità vecchie e nuove presenti nel gioco, ma si tratta comunque di un punto in più per Nintendo e qualche euro in meno nel portafoglio di alcuni. Al netto del loro reale utilizzo, è innegabile come la qualità costruttiva e di dettagli di questi accessori da cultori li metta in cima alla lista dei desideri dei giocatori amanti del collezionismo.
Questo Nintendo Direct, forse più di tutti gli altri, è riuscito a diradare i dubbi e a consegnarci qualche certezza in più sulla qualità di questo Super Smash Bros. Ultimate. I proclami di versione definitiva di questa serie (almeno per ora) potrebbero essere davvero tutti rispettati e non si può negare che le premesse parlino di un gioco ad alto coefficiente di successo sia sotto il profilo delle vendite che di resa qualitativa. Il dubbio del bilanciamento del gameplay e la reale presa sul panorama competitivo restano gli unici punti sui quali solo una recensione e il tempo potranno darci risposte. Questo Smash Bros. potrebbe rappresentare davvero lo spartiacque che inciderà un solco profondo nel ciclo vitale di Nintendo Switch. Una traccia perfino più profonda di The Legend of Zelda Breath of the Wild e di Super Mario Odyssey. Noi siamo pronti a combattere.