Tra le ultime notizie emerse a proposito di Battlefield 2042 ce n’è una rivelata dagli sviluppatori al sito The Verge che potrebbe far discutere, nel bene o nel male. Il gioco si è proposto fin da subito come un’esperienza di dimensioni enormi, sia per quanto riguarda le mappe (ricche di obiettivi e sotto-obiettivi per garantire un divertimento costante e universale) sia per quanto riguarda il numero di giocatori coinvolti. Saranno infatti centoventotto gli utenti coinvolti contemporaneamente in un match sulle console next-gen, anche se EA ha in previsione il ricorso ai bot per fare in modo che i server siano sempre popolati al meglio. Un’opzione che, almeno all’inizio, non sarà facoltativa e non potrà essere rimossa.
La priorità verrà garantita ai giocatori umani, motivo per cui non ci sarà da preoccuparsi di giocare contro l’intelligenza artificiale in momenti di alta partecipazione globale al multiplayer. In caso di necessità, però, fino a sessantaquattro posti potranno essere occupati da bot, secondo una serie di criteri che includeranno la regione di appartenenza dell’utente, la piattaforma e la quantità di giocatori reali presenti. Il tutto sarà valido per le modalità Conquista e Sfondamento.
Non è chiaro se in futuro le cose potranno cambiare, basandosi sulla ricezione del gioco e sul feedback dell’utenza. In ogni caso, i bot non sono sempre ben visti dall’utenza e la loro presenza potrebbe far storcere il naso a molti utenti. D’altra parte, in loro assenza e nel caso di una diffusione del gioco non ottimale il rischio è quello di portarlo presto all’oblio. L’equilibrio che EA riuscirà a trovare sarà decisivo per il futuro di Battlefield 2042. Il gioco, come sappiamo, è previsto su tutte le piattaforme, ad esclusione di Nintendo Switch, dal 22 ottobre.