Le ultime rassicurazioni di Phil Spencer e di Microsoft in generale per i fan di Call of Duty avevano messo il cuore in pace a chi temeva che la serie potesse essere tolta a PlayStation dopo l’acquisizione di Activision. In realtà, le ultime indiscrezioni indicano che per il 2023 tutte le piattaforme potrebbero restare senza il Call of Duty annuale, un evento a suo modo epocale che nulla ha a che fare con le recenti manovre economiche tra Microsoft e Activision. Secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita fonti interne ad Activision, sarebbe il recente insuccesso di Call of Duty: Vanguard ad aver condotto a questa prospettiva.
Dal 2005, Call of Duty è sinonimo di uscite a cadenza annuale. Per la prima volta in quasi vent’anni la tendenza a pubblicare nuovi capitoli così ravvicinati sembra dunque destinata a interrompersi, a favore di un nuovo titolo free-to-play e di una quantità molto maggiore di contenuti aggiuntivi pensati per il post-lancio del Call of Duty 2022. Tutte indiscrezioni che proverrebbero da persone interne all’azienda, le quali hanno anche confermato che Treyarch, dopo il rinvio, collaborerà alla realizzazione di questi nuovi progetti “riempitivi”.
Se le voci verranno confermate si tratterebbe davvero di una piccola rivoluzione, anche se nessuno si lamenterebbe della decisione. Un periodo di pausa non può che fare bene in tutti i sensi alla serie, un po’ come accadde con Assassin’s Creed Origins.
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