Sembrano lontani i tempi in cui parlare di Call of Duty equivaleva a scomodare il leader incontrastato degli sparatutto e in generale dei videogiochi per le grandi masse, se non altro in compagnia del sempreverde FIFA annuale. A quanto pare, infatti, nell’ultimo anno una grande fetta di utenza ha deciso di prendere le distanze dalle varie incarnazioni della serie, non ultimi Call of Duty: Vanguard e Call of Duty: Warzone. Nell’ultimo report finanziario di Activision Blizzard viene mostrato che circa un terzo dei giocatori attivi di qualunque titolo Call of Duty si è ridotto addirittura di un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Stiamo parlando di numeri comunque alti, nel senso che attualmente si registrano circa cento milioni di utenti attivi per la serie. Nel paragone con il 2021, però, si osserva la fuga di circa cinquanta milioni di giocatori, un dato che non può passare inosservato al publisher. L’insuccesso di Call of Duty: Vanguard e gli effetti dello scandalo Activision Blizzard per le molestie sui luoghi di lavoro possono avere influito in modo significativo, ma non bisogna sottovalutare il desiderio di novità che anche i fan storici potrebbero nutrire. Non a caso voci insistenti parlano di un possibile anno sabbatico per la serie nel 2023, una pausa di riflessione che non potrà che giovare in tutti i sensi.