Cory Barlog ama gli Assassin’s Creed, ma non li finisce mai

I salti temporali uccidono il coinvolgimento

Notizia di Jury Livorati

È un endorsement di peso quello ricevuto ieri dalla saga di Assassin’s Creed. Cory Barlog, il game director dell’ultimo God of War per PlayStation 4, ha infatti scritto che quelli di Ubisoft sono “davvero giochi grandissimi” e che si augura di poterli portare a termine tutti un giorno o l’altro. Il problema è che l’apprezzamento è arrivato dopo una serie di tweet nei quali Barlog ammette, per l’appunto, di non aver mai concluso un titolo della saga ad eccezione di Black Flag. Il motivo: i salti temporali che ci riportano nel tempo presente quando il protagonista esce dall’Animus.

Quando gioco a un Assassin’s Creed, a uno qualunque, ho sempre voglia di lasciar perdere la prima volta che veniamo riportati nel futuro“, scrive Barlog. “La seconda volta di solito lo faccio. Sono perfettamente consapevole che ci sono ancora moltissimi contenuti davanti a me, ma non riesco proprio a farmi coinvolgere dalla storyline futura. Non è che questa non sia buona, solo che è difficile lasciarsene coinvolgere quando quel che voglio fare è essere un assassino, un pirata, o esplorare l’antico Egitto.” Anche sulla volontà di finire tutti i giochi c’è spazio per una battuta, visto che Barlog prevede di poterci riuscire per il 2035 considerato il tempo che può dedicare ai giochi. Se poi scoprisse quanto durano gli ultimi due Assassin’s Creed potrebbe rivedere per eccesso le sue stime…

Quello portato a galla dai tweet è comunque un problema che potrebbe essere condiviso da parte dell’utenza. Voi che cosa ne pensate?

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