Dopo GTA VI, ora tutti ci fanno vedere i “making of” dei loro giochi

È come se il leak avesse sfatato un tabù

Notizia di Jury Livorati

Sulla vicenda del leak del materiale di sviluppo di GTA VI, che rispetto ai consueti leak ha l’aggravante di essere derivato da un atto criminale con tanto di richiesta di riscatto, si sta dicendo tutto e il contrario di tutto. Da un lato ci sono le posizioni di coloro che ritengono innocuo dare uno sguardo al lavoro degli sviluppatori di Rockstar Games, magari apprezzando tutti i piccoli segreti e le fatiche che quando critichiamo a cuor leggero dovremmo sempre tenere a mente; da un lato ci sono coloro che ritengono immorale guardare i video diffusi, per non mancare di rispetto al desiderio di segretezza sul gioco; dall’altro ancora, e questi sono i meno comprensibili, ci sono gli utenti che hanno iniziato a criticare GTA VI come se quanto abbiamo visto fosse un trailer di lancio definitivo.

Un tweet in particolare ha punzecchiato gli animi degli studi di sviluppo solidali a Rockstar Games. Lo ha fatto a tal punto da spingere alla pubblicazione di video provenienti dalle primissime fasi di sviluppo di giochi di rilievo come Control, God of War, Uncharted 4, ma anche Sea of Thieves e Cult of the Lamb. Il tweet in questione, infatti, cercava di dimostrare che GTA VI farà schifo perché il comparto grafico è il primo aspetto che viene curato e definito in un gioco, mentre il lavoro successivo riguarda la rifinitura e la correzione di bug. A dimostrare l’esatto contrario, per l’appunto, ci hanno pensato i diretti interessati, con il materiale che trovate qui sotto e che ci offre un’irripetibile occasione di scoprire il dietro le quinte dei nostri giochi preferiti. Il che, se non altro, dovrebbe aiutarci a guardare con maggior rispetto tutte le grandi e piccole produzioni videoludiche e a non lasciarci andare a critiche feroci senza prima cercare di comprendere il grandissimo lavoro che c’è sotto.

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