Quando si parla di problemi di drift legati a un controller il pensiero va subito a Nintendo Switch. Anche se negli ultimi anni la console Nintendo si è rivelata cattiva maestra in questo senso, con l’Unione Europea che recentemente ha preso in esame la questione, a quanto pare non è l’unica. Dopo la segnalazione di diversi utenti e del sito Kotaku, secondo cui anche il DualSense di PlayStation 5 avrebbe problemi di drift, negli Stati Uniti è già partita l’immancabile class action.
La procedura, avviata formalmente venerdì scorso, precisa che il controller è difettoso a causa del drift, che interferisce in modo significativo con il gameplay e pertanto compromette la funzionalità principale del DualSense. Gli avvocati sottolineano anche Sony è, ed è sempre stata, ben consapevole del difetto, segnalato da reclami dei suoi clienti e messo in luce dai suoi test precedenti la messa in commercio. Ad aggravare il problema c’è il fatto che i tempi di riparazione sono lunghi e che i costi di spedizione del controller in assistenza sono a carico del cliente. Per tutte queste ragioni gli utenti avrebbero diritto a un risarcimento economico e a una pubblica dichiarazione di Sony che esponga il problema anche ai futuri, possibili acquirenti.
Al momento Sony non si è espressa in merito alla questione. L’analogia con Nintendo insegna che questo tipo di problematiche non hanno una soluzione semplice e che spesso, nostro malgrado, siamo noi utenti a doverci rimettere. Sta di fatto che il problema del drift toglie davvero gusto all’esperienza videoludica, soprattutto nei titoli che richiedono una certa precisione di movimento e controllo. La speranza è che i tempi di produzione e distribuzione estremamente dilatati per PlayStation 5 consentano a Sony di intervenire sui DualSense per risolvere i difetti riscontrati.
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