I profitti di Bandai Namco sono saliti del 50% nel corso dell’anno fiscale 2022

Dopo Nintendo anche Bandai incrementa i suoi profitti!

Notizia di Neequola

Successivamente a Nintendo, anche Bandai Namco ha pubblicato i  risultati finanziari per l’anno fiscale 2022, riportando un notevole incremento dei profitti con un utile operativo (FONTE) cresciuto del 48,2% a 125 miliardi di ¥ (963 milioni di dollari).

Risultati interessanti e rilevanti arrivano anche per le vendite nette dell’anno fiscale conclusosi il 31 marzo, con un  aumento del 20% a 889 miliardi di yen (6,8 miliardi di dollari). Statistiche ovviamente trascinate da Elden Ring, che a marzo 2022 aveva venduto 12 milioni di unità in tutto il mondo, coronando ancora una volta From Software come l’azienda più importante in campo videoludico.

Per quanto riguarda il settore digitale di Bandai Namco invece, quest’ultimo ha raggiunto i 378 miliardi di yen (2,9 miliardi di dollari) nell’anno fiscale 2022, con un aumento dell’11,9% rispetto al 2021 e un’ulteriore crescita del 92,6% nell’anno fiscale 2023, secondo le stime della società.

Come spesso accade, Il Giappone è rimasto il Paese principale in cui Bandai Namco ottiene più risultati, infatti quest’ultimo rappresenta 70% delle vendite per l’anno fiscale 2021, seguito dalle Americhe con l’11% e da Europa e Asia con circa il 9% ciascuna.

Per quanto riguarda le vendite di videogiochi invece, Bandai Namco ha venduto oltre 56 milioni di unità software nel corso dell’anno, per 66 titoli.

Quindi non proprio delle briciole, se proprio vogliamo dirlo. Un settore come quello dei videogiochi spesso e volentieri è sostentato da giochi del genere, che permettono un volto e uno sviluppo indiretto anche ad altre case di sviluppo, piccole, medie o grandi che siano.

Elden Ring si è confermato nuovamente come una colonna portante rilevante, non solo per quanto riguarda l’ambito videoludico a livello tecnico, ma anche per quanto riguarda il marketing e le vendite, dato che, conti alla mano, è letteralmente una macchina fabbrica soldi.

FONTE

Lascia un commento