L’idea di metaverso di Sony ricorda molto da vicino il fu-PlayStation Home

Una realtà virtuale dove condividere tempo e spazi

Notizia di Jury Livorati

Il concetto di metaverso, negli ultimi mesi, è uscito dalla sua parentesi cinematografica per imporsi con forza nel mondo dei social e della tecnologia in generale. Sembra che la parola chiave per il futuro sia la stessa per tutti, anche se, ammettiamolo, non abbiamo ancora capito per bene quali scenari preveda questo nuovo salto nel virtuale. A dare la sua visione dell’argomento è intervenuto ancche il CEO di Sony Kenichiro Yoshida, nel corso di una riunione sulle strategie di mercato del colosso nipponico. Secondo Yoshida, Sony è già posizionata molto bene nella corsa all’inseguimento di questo importante trend di mercato, e non a caso gli investimenti di PlayStation, Sony Pictures e Sony Music in un fenomeno come Fortnite non sono stati di bassa entità.

Per Yoshida, il metaverso sarà uno spazio sociale e una rete viva nella quale i giochi, la musica, i film e gli anime confluiscono. Non è difficile notare come tutti gli ambiti elencati siano una prerogativa di Sony. A definire ancora il metaverso è però il fatto che si tratti di un luogo virtuale nel quale le persone possano condividere tempi e spazi, come accade nel caso di un concerto virtuale. Per i più attenti non sarà difficile riconoscere tratti che accomunano questa idea a quella rappresentata dall’ormai defunto PlayStation Home su PlayStation 3, ma anche al più famoso Second Life. Sembra insomma che il metaverso sia insomma qualcosa di già visto, anche se l’evoluzione tecnologica lo renderà di sicuro meglio funzionante e integrato con le nostre vite reali. In quest’ottica, anche la dedizione di PlayStation ai progetti live-service per il futuro trova una sua chiara spiegazione.

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