Nintendo Switch Online: il primo giorno a pagamento

Server, giochi gratuiti, app Nintendo Switch Online. Cosa è cambiato?

Notizia di Francesco Pagano

E arrivò anche questo giorno. Il giorno in cui anche Nintendo smette di regalare qualcosa di cui ci faceva omaggio. Abbiamo per anni goduto dei servizi online della nostra collezione di titoli multiplayer targati Nintendo senza alcun costo aggiuntivo. Infinite sono state le corse in Mario Kart, eterni gli scontri in Smash Bros., lunghissime le sessioni a Splatoon. Perfino i titoli terze parti sulle piattaforme dell’azienda di Kyoto ne hanno beneficiato (penso ancora ai Call of Duty su Wii). Ora tutto questo però ha fine. D’ora in poi Nintendo Switch Online, l’abbonamento per accedere alle modalità multigiocatore in rete, sarà attivo e a pagamento. Ci è stato offerto oltre un anno della console ibrida senza pagare questo “ticket” (vuoi anche per qualche molto probabile problema di sviluppo da risolvere), ma ora la pacchia è finita.

E mentre mestamente ci accingiamo tutti a metter mano al portafoglio, imperversano i dubbi e le lamentele su questa amara novità che arriva tra le pieghe del successo di Nintendo Switch. Questo perché molte sono le perplessità sul tipo di offerta, soprattutto se paragonate con quelle fatte dalla concorrenza. Nelle prime ore di disponibilità di questo servizio ho messo un po’ alla prova le novità di questo abbonamento.

Prima di tutto è necessario sottoscrivere il servizio nell’eShop dopo aver aggiornato la console. Tutte le impostazioni dell’abbonamento sono accessibili nella sezione profilo personale. In fase di acquisto è possibile scegliere se aderire sfruttando i 7 giorni di prova o pagare direttamente uno dei piani disponibili. L’attivazione è stata abbastanza facile, tuttavia la sensazione iniziale è stata che non fosse cambiato niente. Non un icona che ti ricordi nel menu che hai sottoscritto il servizio, che ti ringrazi per averlo fatto. Niente. Un inezia anche trascurabile, ma questo cambiamento, che segna un passo importante per Nintendo e per i suoi utenti, poteva essere contrassegnato da qualcosa di più visibile.

Passato questo spaesamento iniziale, il passaggio successivo è stato scaricare il software Nintendo Entertainment System – Nintendo Switch Online che contiene tutti i giochi che saranno disponibili per gli utenti abbonati. Per ora c’è una lista di venti giochi NES che si amplierà in futuro. Il paragone immediato fatto è con il catalogo di NES Classic Mini con il quale ci sono punti di contatto, ma anche titoli diversi. L’assenza di qualche grosso calibro in favore di alcuni sportivi come Soccer e Baseball è discutibile, ma questa differenziazione permette di dare senso di esistere ad entrambe le line up soprattutto se si considera che quasi tutti i titoli disponibili sono giocabili in due giocatori anche online. In questo caso la creazione della stanza di gioco è semplice e immediata e permette di accogliere sia amici e giocatori causali. Ci sono ancora pochi giocatori attivi, ma la possibilità di accedere anche ad una chat vocale è davvero incredibile. L’interfaccia è alcuni menu sono simili a quelli delle console “Classic Mini”, funzionali e ben studiate.

Facendo un piccolo excursus storico per dare un metro di paragone, PlayStation Plus, al suo esordio su PlayStation 3 regalava ai giocatori classici PS One come Fieldrunners, Age of Zombies and Rally Cross, sconti demo e beta giocabili prima degli altri, con i giochi che restavano a disposizione dei giocatori fintanto che rimanevano abbonati. La percezione quindi è che Nintendo stia agendo in maniera simile a Sony, rispolverando classici e offrendo la possibilità di giocarli fintanto che si sottoscrive l’abbonamento. Vero è che il parco titoli NES offerto è quanto mai datato ed è stato riproposto per anni ad ogni occasione possibile e su ogni piattaforma disponibile. Lo scarno parco titolo “regalato” a chi è abbonato diventa inconsistente poi se rapportato con i titoli recenti che affollano il PlayStation Plus. Giochi che hanno due, tre anni al massimo e permettono, per assurdo, di comprare la console e poi campare di rendita con quello che offre il Plus. Il raffronto con il passato è equo, ma il presente è lontano anni luce dalla concorrenza compreso Xbox Live Gold.

Parlando di chat vocale non posso non menzionare l’applicazione di Nintendo Switch Online per smartphone che si è potenziata aumentando la lista dei giochi compatibili. La sezione Splatoon 2 non ha subito modifiche, ma la chat vocale è ora disponibile anche per Mario Kart 8 Deluxe, Mario Tennis Aces, e ARMS oltre ai giochi del catalogo NES citati in precedenza. La sorpresa qui è stata la facilità con cui ci si può collegare alla chat vocale. Una volta avviata l’applicazione e la sezione apposita e poi avviato il gioco si riceverà una notifica sulla possibilità di avviare la chat vocale. Sarà una chat aperta a tutti i partecipanti a quella stanza (amici e non). Funziona bene, ma manca la possibilità di vincolare l’accesso solo ai propri contatti. Per il resto non esistono sezioni dedicate a ogni gioco, come nel caso di Splatoon 2, ma è quasi certo che presto troverà spazio qualcosa di specifico legato a Super Smash Bros. Ultimate. Riassumendo: app e chat vocale girano meglio rispetto al passato, ma ci sono ancora delle sottigliezze da limare. Nessuna traccia di offerte per gli abbonati, quindi non mi posso esprimermi in merito se non con i miei desideri: sconti all’altezza della concorrenza e accesso anticipato a giochi e demo. E se tra queste offerte potesse esserci spazio anche per i gadget del My Nintendo Store sarebbe un bel regalo.

Per quel che riguarda il nocciolo centrale dell’offerta, ovvero i servizi online posso solo dare una valutazione preliminare. Nella mia prova su Splatoon 2 e su Mario Kart 8 non ho notato grandi cambiamenti in merito alla stabilità dei server. La prova fatta di mattina, con giocatori da più parti del mondo ha comunque avuto esito positivo. Se Nintendo ha operato in tale ambito lo ha fatto in maniera minima e sottotraccia. Andando avanti con il tempo scopriremo se l’esperienza di gioco online è stata migliorata e in che modo, anche perché questi primi giorni potrebbero essere carichi di bugfix e altri aspetti. Essendo i primi giorni di Nintendo Switch Online a pagamento è anche difficile capire quanti siano i giocatori scoraggiati dal pagare questo servizio che abbandoneranno le partite online. La riduzione dell’utenza sarà inevitabile, ma con i 7 giorni di prova offerti da Nintendo è ancora presto per capire in che percentuale questo fenomeno sarà esteso. Visto il prezzo, a mio avviso accettabile in fin dei conti, l’incidenza sul numero di utenti collegati potrebbe essere comunque minima.

In sintesi. Questo, storico per certi versi, passo fatto da Nintendo sta passando un po’ in sordina. L’azienda dà l’impressione di aver agito in maniera molto pragmatica, senza deviare troppo dal suo piano di supporto a Nintendo Switch, ma ascoltando qualche richiesta dell’utenza. Il vero banco di prova saranno le vacanze di Natale di quest’anno quando, con l’arrivo di Pokémon Let’s Go e di Super Smash Bros. Ultimate si potrà avere un quadro molto più completo della direzione verso cui andranno i servizi online a pagamento.

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