No, non è un bel periodo per le esclusive PlayStation

Tra concorrenza spietata, problemi tecnici e scelte sbagliate

Notizia di Jury Livorati

Dopo un fine 2021 fondamentalmente silenzioso, ci si aspettava molto da parte di PlayStation per i primi mesi del nuovo anno. In effetti, la tripletta di esclusive Sifu, Horizon Forbidden West e Gran Turismo 7, a cui sarebbero seguiti a stretto giro Babylon’s Fall e Ghostwire: Tokyo, lasciava intendere che i possessori di PlayStation 4 e PlayStation 5 avrebbero avuto di che divertirsi per mesi. In realtà, gli ultimi giorni dimostrano che, al netto dell’eccelsa qualità dei primi tre titoli, alcune problematiche legate al lancio e alcune scomode uscite contemporanee hanno messo i bastoni tra le ruote alle esclusive PlayStation.

Partiamo da Gran Turismo 7, un gioco che ha convinto tutti ma che ha compiuto due pericolosissimi passi falsi. Il primo, ormai risolto, riguarda l’impostazione always-online, che ha causato un blackout di oltre ventiquattro ore a causa di un problema ai server. Il secondo, meno digeribile, riguarda la presenza di microtransazioni importanti all’interno di un gioco a prezzo pieno, un dettaglio che ai giocatori non piace mai e che lo fa meno ancora se dietro ai pagamenti reali ci sono auto molto competitive. Il creatore della serie ha detto che le microtransazioni sono un modo per trasmettere l’idea del reale valore delle vetture, ma la spiegazione lascia un po’ il tempo che trova.

Passando a Horizon Forbidden West e Sifu, la cui qualità è innegabile, il loro problema non deriva dall’interno, ma dall’esterno. Il lancio quasi contemporaneo di Elden Ring, infatti, ha oscurato queste due importanti esclusive, inghiottendole come un enorme buco nero. Nelle classifiche settimanali di vendita non compare più né il seguito delle avventure di Aloy, né la nuova IP basata sulle arti marziali di Sloclap, e stiamo parlando della TOP 10 italiana…

Per finire, Babylon’s Fall e Ghostwire: Tokyo erano potenziali sorprese che in realtà sono state molto ridimensionate, se non addirittura devastate, dalla ricezione dopo il lancio. Platinum Games ha dovuto fare i conti con una media voti tra le più basse di sempre, con un Metacritic attualmente intorno al 4, che scende a poco più del 2 per gli utenti (ma questi sono sempre meno affidabili, come è noto). E l’ultima fatica di Bethesda, Ghostwire: Tokyo, ha ricevuto ieri le prime recensioni internazionali, che parlano di un gioco carino e con qualche spunto, ma non certo memorabile, per un’accoglienza globale che si ferma al discreto.

Le congiunzioni astrali, insomma, non stanno aiutando Sony, che ha ancora diversi colpi in canna per i prossimi mesi, non ultimo God of War Ragnarok, sempre previsto entro il 2022. La speranza è che non escano altri divoratori di mondi come Elden Ring nello stesso periodo di lancio e che l’attenzione agli utenti in termini di accessibilità alle funzioni di gioco e rifiuto delle microtransazioni rimanga sempre altissima.

ragnarok

Lascia un commento