PS Now: passato, presente e futuro di un servizio ancora acerbo

Il lancio "italiano" di PS Now non ha sortito ancora l'effetto desiderato. Le cose, però, potrebbero cambiare.

Notizia di Salvatore Cardone

Il lancio italiano di PS Now, diciamocela tutta, non ha sortito gli effetti desiderati da Sony. Il servizio streaming che permette di fruire di tantissimi titoli a patto di sottoscrivere un abbonamento – mensile o annuale – è stato accolto (per ora) in maniera molto indifferente, facendo registrare, invero, numeri tutt’altro che indimenticabili. Fortunatamente per l’azienda, però, i numeri in generale parlano di un successo ben diverso negli altri Paesi, la cui distribuzione è avvenuta in realtà a scaglioni.

PS Now

Oggi come oggi, infatti, il servizio si è esteso a diciannove paesi, offrendo pieno supporto sia ai possessori di PlayStation 4 sia a quelli in possesso di una discreta configurazione PC. PlayStation Now, ricordiamo, offre la fruizione dei sopracitati titoli – al momento ne sono ben 780, divisi tra titoli PlayStation 2, 3 e 4 – sia in streaming sia scaricandoli comodamente sulla vostra macchina, per un’esperienza più fluida e sicuramente meno legata alla qualità della connessione.

PS Now

Grazie anche ad un ottimo lavoro in fase di ottimizzazione, che consente di riscontrare ottimi risultati con connessioni molto modeste (5 Mbps di banda richiesti), il servizio in questione risulta stabile e funzionale, riuscendo ad accontentare un po’ tutte le “tasche”. Tra le feature più interessanti ritroviamo sicuramente la capacità di ridurre al minimo le perdite di pacchetti di dati, l’adattamento automatico dei server in base alla connessione ed un sistema in grado di evitare la congestione dei server stessi in base alla quantità di accessi.

Sony, comunque, ha già ben in mente i piani per il futuro. La compagnia, infatti, conta di aumentare fortemente la diffusione del servizio, concentrandosi sui fattori più importanti per l’utenza. Indubbiamente il primo è quello legato al migliorare i titoli disponibili, giacché la libreria si mostra ancora acerba da questo punto di vista, raggiungere i 1080p (e oltre) di risoluzione nella riproduzione dei titoli – per ora bloccati ai 720p – e migliorare le funzionalità del servizio quando la console è offline. Il tutto, senza dimenticare il fattore più importante: una campagna di marketing degna e qualitativamente più massiccia.

Del resto, Sony ha messo in chiaro una cosa fondamentale: la prossima generazione di console, a differenza delle altre, si baserà molto anche sullo streaming e non soltanto sulle certezze offerte dal supporto fisico e dall’ormai più che affermato digital delivery.

Sony, dunque, punta a “pareggiare” il più possibile quella che è la strategia che Microsoft porta avanti da ormai diverso tempo, dando una maggior rilevanza al mercato dell’intrattenimento streaming e più in generale meno legato ad una visione più vetusta della questione.

Il progresso, insomma, è il sale della vita: PS Now, però, ha ancora veramente tanto da dimostrare. Ci riuscirà? Noi vogliamo credere di sì, ma è ancora presto per dirlo. Chi vivrà, vedrà, insomma.

Ci sono 3 commenti

Ulquiorra

Secondo me alla lunga andrà male, ho questa sensazione. Poi boh, magari, anzi probabilmente, mi sbaglio…

    Giovanni90
    Giovanni90 "Master of the Universe"
    Complimenti, ti sei registrato!NiubboChiacchierone!Guardone!Gameplay Café è il mio ritualeJuniorE3 2019 Special!Master
    21 Maggio 2019 alle 16:32

    A mio parere, siamo ancora agli inizi. Sento che con il passare degli anni, sarà questo il futuro dei giochi: lo streaming!

Suxper

Per ora quasi inutilizzabile…ho provato una settimana cercando di giocarmi left behind e gli uncharted. Il primo l’ho dovuto “finire” su youtube perché ad un certo punto non c’erano più i sottotitoli e l’audio. Uncharted anche li ad un certo punto andava a scatti nelle fasi di combattimento. Peccato perché secondo me questo è il futuro ma se con una connessione 1000 mega non si riesce a giocare c’è decisamente qualcosa che non va.

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