Sony non vuole abbandonare la Realtà Virtuale! Questo il messaggio che continua a risuonare forte nella comunicazione del colosso giapponese che, dopo un periodo di apparente stanchezza, sembra pronto più che mai a rilanciare in pompa magna il suo PlayStation VR.

Dopo aver dedicato a questa tecnologia quasi tutta la conferenza del primo “State of Play” e aver annunciato una gran quantità di titoli in arrivo, oggi grazie a Siliconera veniamo a conoscenza di due nuovi brevetti appena registrati.

Il primo riguarda la possibilità di assistere tramite il visore a eventi eSport in diretta. L’obiettivo è quello di replicare la sensazione di essere all’interno di un vero palazzetto, immerso tra i tifosi: allo spettatore verrebbe quindi assegnato un posto in tribuna e da lì ricreato il punto di vista che quest’ultimo avrebbe da quella posizione, con tanto di luci e suoni specifici, nonché la folla intorno a sé. Nell’immagine qui sotto potete farvi un’idea più precisa del suo possibile funzionamento.

Il secondo brevetto, invece, consentirebbe di ricreare gli NPC dei tifosi presenti nei giochi sportivi con il volto degli amici (pensate ad esempio agli avatar che si trovano a bordo strada nei giochi di automobilismo o a quelli sugli spalti in un qualsiasi stadio di Fifa). Non solo, gli stessi amici potrebbero successivamente prendere parte alla vostra sessione di gioco e ammirare le vostre prodezze digitali dagli occhi del loro personaggio e incitarvi a dare il massimo. Un bel passo avanti rispetto a quei cartonati che ancora oggi trovano spazio in alcune produzioni, non trovate?

Se quest’ultima aggiunta gioverebbe senz’altro a creare un maggior senso di realismo e immersività, limitato tuttavia ai soli videogiochi, è il primo brevetto che, secondo me, potrebbe spalancare le porte a un utilizzo della VR su larga scala con dei benefici non indifferenti, anche al di fuori del mondo e-sportivo. Qualora dovesse prendere piede, infatti, si potrebbe facilmente immaginare un’applicazione di questa tecnologia agli sport tradizionali, rivoluzionando di fatto la fruizione di questi eventi. Alcuni vantaggi sono immediati, come il maggior coinvolgimento anche da casa, altri lo sono meno. Pensate ad esempio a delle persone affette da disabilità per le quali muoversi è un problema e per le quali l’accesso a stadi e palazzetti risulta spesso assai difficoltoso. Indossando un visore potrebbero ritrovarsi catapultate all’interno di un contesto per loro altrimenti irraggiungibile, viverne le emozioni, e tifare così, anche se distanti, la loro squadra del cuore. E questa è solo un’idea che è balenata per la testa a me ora come ora, chissà quante altre applicazioni utili vi si potrebbero trovare in futuro.

Che questi brevetti possano trovare spazio in una seconda incarnazione del PSVR, magari ad accompagnare il lancio di PlayStation 5? Solo il tempo ce lo dirà!

Nell’attesa però siamo curiosi di sapere voi cosa ne pensate! Tecnologia inutile? Fuoco di paglia ormai spento? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!