The Legend of Zelda: Breath of the Wild, i PNG non sono altro che Mii

Nintendo avrebbe usato una simpatica scorciatoia per arricchire il mondo del suo capolavoro

Notizia di Jury Livorati

Ha destato una certa curiosità la scoperta, o meglio la segnalazione, riportata su Twitter dall’utente @HEYimHeroic. Come dimostrano le immagini a corredo del tweet, infatti, è evidente che per la creazione dei personaggi minori di The Legend of Zelda: Breath of the Wild siano stati usati dei Mii. Nel capolavoro per Nintendo Switch, quindi, è possibile imbattersi in negozianti, passanti e altri PNG con le fattezze di un avatar creato con l’editor di Wii Sports, per fare un esempio. Entrambe le classi di personaggi condividono gli stessi attributi, che vengono letti dal motore grafico di Breath of the Wild per creare volti coerenti con il resto del mondo di gioco.

A conferma della curiosità c’è il fatto, già noto, che i file di gioco associati ai PNG sono chiamati UMii. La diretta conseguenza di questa scoperta è che, con i dovuti accorgimenti, è idealmente possibile creare e trasferire i propri Mii all’interno di Breath of the Wild. Il requisito di base è di avere una Switch modificata, motivo per cui potrebbe non valere la pena di tentare l’operazione, e di masticare un po’ di modding in salsa Nintendo. In caso il lavoro sia troppo arduo, @HEYimHeroic ipotizza scherzosamente (o forse no?) di poter accettare ordini per la creazione e il trasferimento di Mii personali nel gioco.

Al di là degli scherzi, è interessante notare come un sistema ben rodato e complesso come quello della personalizzazione dei Mii sia stato sfruttato da Nintendo per facilitarsi il lavoro. Ovviamente i personaggi principali sono creati con un sistema ad hoc, come è giusto che sia considerata la loro importanza. Per quanto riguarda il contorno, invece, la mossa di ricorrere a un minimo di “riciclo creativo” appare estremamente intelligente.

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