Tormentor, ecco il nuovo disturbante gioco dai creatori di Agony

Madmind Studios rilascia trailer e informazioni per un nuovo titolo horror che farà discutere

Notizia di Jury Livorati

A Natale siamo tutti più buoni, si dice. Suona strano, allora, vedere le immagini del trailer di Tormentor, nuovo gioco dai creatori di Agony. Il titolo di Madmind Studios, che è già destinato a far discutere (lo fece anche quello precedente, per tematiche e soprattutto per i suoi problemi tecnici), ci metterà niente meno che nei panni di un folle torturatore. Una malattia mentale gli causa frequenti perdite di memoria, che cancellano gli orrori che perpetra ai danni delle vittime. Un’organizzazione criminale del dark web gli promette dosi di un farmaco sperimentale capace di risolvere il suo problema, ma in cambio desidera continue violenze sui malcapitati prigionieri.

Il torturatore si muoverà infatti all’interno di un carcere abbandonato e sfogherà la sua sete sadica contro innocenti prede. Le torture verranno trasmesse in diretta sul dark web fittizio del gioco, luogo oscuro da cui gli spettatori ci suggeriranno quali dolori infliggere alle vittime. Con il procedere della storia, se tale si può definire, potremo addirittura migliorare e personalizzare la nostra stanza degli orrori, con strumenti sempre più diabolici. Sembra addirittura che sarà presente un editor di vittime per creare personaggi contro cui sfogare la nostra furia.

Non ci sono ancora ulteriori dettagli che possano spiegare se le sequenze del trailer di Tormentor si riferiscano solo a una minima parte del gameplay e dell’ipotetica trama. Non è disponibile neanche una finestra di uscita per il gioco, previsto per PC, Xbox Series X e PlayStation 5. Quel che è certo è la volontà di far discutere di Madmind Studios, che propone una tematica non nuova ai film horror splatter (viene in mente Hostel di Eli Roth, per citarne uno) ma la aggrava con l’interattività offerta dal videogioco. La violenza non deve essere un tabù dell’intrattenimento, ma la domanda che sorge spontanea è se non si rischi di superare i limiti del buon senso.

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