Un sequel di The Outer Worlds potrebbe non essere open world

Lo conferma Obsidian Entertainment

Notizia di Riccardo Amalfitano

In un’intervista con Game Informer, Leonard Boyarsky e Nitai Poddar di Obsidian Entertainment hanno dichiarato che un sequel di The Outer Worlds probabilmente non presenterà un mondo completamente aperto.

“Penso che il franchise si spinga un po’ lontano da quello che abbiamo visto con The Outer Words “, afferma Boyarsky, ill co-game director di The Outer Worlds. “È un’opera polposa ambientata nello spazio in cui potremo spostarci e viaggiare da un posto all’altro, esplorando un sistema solare completo. Quindi avere una mappa così grande non rende giustizia al gioco.”

Poddar, il narrative designer del gioco, afferma che il gioco ha un’ambientazione naturale incline all’umorismo oscuro e all’avventura, pur presentando anche momenti spassosi e divertenti.

Alla domanda su come potrebbe essere un possibile sequel di The Outer Worlds, avendo un budget maggiore, Boyarsky afferma che è sempre una preoccupazione quando il budget aumenta. Dice di preferire un budget e una squadra più piccoli piuttosto che avere un budget di $ 400 milioni di dollari con un team di 250 persone. Inoltre, afferma che avere un budget inferiore e un team ristretto, consente un maggiore controllo creativo.

“Sono sempre scettico su questa idea che sembra andare attorno allo sviluppo di AAA secondo cui il mondo aperto è ormai diventato uno standard”, continua Poddar. “Penso che sia molto facile perdersi e stressarsi nei giochi open world perché tendono ad essere così tentacolari, così enormi. Vai qui, collezionalo, vedi quel punto di riferimento. Credo che ancora oggi, un gioco strutturato su più livelli, possa essere un’ottima soluzione.”

Ricordiamo che The Outer Worlds sarà lanciato il 25 ottobre su PlayStation 4, Xbox One e PC. Inoltre, il gioco arriverà su Nintendo Switch prossimamente.

Ci sono 1 commenti

COLDSEASONS
COLDSEASONS "Master of the Universe"
Complimenti, ti sei registrato!Chiacchierone!NiubboGuardone!Gameplay Café è il mio ritualeJuniorE3 2019 Special!Master
23 Ottobre 2019 alle 10:21

È stata una generazione all’insegna dell’open world più sfrenato (e insensato). Si è arrivati ad un livello tale di saturazione che in molti ora faticano a digerire il genere, me compreso. Contento di leggere queste dichiarazioni di Boyarsky e Poddar. In un eventuale seguito, quindi, vorrebbero fare qualcosa come sta facendo Naughty Dog ora con The Last of Us Part II. Per quel che mi riguarda, decisamente meglio così.

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